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A proposito di alberi. Un contributo di Licia Lisei

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l’albero detto “arbor vitae” è simbolo di Cristo .Il colore della corteccia è lo stesso dell’epidermide di Gesù e, come lui, è simbolo di Vita. La rappresentazione, la vicinanza e addirittura l’identificazione Dio/albero non mancano nella iconografia cristiana. Qui Cristo è Dio : lo dimostrano i tre angeli accanto a lui, simbolo della Trinità come nell’iconografia cristiano-orientale citata nella conferenza dall’ immagine di tre angeli con l’albero accanto alla figura di Abramo.

Lunedì 21 ottobre 2024

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pontificia-facolta-teologica-della-sPontificia Facoltà Teologica della Sardegna: Inaugurazione A.A. 2024-2025. Luca Diotallevi: “Fine del cristianesimo, religione degli italiani”.
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Lunedì 14 ottobre 2024 si è tenuta l’inaugurazione del nuovo Anno Accademico 2024-2025 della Pontificia Facoltà Teologica della Sardegna e degli Istituti Superiori di Scienze Religiose di Cagliari e di Sassari/Tempio Ampurias Euromediterraneo a essa collegati.
Dopo la Concelebrazione Eucaristica, che è stata presieduta nella chiesa “Cristo Re”, a Cagliari, da S.E. Mons. Giuseppe Baturi, Arcivescovo di Cagliari, con i Vescovi della Sardegna, c’è stata la consueta cerimonia nell’Aula Magna della Facoltà con il resoconto della vita accademica dell’anno passato esposto dal Preside della Facoltà, don Mario Farci e, successivamente, con la prolusione che quest’anno sarà tenuta dal prof. Luca Diotallevi, docente ordinario di Sociologia all’Università degli Studi Roma Tre, sul tema: “Fine del cristianesimo, religione degli italiani”.
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Domenica 20 ottobre 2024

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Stasera Cagliari al tramonto, ore 18,30

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Oggi sabato 19 ottobre 2024

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Martedì 19 novembre 2024 presso la Fondazione di Sardegna via San Salvatore da Horta 2, Cagliari, presentazione del libro, romanzo storico “L’ordito e la trama – Due esuli sardi nell’Europa di Napoleone”, Aipsa Edizioni, dell’esordiente Gianni Ibba, nostro amico.
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Aladinpensiero News online, media partner.
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Il governo italiano fa ridere
19 Ottobre 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Se non ci fosse da piangere, ci sarebbe da ridere. Il governo italiano deve difendere i suoi soldati dell’Unifil …dalle proprie armi. Meloni e Crosetto intimano a Netanyahu di non spararci mentre gli forniscono le pallottole per farlo. Poi fornisce sempre armi a Zelensky per fargli vincere la gueŕra, e cioè riconquistare il territorio perduto […]
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Oggi venerdì 18 ottobre 2024

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Premierato e autonomia, la pericolosa scalata di potere del governo
18 Ottobre 2024
FARE ESPLODERE LE CONTRADDIZIONI
Alfiero Grandi su Democraziaoggi.
Si moltiplicano le tensioni nel governo e nella maggioranza. Nelle regioni del Mezzogiorno governate dalla destra la preoccupazione è crescente. In Basilicata solo il voto contrario di Azione ha impedito che il consiglio regionale si unisse alle regioni che hanno sollevato l’incostituzionalità della legge sull’autonomia regionale differenziata alla Corte. Nella […]
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Il Tar applica la legge regionale di moratoria Todde contro l’assalto energetico
18 Ottobre 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
I critici della giunta Todde hanno affermato con sicurezza che la l.r. n. 5/2024 (moratoria Todde sulle rinnovabili) è inutile, un imbroglio. TAR Sardegna, tuttavia, la ha applicata, respingendo in sede cautelare, un ricorso per un impianto fotovoltaico. E’ la prima ordinanza fondata sulla legge regionale n. 5 del 2023. […]
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Importantissimo! Rapporto ASviS 2024: l’Italia è in “drammatico ritardo” su tutti gli Obiettivi dell’Agenda 2030.

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[Articolo di Flavio Natale]
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“L’alternativa a un mondo sostenibile è un mondo insostenibile. Come l’attuale”: questo l’avvertimento lanciato da Enrico Giovannini, direttore scientifico dell’Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile, nel
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Rapporto ASviS 2024 “Coltivare ora il nostro futuro”, che come ogni anno fa il punto sull’avanzamento dei 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 a livello nazionale ed europeo, oltre a offrire un’analisi globale. Il Rapporto, frutto del lavoro di un vasto numero di esperte ed esperti provenienti da più di 320 aderenti dell’Alleanza, è stato lanciato durante l’evento di presentazione che si è tenuto il 17 ottobre presso l’Acquario Romano.

“Per chi si occupa seriamente di sviluppo sostenibile l’attuale stato del mondo non è una sorpresa”, ha aggiunto Giovannini. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha in più occasioni ribadito che l’Agenda 2030 “non è un esercizio burocratico per sognatori” e che “per troppo tempo abbiamo affrontato in modo inadeguato la questione della tutela dell’ambiente e del cambiamento climatico”. Ma nonostante gli appelli del Capo dello Stato e la firma del Patto sul Futuro, in cui i leader del mondo (inclusa l’Italia) si sono impegnati ad attuare 56 azioni da attuare nei prossimi anni per non precipitare verso crisi devastanti, l’Agenda 2030 non gode di buona salute nel nostro Paese, e i dati lo dimostrano. A questo proposito, le previsioni effettuate dall’ASviS, sulla base della metodologia Eurostat, si sono avvalse quest’anno (per la prima volta) della collaborazione della società di consulenza Prometeia, per indicatori e previsioni al 2030. Altra novità di questa edizione riguarda l’elaborazione di pillole infografiche del Rapporto, prodotte dallo studio editoriale Withub.

Sarà inoltre possibile visionare tutti i contenuti chiave del paper attraverso una pagina dedicata del sito asvis.it, con infografiche interattive, card facilmente divulgabili per raccontare i dati, possibilità di esplorare ciascun Obiettivo, e molto altro.

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Infografiche interattive, indicatori statistici, card social e molto altro:
esplora il Rapporto ASviS 2024
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L’Italia è su un sentiero di sviluppo insostenibile

Secondo il Rapporto ASviS, il nostro Paese è in “drammatico ritardo” su tutti gli Obiettivi dell’Agenda 2030. Tra il 2010 e il 2023 si riscontrano peggioramenti per cinque Goal: povertà, disuguaglianze, qualità degli ecosistemi terrestri, governance e partnership. Miglioramenti molto contenuti per sei Obiettivi: cibo, energia pulita, lavoro e crescita economica, città sostenibili, lotta al cambiamento climatico e qualità degli ecosistemi marini. Miglioramenti più consistenti per cinque Goal: salute, educazione, uguaglianza di genere, acqua e sistemi igienico-sanitari e innovazione, mentre l’unico miglioramento molto consistente interessa l’economia circolare. Guardando invece alle disuguaglianze territoriali, si evidenzia una riduzione per un solo Goal (governance), un aumento per due (educazione e acqua e servizi igienico-sanitari) e una sostanziale stabilità per i restanti dodici per cui sono disponibili dati sul territorio, in totale contraddizione con il principio chiave dell’Agenda 2030 di “non lasciare nessuno indietro”.

Se guardiamo agli obiettivi quantitativi, elaborati in base agli impegni definiti a livello europeo o dalla Strategia nazionale per lo sviluppo sostenibile 2022 (SNSvS), le scelte del Paese risultano insufficienti per raggiungere i 17 Obiettivi di sviluppo sostenibile. Secondo l’analisi condotta in collaborazione con Prometeia, dei 37 target da raggiungere entro il 2030 solo otto sono raggiungibili (il 21,6%), 22 non potranno essere raggiunti (il 59,5%) e per sette il risultato è incerto (il 18,9%). A conferma del ritardo del nostro Paese, i grafici contenuti nel Rapporto ASviS dimostrano che i dieci obiettivi raggiungibili per l’Ue si riducono a cinque per l’Italia. Mentre i cinque non raggiungibili a livello europeo diventano dieci per l’Italia. “Siamo di fronte a un disastro annunciato”, ha commentato Giovannini.

La situazione appare ancora più grave se si considera il divario tra le preoccupazioni della popolazione e l’azione politica: circa la metà degli italiani si sente minacciata da rischi ambientali come incendi, frane o alluvioni, solo il 21% pensa che il governo stia operando pensando alle prospettive del Paese a lungo termine, il 62% chiede al Governo una transizione ecologica più rapida e incisiva e il 93% ritiene che l’Italia debba rafforzare i propri impegni per affrontare il cambiamento climatico. I dati allarmanti e le opinioni dei cittadini dovrebbero far raccogliere attorno all’Agenda 2030 tutte le forze politiche, economiche e sociali del Paese, ma così non è: “Nonostante il sostegno della cittadinanza a queste tematiche e gli impegni assunti in sede Ue, G7 e Onu dal Governo italiano, l’attuazione dell’Agenda 2030 non appare centrale nel disegno delle politiche, visto che gli interventi adottati negli ultimi due anni non solo non sono in grado di produrre il cambio di passo necessario, ma diversi di essi sono andati in contrasto con quanto previsto dalla SNSvS 2022”.

Mancare questi obiettivi non è solo una questione di traguardi, ma significa generare effetti negativi sulla nostra popolazione: secondo gli studi raccolti nel Rapporto ASviS, nel 2023 5,7 milioni di persone si trovano in condizioni di povertà assoluta e il 22,8% della popolazione è a rischio di povertà o esclusione sociale; nel 2022, il 5% delle famiglie italiane più ricche deteneva il 46% della ricchezza netta complessiva, mentre il 50% delle famiglie più povere possedeva meno dell’8% della ricchezza netta totale; nel 2023, il 10,5% dei giovani di 18-24 anni sono usciti dal sistema di istruzione e formazione senza un diploma o una qualifica, mentre i 25-34enni che hanno completato l’istruzione terziaria sono il 30,6%, in aumento ma comunque molto al di sotto del 45% previsto dagli obiettivi concordati con l’Europa. L’Italia è inoltre al centro dell’hotspot climatico del Mediterraneo, e si riscalda a quasi il doppio della media globale. Ultimo dato: il nostro Paese si classifica in 83esima posizione su 146 Stati per la parità di genere, perdendo otto posizioni rispetto al 2023.

Cosa succede in Europa

Il Rapporto ASviS dedica anche un capitolo all’analisi delle politiche Ue e all’andamento degli indicatori europei per l’Agenda 2030, di grande rilevanza in particolare dopo la rielezione di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione. Nei suoi orientamenti politici, in linea con il manifesto che l’ASviS aveva pubblicato alla vigilia delle elezioni europee, von der Leyen ha infatti avanzato numerose proposte per rafforzare le iniziative già avviate in materia di sostenibilità (compreso il Green Deal) e stimolarne di nuove. Inoltre, la Presidente, come aveva già fatto cinque anni fa, ha inserito nelle lettere di missione dei nuovi Commissari l’obiettivo di raggiungere gli SDGs di propria competenza, ribadendo così l’impegno complessivo dell’Unione europea per l’attuazione dell’Agenda 2030.

Ma come sta messa, in effetti, l’Ue? Dal 2010 a oggi sono stati registrati progressi per gran parte degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, anche se appaiono insufficienti per sperare di conseguire i Target dell’Agenda 2030 entro la fine di questa decade. Sulla base dei dati pubblicati da Eurostat vediamo che, rispetto ai valori del 2010, nel 2022 si registra una crescita molto consistente solo nel caso dell’uguaglianza di genere, aumenti significativi per energia pulita, lavoro e crescita economica, e innovazione, dinamiche moderatamente positive per dieci Goal, e peggioramenti per la qualità degli ecosistemi terrestri e la partnership. I risultati dell’Italia sono complessivamente sotto la media degli Stati membri. Tra quelli che vanno molto male istruzione, lavoro, povertà e riduzione delle disuguaglianze. Mentre va molto bene l’economia circolare, fiore all’occhiello del nostro Paese.

Quattro game changer per l’Italia

Altra novità del Rapporto è l’individuazione di quattro possibili fattori di cambiamento per il futuro del Paese, uno negativo e tre positivi: la legge sull’autonomia differenziata e i fortissimi rischi ad essa associati in termini di aumento dei divari territoriali; l’impatto sulle imprese derivanti dalle nuove normative europee sulla rendicontazione di sostenibilità e il dovere di diligenza di impresa sui temi sociali e ambientali; il recepimento della direttiva europea sul ripristino della natura; la modifica della Costituzione del 2022 e la recente sentenza della Corte Costituzionale in materia di bilanciamento delle esigenze economiche con la tutela dell’ambiente e della salute. Secondo l’ASviS, dalle evoluzioni e svolte che prenderanno questi game changer potrebbe dipendere il futuro del nostro Paese.

Le proposte dell’ASviS

Infine, il Rapporto avanza come ogni anno numerose proposte per invertire la rotta del Paese, alcune di carattere trasversale, altre riguardanti questioni più settoriali, ma sempre nell’ottica integrata tipica del lavoro dell’Alleanza. L’obiettivo è quello di stimolare i soggetti pubblici, a partire da Governo e Parlamento, e quelli privati, a fare il necessario salto di qualità. In particolare, per ciò che riguarda gli interventi “di sistema”, l’Italia deve attuare con urgenza la Strategia nazionale di sviluppo sostenibile approvata dal Governo nel settembre 2023 e poi dimenticata. Inoltre, occorre:
definire il Piano d’accelerazione nazionale per il conseguimento degli Obiettivi di sviluppo sostenibile, assegnarne la responsabilità alla Presidenza del Consiglio, e integrarlo nei documenti di programmazione economica;
rendere operativo il Programma d’azione nazionale per la coerenza delle politiche per lo sviluppo sostenibile;
approvare la Legge sul Clima e attuare il Regolamento sul ripristino della natura, in linea con la riforma della Costituzione del 2022;
rafforzare le politiche per lo sviluppo sostenibile in una prospettiva territoriale e contrastare i rischi di aumento delle diseguaglianze territoriali derivanti dall’autonomia differenziata;
attuare la “Dichiarazione sulle Future generazioni” e rafforzare la partecipazione giovanile alla vita democratica del Paese.
Seguire queste proposte aiuterebbe dunque a “colmare il gap tra impegni e realtà”, come scrivono i presidenti ASviS Marcella Mallen e Pierluigi Stefanini nella loro introduzione al Rapporto. Ma il tempo che resta non è molto: “Non realizzare lo sviluppo sostenibile vuol dire ridurre la qualità della vita delle persone, le loro potenzialità, la loro libertà, la resilienza delle comunità locali, la tenuta dei nostri territori, la capacità del pianeta di rigenerarsi e sostenere la nostra società”, scrivono i presidenti. Mentre seguire il sentiero dello sviluppo sostenibile significa orientarci verso una società più giusta ed equa. Come sottolinea anche il titolo del Rapporto, dobbiamo “Coltivare ora il nostro futuro”, attuando adesso con urgenza azioni concrete e trasformative e prendendo sul serio gli impegni che sottoscriviamo a livello internazionale ed europeo per orientarci verso uno sviluppo pienamente sostenibile, perché “È l’unica strada possibile per costruire un futuro di speranza”.

Scarica:

- il Rapporto ASviS
- la presentazione del direttore scientifico.

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————-Rocca online—-
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https://rocca.cittadella.org/

Giovedì 17 ottobre 2024

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Massimo Villone: le votazioni per il giudice della Corte Costituzionale e le preoccupazioni della destra
17 Ottobre 2024
Concetto Vecchio su Democraziaoggi.
Massimo Villone, giurista, membro del comitato che ha promosso il referendum contro l’Autonomia differenziata, cosa ci dice il blitz fallito sulla Consulta?
«A destra cresce la preoccupazione per le due decisioni che la Corte costituzionale dovrà assumere a breve sull’autonomia differenziata».
E perciò vuole piazzare il suo consigliere giuridico, Francesco Saverio Marini, alla Corte?
«Sì, dentro una strategia di riduzione del danno. Il tentato blitz è stato una reazione scomposta al successo […]
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Bonas noas per Is Mirrionis

Incontro con l’assessore comunale all’Urbanistica e alla Pianificazione urbana Matteo Lecis Cocco Ortu e con il delegato ai LLPP della Città metropolitana di Cagliari Andrea Zucca. La delegazione del Comitato Casa del Quartiere Is Mirrionis: con il presidente Terenzio Calledda, Diego Sassu, Franco Meloni, Giorgio Seguro. Con noi il segretario dell’assessore Francesco Murgia.
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A breve un resoconto completo dell’incontro, davvero proficuo.
—————Eccolo! Su Casteddu online———-
Cagliari, Is Mirrionis verso il restyling: spunta anche un ponte pedonale fra Monte Claro e San Michele
A cura di Valeria Putzolu 16 Ottobre 2024 APERTURA1
Programma sociale della Casa del Quartiere, rifacimento delle strade e l’idea di un grande ponte pedonale e ciclabile, ricco di vegetazione, di collegamento tra l’area verde di Monte Claro e quella del Colle di San Michele: incontro tra le istituzioni: https://www.castedduonline.it/cagliari-is-mirrionis-verso-il-restyling-spunta-anche-un-ponte-pedonale-fra-monte-claro-e-san-michele/
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Oggi mercoledì 16 ottobre 2024

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Il massacro indiscriminato come lo chiamiamo? Possiamo rimanere ciechi e muti?
16 Ottobre 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Hitler con l’operazione Barbarossa decise lo sterminio dei cittadini sovietici che, essendo slavi, cioè di razza – a suo dire – inferiore, dovevano essere ridotti in schiavitù. Risultato: circa 25 milioni di morti. Gli ebrei voleva farli sparire dalla terra e ne uccise quanti potè, svariati milioni. La caratteristica comune a questi crimini è […]
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La Chiesa e la Cultura: una lettera agli amici e colleghi dell’Università di Cagliari

img_9098La Chiesa e la Cultura: una lettera di Franco Meloni agli amici e colleghi dell’Università di Cagliari

Il MEIC (Movimento Ecclesiale d’Impegno Culturale), ex Laureati Cattolici, nella persona del suo presidente della Diocesi di Cagliari, dott. Mario Girau, ha richiesto la mia collaborazione, anche come socio dell’Associazione, per l’organizzazione di un incontro con l’arcivescovo di Cagliari e segretario della CEI, mons. Giuseppe Baturi, sulla tematica del “rapporto della Chiesa con la Cultura”. Precisamente l’argomento é delineata in un brano tratto dall’Introduzione del Card. Matteo Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente della CEI, ai lavori della 79ª Assemblea Generale della CEI (che si è svolta in Vaticano dal 20 al 23 maggio u.s.), sotto riportato.

Martedì 15 ottobre 2024 oggi – Verso il 24 ottobre 2024

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Una lettera aperta di 99 sanitari americani che hanno operato a Gaza
15 Ottobre 2024
Mark Perlmutter ed altri 98 sanitari americani.

Ogni giorno vedevo morire dei bambini. Erano nati sani. Le loro madri erano così malnutrite che non potevano allattare al seno e noi non avevamo latte artificiale o acqua pulita per nutrirli, quindi morivano di fame
LETTERA APERTA DEI PROFESSIONISTI SANITARI AMERICANI CHE HANNO PRESTATO SERVIZIO A GAZA
Onorevole Joseph […]
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img_9098Shomèr ma Mi-llailah?
Si ispira a un versetto del profeta Isaia (Isaia 21, 11-12), nel quale viene espressa concisamente l’attesa della fine del dolore e del Male, condizione tipicamente umana, e l’arrivo del nuovo giorno. Il titolo significa letteralmente Quanto resta della notte?
“Mi gridano da Seir:
Sentinella, quanto resta della notte?
Sentinella, quanto resta della notte?
La sentinella risponde:
Viene il mattino, e poi anche la notte
se volete domandare, domandate,
convertitevi, venite!”

Oggi

img_9190RIPRENDIAMOCI LA SARDEGNA – Apertura anno sociale 2024-2025 – Vedasi oltre

Municipalità di Pirri: dedicato a Ignazio Locci

Venerdì scorso al Circolo “Renzo Laconi” del Partito Democratico di Pirri è stato eletto il nuovo Segretario, Efisio Erbì, in sostituzione di Ignazio Locci deceduto nel dicembre 2023.
Di seguito un commosso ricordo di Ignazio scritto da Giancarlo Morgante, amico e compagno di partito.

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. Era il tre di dicembre 2023, apertura della Campagna elettorale di Alessandra Todde a Nuoro. Noi due da Cagliari con le bandiere del Partito Democratico. Quanto entusiasmo, quante aspettative, quanta fiducia nel futuro. Qualche giorno dopo te ne andasti.
Tutto il lavoro, i programmi, le campagne elettorali, erano li, tutto da avviare.
Potevo tirarmi indietro?

Oggi lunedì 14 ottobre 2024

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Non sprechiamo l’occasione di una nuova stagione referendaria
14 Ottobre 2024
Alfiero Grandi su Democraziaoggi
Le firme consegnate in Cassazione per il referendum abrogativo della legge Calderoli per l’autonomia regionale differenziata sono 1.291.488, 553.915 online e 737.573 su moduli cartacei. E’ la migliore risposta alle stupidaggini di Calderoli sulla presunta facilità della raccolta delle firme on line, visto che il numero c’è sia con i tradizionali moduli […]
Oggi: inaugurazione anno accademico Facoltà Teologica-
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——Attività del Comitato di quartiere Is Mirrionis
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La delegazione del Comitato: Terenzio Calledda, Giorgio Polo, Diego Sassu, Franco Meloni, con Francesca Ghirra (deputata al Parlamento). Alla Mem 14 ottobre 2024.