Monthly Archives: dicembre 2013

Nativita-Giotto(6 giorni a Natale)
CITAZIONE DELLA SERA

Ah, voci della notte; ricantano “E’ Natale”;
da laggiù, dalla chiesa che s’accende all’interno
m’arriva come un dolce rimprovero materno,
e il cuore mi si gonfia tanto da farmi male…

(Jules Laforgue, Natale scettico)

Gli OCCHIALI di PIERO su Massimo Zedda, Storia sarda, Carmen Melis…

Fabio Masssimo il temporeggiatoreIL MASSIMO DI ZEDDA
Susanna Orrù lascia la Giunta.
Con Luisa Sassu sono due donne valide che mancano.
Che dice Zedda? “Mi occupo della città”. Davvero? Tutto solo?
Non basta fare una Giunta con tante donne. Bisogna saperle ascoltare e anche lasciarle fare: forse saprebbero occuparsi della città…
Nel riquadro statua di Fabio Quinto Massimo detto il Temporeggiatore

sardi e ape MG_4800UN PO’ DI STORIA SARDA
Il 19 dicembre 1566 (salvo errore) il vicerè Alvaro de Madrigal intervenne a risolvere la controversia tra il Reggitore dei Salti di Oliva e il barone di Ploaghe sui terreni intorno al castello di Osilo. (segue)

La Sardegna senza Sardi?

SardegnasenzasardiLa Sardegna senza Sardi?
Sassari – Giovedì 19 dicembre alle 17,30 presso la Camera di Commercio del Nord Sardegna in via Roma a Sassari l’Associazione “La Rosa Rossa” terrà un importante convegno sulle prospettive future della nostra isola partendo da un’analisi dettagliata e scientifica dell’indice di popolamento nei prossimi cinquant’anni e dalle conseguenze sociali, economiche e politiche che il fenomeno produrrà nelle nostre vite e in quelle dei nostri figli. (segue)

Workshop sulle strategie dello sviluppo rurale

(Diffusione a cura di isidoroformazioneinformazione) Il 19 dicembre il workshop sulle strategie dello sviluppo rurale
L’Assessorato dell’Agricoltura e riforma agro-pastorale organizza per oggi giovedì 19 dicembre alle ore 15.30, presso l’hotel Caesar’s, il workshop “I fabbisogni regionali alla base delle strategie dello sviluppo rurale 2014-2020″. (segue)

Duccio,_natività_tra_i_profeti_isaia_e_giobbe(7 giorni a Natale)
CITAZIONE DELLA SERA


ma non v’è pace nel cuore dell’uomo.
Anche con Cristo e sono venti secoli
il fratello si scaglia sul fratello.
Ma c’è chi ascolta il pianto del bambino
che morirà poi in croce fra due ladri?

(Salvatore Quasimodo, Natale)

Il caos sotto le stelle è grande ma la situazione non è certo eccellente!

Mao Tse TungIL DILEMMA DEL PD (SARDO). Cade Francesca Barracciu, riemerge l’astro Renato Soru?

In giro per EVENTI con la LAMPADA di ALADIN

lampadadialadmicromicro13 CONSULTA
savethedate-11-300x3001

La Sardegna ricorda Sandro Pertini, il “Presidente Partigiano”

PERTINI LEGACOOP 3Il 18 dicembre Cagliari ricorda Sandro Pertini, il grande Presidente Partigiano
di Gianluca Scroccu
Si svolgerà il 18 dicembre presso il T-Hotel di Cagliari in via dei Giudicati, dalle ore 9:30, la presentazione della edizione critica della tesi di laurea in Scienze Sociali sul tema della cooperazione discussa da Sandro Pertini presso l’Università di Firenze nel 1924.

Gli OCCHIALI di PIERO su Carbonia, la Strage di Torino del 1922, William Winter scacchista comunista, Paul Klee.

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413CarboniaCARBONIA
Oggi Carbonia compie 75 anni.
Costruita su progetto dell’architetto Guidi e dell’ingegner Valli, tipica realizzazionedi regime, con una bella chiesa parrocchiale (copia della cattedrale di Aquileia), il giorno dell’inaugurazione 18 dicembre 1938 conta già 12.000 abitanti, agglomerato di persone dalla disparata provenienza, accorse alla ricerca di lavoro e di pane sicuro.
Vengono dal Sarrabus, dalla Nurra,, contadini e pastori per farsi minatori, ma anche siciliani, itaiani del sud e del nord, polacchi, per estrarre il “carbone sulcis” che, dopo speciali trattamenti, dà un prodotto ancora scarso di calorie, ma che va bene per l’economia autarchica.
Carbonia crescerà ancora, fino a superare i 30mila abitanti.
Oggi è, con Iglesias, il capoluogo del Sulcis-Iglesiente, l’area più povera della Sardegna, disperata, inquinata, bisognosa di alternative alla vecchia economia mineraria esausta e a un’industria inquinante: risanamento ambientale, porti turistici, turismo ambientale e archeologico classico, ma anche archeologia industriale e mineraria, e forse anche industria, ma con criteri di salvaguardia dell’ambiente e della salute pubblica.

STRAGE DI TORINO 1922
Le squadracce fasciste di Torino il 18 dicembre 1922, col pretesto di vendicare la morte di due fascisti morti il giorno prima in uno scontro a fuoco nel quartiere di Nizza Millefonti, aprono la caccia a 24 antifascisti torinesi, scelti da un elenco di 3000 nomi.
Tra il 18 e il 20 dicembre uccidono 14 persone, i feriti sono 26.
In quei tre giorni di caccia all’uomo la polizia non interviene, nonostante vengano incendiate la Camera del Lavoro, il circolo dei ferrovieri, il circolo Carlo Marx, e devastata la sede del periodico L’Ordine Nuovo, fondato da Antonio Gramsci; anzi vengono arrestati numerosi comunisti.
Mussolini, capo del Governo, ordinerà il rilascio dei comunisti arrestati, dispiaciuto però che non ne fosse stato ucciso un maggior numero.
Il capo delle squadracce andrà sotto processo per questi delitti soltanto nel 1946 e sarà condannato nel 1950 a 26 anni di carcere, col condono di due terzi della pena, ma assolto in appello nel 1952: “insufficienza di prove”.

WILLIAM WINTER SCACCHISTA COMUNISTA
L’inglese William Winter, nato a Hampstead, sobborgo di Londra, l’11 settembre 1898, eccelle negli scacchi già da studente a Cambridge.
Conservatore negli scacchi, prediligeva la scuola tradizionale di Tarrasch, era invece rivoluzionario in politica, nell’Inghilterra liberale finì in carcere solo perchè comunista.
Nonostante non condividesse le nuove idee dei cosidetti “ipermoderni” che trionfavano nei tornei, fu capace di battere, grazie a un solido gioco posizionale, i grandi campioni dell’epoca: nel 1927 battè Nimzowitsch e Vidmar a Londra, nel ’31 Sultan Kahn a Hastings, nel ’37 Koltanowski ad Hastings, infine nel ’46 Bronstein nel radio-match tra Russia e Gran Bretagna (e Bronstein nel 51 avrebbe affrontato Botvinnik per il titolo mondiale).
Non ebbe però risultati costanti anche per le cattive condizioni di salute.
Morì ancora giovane a Londra il 18 dicembre 1955.
———————–
Peter Pan 1
P.S. L’autore di “Peter Pan”, lo scozzese James Matthew Barrie, era zio di William Winter.

——————————————

PAUL KLEE Paul_Klee notte egiziana
Tedesco nato in Svizzera a Munchenbuchsee il 18 dicembre 1879, poeta e musicista (eccellente violinista), predilisse la pittura.
Combattente della prima Guerra Mondiale con l’esercito tedesco e docente di pittura all’Accademia di Dusseldorf, fu costretto dai nazisti a dimettersi dall’Accademia in quanto esponente dell’”arte degenerata”.
Riparò in Svizzera, dove continuò a dipingere nonostante fosse afflitto da sclerodermia progressiva. Morì a Muralto (Locarno), il 29 giugno 1940.
Lasciò migliaia di opere, 4000 delle quali sono esposte a Berna al Zentrum Paul Klee. I suoi dipinti sono valutati in milioni di euro.
Tra quanti hanno scritto di lui ci piace ricordare il nostro amico, di recente scomparso, Placido Cherchi: Paul Klee teorico, De Donato, Bari, 1978

LA SARDEGNA IN EUROPA E NEL MONDO ovvero IL MONDO E L’EUROPA IN SARDEGNA

sardegna2050Seminario Politiche Internazionalizzazione Regione Sardegna – 20 dicembre 2013 ore 17.30, presso la sala SEARCH del Comune di Cagliari, ingresso Largo Carlo Felice.
Su fb – Seguono la lettera del presidente Gianfranco Fancello e il programma dell’evento (segue)

luna piena(8 giorni a Natale)
CITAZIONE DELLA SERA

Oh, versate cieli il vostro buio e la vostra luce
sulle nostre solenni vallate;
e tu, viaggia come la Vergine gentile
verso il maestoso tramonto dei pianeti,
o bianca luna piena, silente come Betlemme!

(Thomas Merton, Avvento)

isidoroformazione_logoape-girasoli-VGogh-IMG_4970-300x168 Aperte le iscrizioni ai corsi del progetto Isidoro nell’ambito del programma Cultivar, formazione per l’Agricoltura. Vai alla pagina dedicata del Centro Servizi della Camera di Commercio, che lo organizza insieme all’Università della Sardegna (Università di Cagliari – Università di Sassari). Blog isidoroformazione

Piero Marcialis vice presidente della Fondazione Sardinia

fondazione-sardinia-logoPiero Marcialis fotoComplimenti e auguri di buon lavoro a Piero Marcialis, nostro amico e redattore di Aladinews, nominato vice presidente della prestigiosa Fondazione culturale Sardinia

con gli occhiali di Piero…

s ignazioSANT’IGNAZIO DA LACONI
Sant’Ignazio, al secolo Vincenzo Peis, nacque a Laconi il 17 dicembre 1701.
Contadino, si fece frate novizio a 20 anni. A 22 terminò il noviziato.
Girò per tutti i conventi dei cappuccini in Sardegna: Iglesias, Sanluri, Domusnovas, Oristano, Quartu, infine Cagliari.
Frate questuante, umile, acquistò ben presto fama di santo, amico e consigliere dei poveri, da tutta l’Isola venivano a chiedere di lui, “l’uomo più ricordato del Settecento sardo” secondo Grazia Deledda.
Parlava solo il sardo e non sapeva scrivere.
GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413Numerosi miracoli gli furono attribuiti in vita e dopo la morte, che arrivò, quando era ormai cieco, l’11 maggio 1781, a Cagliari, dov’è sepolto, nel convento di S.Antonio (Chiesa dei Cappuccini). Pio IX lo proclamò Venerabile. Fu beatificato nel 1940 e proclamato santo da Pio XII nel 1951, presente alla cerimonia, a Roma, fra Nicola da Gesturi, che il 3 ottobre ’99 fu proclamato beato.
Sant’Ignazio si celebra l’11 maggio.

Gabriella Degli EspostiGABRIELLA DEGLI ESPOSTI
Il 17 dicembre 1944, Gabriella degli Esposti, partigiana, e 9 suoi compagni, sul greto del fiume Panaro, vengono fucilati dalle SS.
A Gabriella, già madre di due bambine, incinta, vengono prima cavati gli occhi e tagliati i seni, il suo cadavere sarà trovato col ventre squarciato.
Medaglia d’oro al Valor Militare, era nata in provincia d Bologna il 1° agosto 1912. Sposata con un casaro comunista, madre di due bambine, dopo l’8 settembre la sua casa diventa una base della Resistenza. Incinta, partecipa ad azioni di sabotaggio. Si impegna nei Gruppi di Difesa della Donna. Molte donne reagiscono al suo barbaro assassinio e danno vita alla formazione partigiana Gabriella degli Esposti, forse l’unica formata da sole donne.

simon bolivar ft microSIMON BOLIVAR
17 dicembre 1830. Muore a Santa Marta, in Colombia, Simòn Bolìvar.
Venezuelano, nato a Caracas il 24 luglio 1783, origini basche.
Studiò in Spagna, visse anche in Francia, dove conobbe e ammirò Napoleone, ma fini col disprezzarlo come traditore della Rivoluzione.
Combattente per la indipendenza e la repubblica in Venezuela e Colombia, creò la Grande Colombia (territori del Venezuela, Colombia, Panama ed Ecuador) mettendo fine a tre secoli di dominio spagnolo in Sud America.
L’Alto Perù, diventato indipendente, si chiamò Bolivia in suo onore.
Non riuscì a realizzare la sua visione unitaria dell’America Latina, cui si opposero i personalismi dei generali rivoluzionari.
Vecchio, deluso e malato, si ritirò a morire a Santa Marta, sperando che la sua morte servisse a una nuova unità, ma al contrario la Gran Colombia si sciolse in tre distinte repubbliche.
Ancor oggi Bolìvar si celebra nel cinema, nelle canzoni, e nell’opera lirica.
(segue)

DESTINO ITALIA. Autonomie addio? L’improbabile Partito Democratico Sardo

giudizio_universale_dettagli_25di Piero Marcialis

Il Parlamento italiano, la cui legittimità è incrinata dalla recente sentenza della Corte Costituzionale, ha votato la fiducia al Governo Letta, le cui Larghe Intese sono incrinate dall’uscita di Forza Italia: poco male perchè l’appoggio di un condannato per truffa allo Stato dava a quelle Intese un’ampiezza carceraria. Ora il Governo è più compatto, annuncia il Premier, i ricatti sono finiti. Ma sono finiti davvero? Come mai il condannato anzichè essere nei luoghi in cui si espia la colpa è quotidianamente sugli schermi?
Il Governo, con trombe mediatiche, annuncia il piano Destinazione Italia, tutto andrà meglio, bollette e assicurazione auto meno care, niente denaro ai partiti… sarà tutto vero? Ma, visto che ci siamo, e gli esodati? E il piano lavoro che doveva assumere chissà quanti giovani?
Non suggerisce nulla che Cgil-Cisl-Uil il 14 dicembre siano in piazza per contestare la politica economica di questo Governo?
E la nuova legge elettorale? E la data per nuove elezioni, senza premi di maggioranza e senza liste bloccate, che rendano legittimo Parlamento e Governo e Presidenza della Repubblica che, pur se devono rimanere per qualche tempo perchè lo Stato non può sparire, di vera legittimità hanno tanto bisogno?
La grande novità che, per essere stata da mesi prevista e annunciata, tanto nuova non è, pare sia l’elezione di Renzi a capo del Partito Democratico.
Che dice Renzi? Che cos’è urgente per il Destino dell’Italia?
La legge elettorale, giusto, e magari lui sarà il candidato Premier.
Abolire il Senato, dice anche… Questo lascia perplessi.
La Costituzione dice con molta chiarezza (art. 55) che “Il Parlamento si compone della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica.”
E la Costituzione si modifica secondo i dettami dell’art. 138, non per il gusto di un segretario di partito o di qualche comitato di saggi improvvisati.
Intendiamoci, sia chiaro, non siamo entusiasti del Senato di oggi, del bicameralismo com’è oggi ma, chiedo, che fine hanno fatto i tanti bei discorsi su un possibile Senato delle Regioni, possibilmente paritetico?
Non se ne parla più? Abbiamo scherzato? Che idea hanno Renzi e tutti gli altri autorevoli esponenti del Partito Democratico sulle autonomie locali?
Una sola Camera, un solo Centro, un solo Capo?
Una bella maggioranza italica dove spariscono problemi, bisogni, istanze, di regioni come la Sardegna, la Basilicata, la Calabria, che percentualmente e politicamente in questo Parlamento non contano nulla, sommerse come sono dalla soverchiante presenza delle Regioni più ricche e popolate?

La Costituzione nei principi fondamentali (art.5) dice: “La Repubblica, una e indivisibile, riconosce e promuove le autonomie locali; attua nei servizi che dipendono dallo Stato il più ampio decentramento amministrativo; adegua i principi e i metodi della sua legislazione alle esigenze dell’autonomia e del decentramento.”
I principi fondamentali si considerano parte intoccabile della Costituzione.
In conclusione, possiamo essere d’accordo sul modificare l’art.55, magari seguendo il percorso costituzionale, ma non per abolire, piuttosto per dare un ruolo nuovo e diverso a un Senato delle Regioni che tuteli, pariteticamente, ogni Regione nella formulazione delle leggi che valgono per tutti.
E non sono accettabili su questo punto proposte del tipo: “volete il Senato delle Regioni? Le Regioni allora se lo paghino.” No, cari risparmiatori del bieco centralismo, il Parlamento è della Repubblica e paga la Repubblica, non può essere che per mantenere il Senato le Regioni povere si assumano lo stesso carico delle Regioni ricche, questa parità sarebbe diseguale e ipocrita.
La solidarietà è anch’essa principio fondamentale: “rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale” che limitano libertà ed eguaglianza”(art.3), “doveri inderogabili di solidarietà, politica, economica e sociale” (art.2).
Non è abolendo il Senato che si realizza il risparmio sui costi della politica, come qualche anima candida ha creduto: il risparmio, se si volesse fare, va effettuato su un ventaglio ben più ampio di sprechi e di sciali: non è un segreto che in Italia Presidente, Magistratura, Parlamento, boiardi di Stato, costano il triplo che negli Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Germania.
E’ grave che nel nuovo segretario del Partito Democratico ci sia tanta ignoranza e del dettato costituzionale e di quanto in questi anni si è mosso, anche dentro il suo Partito, in termini di rivendicazioni autonomistiche, da nuove proposte di federalismo a movimenti di ispirazione indipendentista e nazionalitaria, lasciando fuori i proclami ammuffiti della Lega lombarda.
Il Partito Democratico come affronterà la scadenza imminente delle elezioni sarde? Potrà parlare di autonomie con queste uscite del segretario in capo?
E’ autonomia quella di Silvio Lai che chiede a Renzi di decidere lui sul caso, che il PD sardo non sa risolvere, della candidatura al governo della Sardegna di una indagata, che rischia di sfilacciare tutta l’alleanza di centro-sinistra?
Francesca Barracciu dice di non voler fare un passo indietro, per il PD il problema vero è che lei non riesce a fare passi avanti, lo sanno e tacciono.
Chi pensa di prendere in mano il Destino dell’Italia deve capire innanzitutto quanto questo compito richieda sapienza e saggezza, verità e giustizia, non più parole in libertà.
————
Sardegna-bomeluzo22
Oltre che su questo sito, questo articolo viene pubblicato anche sui siti Fondazione Sardinia, Vitobiolchini, Tramasdeamistade, Madrigopolis, SardegnaSoprattutto, Sportello Formaparis, Tottusinpari e sui blog EnricoLobina e RobertoSerra.
—————————