Monthly Archives: giugno 2014
Innovazione e Sinnova. Molti applausi, qualche fischio. La critica più grande: oggi l’Università e le Camere di Commercio della Sardegna cenerentole. Domani?
di Franco Meloni
Torno su “innovazione e dintorni” in relazione all’iniziativa Sinnova2014 (e non solo). Voglio premettere di ribadire il plauso per l’iniziativa, che, come da prassi e come è giusto sia, va a tutti coloro che hanno collaborato per il suo successo, in primis ai responsabili delle istituzioni che l’hanno promossa e organizzata, cioè a Raffaele Paci per l’Assessorato regionale alla programmazione e a Maria Paola Corona per Sardegna Ricerche. Soprattutto a quest’ultima si deve un giusto riconoscimento per la tenacia e l’impegno dimostrati. Detto questo, passiamo ad alcune notazioni critiche, ovviamente con intenti costruttivi. Innanzitutto parliamo della location. Riconoscimenti a L’Unione Sarda per la disponibilità per la nuova edizione di Sinnova e condivisione della decisione dell’assessore Paci di confermare detta sede, in quanto la complessa organizzazione dell’evento era già molto avanti nel momento del suo insediamento come assessore. Ma, come espresso fin da molto prima della prima edizione, la sede ottimale per la manifestazione è a parer nostro la Fiera Internazionale della Sardegna, sia per la più ampia disponibilità di spazi espositivi e congressuali, sia (ed è questa la ragione più importante) per assecondare concretamente il disegno di riconversione della Fiera in struttura utile per le esigenze di sviluppo dell’economia della Sardegna. Grazie quindi a L’Unione Sarda, ma la terza edizione di Sinnova, Sinnova 2015, la vorremmo proprio nello spazio Fiera. C’è poi un ragionamento da fare sugli organizzatori: bene – lo ripetiamo – Sardegna Ricerche, ma questa organizzazione non può occupare spazi che altri dovrebbero occupare in modo più pertinente. Finchè questi “altri” sono assenti è evidente che Sardegna Ricerche fa bene e non dobbiamo che essergliene grati, ma sono appunto questi “altri” a dover muovere il culo (scusate il linguaggio, ma rende bene) e darsi da fare per assolvere al loro compito istituzionale. Per essere chiari, ci riferiamo a due soggetti precisi e ci limitiamo a due, anche se ciascuno di questi ha una propria articolazione su basi territoriali. Ci riferiamo allora alle quattro Camere di Commercio sarde, riunite nella struttura di UNIONCAMERE SARDEGNA e alle due Università sarde, riunite in un labile patto federativo allo stato ben lontano dall’auspicabile UNIVERSITA’ DELLA SARDEGNA. Ecco, Sinnova2015 dovrebbe essere promosso e organizzato proprio da queste quattro entità: la Regione, Sardegna Ricerche, Unioncamere Sardegna, Università della Sardegna. A ben vedere sono esattamente i soggetti a cui la Regione e l’Unione Europea avevano affidato una parte importante della promozione dell’innovazione nella nostra regione. peraltro riconoscendo per questa finalità rilevanti risorse, soprattutto a far data dal ciclo programmatorio 2000-2006, a seguire con quello 2006-2013 nel quale un finanziamento consistente è stato destinato al progetto INNOVARE. Tali fondi, non dimentichiamolo, prevedono un cospicuo cofinanziamento regionale, circostanza che impone ancor più attenzione nel fare le scelte di utilizzo delle risorse. La programmazione 2014-2020 conferma ingenti finanziamenti sotto la voce INNOVAZIONE (allocati negli Obiettivi Tematici finanziati dai vari fondi Por), prevalentemente destinati alle imprese, con l’obbiettivo prioritario di creare occupazione (mantenimento e nuova). Le risorse 2014-2020 sono state già oggetto di specifico “atto di indirizzo strategico” della Giunta regionale (delibera 19 del 27/5/2014), sulla base dei macro obbiettivi stabiliti dall’Unione Europea. Prima di procedere alla definizione dei progetti esecutivi occorre fare una valutazione precisa, soprattutto in termini di efficacia e risultati conseguiti per quanto è stato fatto nel ciclo programmatorio 2006-2013, ora in fase conclusiva, per il quale è consentita la spendita di risorse fino al tutto l’anno 2015. Quanto detto vale per tutti i fondi europei, ma in questa occasione, ci riferiamo specificamente ai fondi del progetto INNOVARE. Nonostante le assicurazione degli assessori e dei funzionari competenti risulta tuttora una difficoltà di spendita dei fondi, tale da far paventare una restituzione di una parte di essi all’Unione Europea. Al di la di questa circostanza, che sarebbe una iattura, occorre ragionare sulle scelte effettuate dalle Università e da Sardegna Ricerche (ma su quest’ultima in questa nota non ci soffermiamo) per la realizzazione degli obbiettivi del progetto Innovare. Intanto segnaliamo l’esclusione dalla realizzazione del progetto delle Camere di Commercio regionali. Non discutiamo in questa sede delle responsabilità di tale assenza, certo in parte attribuibile all’inconsistenza organizzativa dell’Unioncamere regionale, incapace di costituire interlocutore unico rispetto alla Regione, ma si potrebbe obbiettare che neppure le Università sarde sono state in grado di rappresentarsi come soggetto unitario, eppure tale situazione non ha impedito a ciascuna di esse di essere partner del progetto Innovare. Quindi sono altre le ragioni dell’esclusione delle Camere di Commercio, su cui è importante indagare, sempre nella logica di una corretta programmazione dei fondi futuri. Ma anche sul comportamento delle Università occorre fare chiarezza, perchè proprio su questo versante appaiono rilevanti criticità. E non solo sulla lentezza della spesa. Le Università sarde, come è costume di molte altre Università, tendono a piegare l’utilizzo dei finanziamenti europei alle loro esigenze specifiche, spesso prescindendo dalle finalità dei singoli progetti. Così con i soldi di Innovare si sono finanziati progetti di ricerca lontani da un loro immediato beneficio per le imprese. L’Unione Europea ha ben chiarito che tali fondi erano destinati alle imprese per il tramite delle iniziative delle Università e non alle Università per le loro finalità istituzionali. Altri sono infatti i programmi e i fondi per la ricerca. Lo stesso finanziamento delle borse di dottorato di ricerca, massicciamente utilizzato dagli Atenei sul progetto Innovare, non è dimostrato sia andato a beneficiare il sistema produttivo della Sardegna. Discorso da approfondire, certo, e lo faremo, contando di disporre di un report esaustivo da parte della Regione, così come obbligatoriamente prevedono i regolamenti europei. Ma, tornando a Sinnova, non sembra che tra i protagonisti attuatori delle politiche dell’innovazione si sia creata la necessaria intesa. Lo ha dimostrato perfino il ruolo giocato dalle Camere e dalle Università nella manifestazione. Sostanzialmente un ruolo di cenerentole. La Camera di Commercio e le Università relegate in ristrette postazioni, non rappresentate nei diversi workshop tenutisi nelle due giornate dell’evento. L’Università era certo presente in maniera diffusa nelle diverse aziende presenti, spin off e start up, ma totalmente assente come istituzione, se si eccettua il “ripostiglio delle scope” a ciascuna assegnato in una sala espositiva, quasi a marcarne la povertà di proposta piuttosto che la presenza. Eppure le Università avrebbero potuto esporre buona merce: basti citare il C-Lab a Cagliari o l’incubatore/acceleratore d’impresa a Sassari. Anche tutto questo attende una risposta chiarificatrice! Certo è che così continuando non si va da nessuna parte. Lo sa bene Raffaele Paci, a cui senza malizia rivolgiamo l’invito a rileggersi il suo editoriale su L’Unione Sarda del 9 settembre 2009 in tema dì mancanza di amalgama tra le istituzioni. E, infine, l’Europa. Possibile che sia stata la grande assente in una manifestazione consentita anche per i finanziamenti europei? Possibile che l’Europa sia stata assente sia nei suoi simboli grafici e bandiere stellate, che peraltro sono obbligatori in queste circostanze, sia soprattutto per i contenuti e i programmi/progetti? Partecipando a un Seminario su sharing economy e dintorni siamo stati gli unici a ricordare le indicazioni dell’Unione Europea in materia. C’è poco da fare: il provincialismo o forse anche l’ignoranza sono attitudini che in questa come in altre occasioni sono ancora una volta emerse a denunciare le carenze culturali della politica sarda. Infine una notazione personale. Dai tempi in cui le Università sarde si ponevano come trainanti rispetto alle esigenze dell’innovazione per la Sardegna (non per nulla nel 2005 l’Università di Cagliari istituì la Direzione per l’Innovazione – Dirinnova) siamo tornati indietro a fare i fanalini di coda. Ma non devono essere questi tempi di rimpianti, quanto di ripartenze nel segno del cambiamento, altrimenti, come ha giustamente detto il direttore de l’Unione Sarda a chiusura del suo editoriale di domenica in tema di innovazione : “se non cambiamo – subito e ora – forse non ci sarà un domani”.
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Nella foto il prof. Franco Nurzia prorettore all’Innovazione fino al 2009 e Franco Meloni, dirigente di Dirinnova, Direzione per l’Innovazione dell’Università di Cagliari fino al 2010.
gli occhiali di Piero su…
STORIA SARDA
Nel 1295 (Dante Alighieri aveva 30 anni) papa Bonifacio VIII promette il regno di Sardegna e Corsica a Giacomo II d’Aragona. Mica facile: le due isole sono sotto il controllo di Genova e Pisa. Bisognerà combattere. L’infante Alfonso, figlio di Giacomo II, il 13 giugno 1323, sbarca in Sardegna e il 30 giugno, per dare inizio alla conquista, mette l’assedio alla città di Iglesias. Iglesias resisterà molto a lungo. Cadrà soltanto il 7 febbraio 1324. La via verso Cagliari era aperta.
POETESSE SCONOSCIUTE
L’ATTORE
L’attore è serpente,
muta pelle
e d’un’altra s’abbiglia.
L’attore è lazzo e frizzo.
ipnotico guizzo,
affascina e s’inietta,
è simile al veleno.
L’attore è arcobaleno,
padrone dello spettro
dell’odio e dell’amore,
come vuole cambia colore.
L’attore è camaleonte,
la sua lingua cattura,
conosce fame e sete,
si fa mangiare e bere
e non gli fai paura.
(Gabriella Frau)
ANNIVERSARI. Sa battalla e altro, un anno fa su Aladinpensiero. Sulla battaglia di Sanluri vedi oggi il post sulla pagina fb di Antonio Dessì, qui ripreso a seguire.
In giro con la lampada di aladin… La Sardegna unico brand che tira!
La Notizia
(Da FondazioneSardinia e da La Nuova Sardegna) Le università sarde agli ultimi posti. Gli atenei di Cagliari e Sassari sono tra i fanalini di coda nell’ultima classifica elaborata dal “Sole 24 Ore”. La nuova griglia di parametri di valutazione adottata dal quotidiano economico finanziario rimette in discussione alcuni ottimi piazzamenti ottenuti in passato dagli atenei dell’isola in liste nazionali predisposte da altre istituzioni, come per esempio Censis-Repubblica.
Riflessione
- L’unica risposta sta nell’investimento nell’Università della Sardegna. Difficile? Ci sono molti problemi? Certo, ma la scelta è obbligata e non la si può lasciare in mano all’accademia, che cercherà in tutti i modi di “prendere tempo”, neppure escludendola, ovviamente… Intanto proviamo a parlarne apertamente!
Addendum
Mettiamola così: le nostre Università così come le nostre città e tante altre nostre evidenze… non sono capaci di essere attrattive nel mondo. E questo oggi conta moltissimo, soprattutto per l’economia… Noi in Sardegna possiamo salvarci solo con la Sardegna. E’ l’unico brand conosciuto nel mondo (significativamente anche se mai abbastanza) e, ciò che conta maggiormente, con una buona reputazione. Dunque, almeno per questo: la Sardegna innanzittutto (va bene anche soprattutto)!
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Brand (brand è un sinonimo di marca, mutuato dalla lingua inglese) è un nome, simbolo, disegno, o una combinazione di tali elementi, con cui si identificano prodotti o servizi di uno o più venditori al fine di differenziarli da altri offerti dalla concorrenza.
L’innovazione passa solo se diviene senso comune. Giusto il rilievo dato da L’Unione Sarda a Sinnova2014
L’Unione Sarda dedica la prima pagina di oggi, domenica 29 giugno, alla tematica dell’INNOVAZIONE. L’occasione è fornita dalla Manifestazione Sinnova2014, promossa e organizzata da Sardegna Ricerche in collaborazione con l’Assessorato regionale della Programmazione, tenutasi il 27 e il 28 presso il centro polifunzionale di piazza L’Unione Sarda a Santa Gilla. Sul rilievo dato all’argomento ha certo pesato la vicinanza del quotidiano a Kety Corona, presidente di Sardegna Ricerche, ma questa circostanza passa in secondo piano rispetto alla scelta di dare giusta enfasi all’INNOVAZIONE, nella sua accezione ampia. Torneremo presto su questa fondamentale tematica…
gli occhiali di Piero su…
MARGHERITA HACK
Un anno fa moriva a Trieste, all’età di 91 anni, l’astrofisica Margherita Hack.
Padre svizzero, madre toscana, era nata a Firenze il 12 giugno 1922.
Atea dichiarata, credeva fermamente nella scienza e si indignava simpaticamente con chi confondeva astrofisica e astrologia. Alla domanda di quale segno fosse, rispondeva “del segno del gatto!” Ci fece il torto di indicare la Sardegna come luogo idoneo all’installazione di una o più centrali nucleari. Altre volte abbiamo condiviso le sue affermazioni, certo non questa. Ma ormai…
ANNIVERSARI. Un anno fa su Aladinpensiero Giacomo Leopardi
- L’infinito, declamato da Nando Gazzolo
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Cambiando verso: moriremo per ordine di Roma. Grati alla Patria, in cento anni per i sardi non è cambiato nulla.
Decreto legge 91/25-6-2014. Il governo legalizza la contaminazione, affossa il processo sul…
www.fondazionesardinia.eu
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REMINISCENZE POETICHE
Stamani mi chiama un compagno per dirmi buon onomastico.
Parliamo di varie cose e personaggi. Per associazione di idee ci torna in mente qualche verso cantato un tempo più spesso di oggi.
Dominigu ando a missa
e m’ind’intendo duas
in s’oru de sa ianna.
Naralu a mama tua
chi no si faca manna
ca so cantu e a issa.
Sinnova2014oggi. Un buon seminario con persone competenti. Un titolo astruso, troppa carne al fuoco e, come al solito, assente l’Europa…
Quello di oggi organizzato nell’ambito di Sinnova2014 (a parte il titolo astruso “Sharing economy e ingegneria finanziaria: l’infrastruttura finanziaria regionale e globale a sostegno dello sviluppo”) è stato un buon seminario con relatori competenti. Bravi gli organizzatori e il conduttore Nicola Pirina. Detto questo, posso anche esprimere qualche osservazione, se volete si può aggettivare come critica, senza togliere nulla al merito degli organizzatori di Sardegna Ricerche: avrei preferito che il tema fosse circoscritto al crowdfunding e pertanto con più tempo per gli approfondimenti. E poi: perchè l’Europa non viene neppure menzionata? L’Unione Europea si sta muovendo (troppo poco) per incentivare il crowdfunding (http://ec.europa.eu/internal_market/finances/docs/crowdfunding/140327-communication_it.pdf), una ragione di più perchè in Sardegna assumiamo un ruolo di critica e di sollecitazione (al riguardo sarebbe importante avere rappresentanti sardi nel Forum europeo sul crowdfunding)… Bene l’Italia sull’equity crowdfunding. Occorre regolamentare (o autoregolamentare) meglio le altre forme di crowdfunding. L’istituzione di un “marchio di qualità” per le piattaforme potrebbe essere un’dea, ovviamente da studiare bene per evitare rischi di burocratizzazioni. In ogni caso, non abbandoniamo il nostro impegno e chiediamo in modo particolare alla Regione, alle Camere di Commercio e all’Università sarda un corrispondente impegno al riguardo. Ne abbiamo diritto! (f.m.).
gli occhiali di Piero su…
ANNIVERSARI. Un anno fa, un ricordo di Danilo Dolci su Aladinpensiero.
ALDO CAIROLA
Il 28 giugno 1984 moriva a Siena Aldo Cairola.
Di lui parlo spesso (vedi, per esempio in Aladinpensiero, a proposito di Picasso, 8 aprile 2014). Cagliari lo conobbe come insegnante di storia dell’Arte nel Liceo Siotto di Cagliari. Fu direttore del Museo civico e della Biblioteca comunale di Siena, critico d’arte, numismatico e filatelico, filantropo.
In “Genealogia- raccolta di 5 stampe originali presentate da Aldo Cairola” (1976, opera presente nella collezione Joan Mirò), così scrisse: “…è necessario collocarsi all’interno per verificare la scomparsa dell’emergente e per accedere all’essenziale.(…) un’ipotetica difficoltà di lettura, equivoco modo per nascondere uno status di permanente pigrizia (è più facile leggere ciò che si comprende – e che fa parte del nostro leggero bagaglio – che non ciò che non comprendiamo e che si pone come diverso tra noi e le nostre apparenze di conoscenza). L’abitudine rende piatta la stessa ottica dei valori, appanna l’indagine che si pone come premessa di recupero – per altre vie – della realtà”.
Suoi libri:
- Simone Martini e Ambrogio Lorenzetti al palazzo pubblico di Siena.
- Siena: le contrade. Storia, feste, territorio, aggregazioni.
- Il Palazzo pubblico di Siena.
- Ceramica italiana dalle origini a oggi.
- Le monete del Rinascimento.
- Le zecche degli Stati italiani.
HO FATTO LA PROVA COSTUME
Almeno un pezzo non mi dà nessun problema: sa berrita.
SARAJEVO
Il 28 giugno 1914, un secolo a oggi, a Sarajevo, viene assassinato, con sua moglie, l’arciduca Francesco Ferdinando d’Asburgo, erede al trono, falsamente considerato del partito della guerra, mentre era invece sostenitore convinto della pace.
Nel complicato quadro dei Balcani quello che emerge per spiegare il fatto è la repressione delle nazionalità attuata dal governo austro-ungarico.
La morte dell’arciduca e della moglie Sofia provocò quella Grande Guerra, di cui molto parleremo nei prossimi quattro anni, che sconvolse l’Europa e i cui tragici effetti durarono e durano ancora, se non altro nelle coscienze, ma non solo, anche perchè la Seconda Guerra mondiale fu figlia della prima.
Ma che cosa accadde quel giorno? – segue –
Oggi sabato 28 a Sinnova 2014
Sabato 28 giugno
Moderatore della maratona di talk: Nicola Pirina
Dalle ore 9.30 Alle ore 12
Sharing economy e ingegneria finanziaria: l’infrastruttura finanziaria regionale e globale a sostegno dello sviluppo
- Il sito dedicato Sinnova2014
- I relatori - segue -
Elezioni comunali a Sassari: tutto fatto o tutto da rifare?
di Vanni Tola
Difficile appassionarsi alle vicende della nuova Giunta comunale di Sassari. Trascorso un ragionevole tempo della elezioni, atteso il varo della nuova Giunta Sanna, i cittadini apprendono dalla lettura dei quotidiani che ben 11 consiglieri comunali del Pd, il partito “forte” della coalizione, chiedono a gran voce al Sindaco di “azzerare tutto”, praticamente di rivedere radicalmente la composizione della Giunta quando mancano soltanto sette giorni alla prima riunione del Consiglio comunale appena eletto. Se non lo farà gli undici oppositori preannunciano , direi minacciano, un atteggiamento di grande tensione e sfiducia verso la Giunta. Con questi chiari di luna il Sindaco tenta di mettere in piedi una soluzione di compromesso con gli undici oppositori offrendo loro tre assessorati o due assessorati e la presidenza del Consiglio, secondo la migliore tradizione di questa sorta di “mercato delle vacche” o, trattandosi di poltrone, di questa originale fiera del mobile, mentre i cittadini attendono gli sviluppi della vicenda con una quota residuale di pazienza e rassegnazione. - segue -
- Precedente articolo sulla Giunta di Nicola Sanna su Aladin.
Sinnova 2014
Oggi venerdì 27 e domani sabato 28 giugno 2014 si ripete a Cagliari, presso il Complesso Polifunzionale Santa Gilla (Piazza L’Unione Sarda), l’appuntamento con SINNOVA, il Salone dell’innovazione in Sardegna, che promuove l’incontro e la collaborazione tra tutti gli attori dell’ecosistema regionale dell’innovazione. L’ingresso all’evento è libero e gratuito. Pagina fb dell’evento.
- Sinnova 2014 al via il 2° Salone dell’Innovazione in Sardegna #sinnova14. Alessandro Ligas su Ttecnologico
gli occhiali di Piero su…
ANNIVERSARI. Corazzate in rivolta, aerei civili che cadono misteriosamente, aerei da guerra che costano troppo, giovani che costano niente, e altre cose….Su Aladinpensiero un anno fa.