Monthly Archives: marzo 2024

E’ morta Linetta Serri

img_6593La sorella e i nipoti tutti annunciano la scomparsa della cara Linetta, donna forte, onesta, che per tanti anni si è dedicata alla buona politica. Non fiori e annunci ma opere di bene, i famigliari invitano ad aiutare associazioni umanitarie. Funerale al cimitero san Michele di Cagliari, martedì 2 aprile alle ore 12.00.
Un bel ricordo su L’Unione Sarda online: https://www.unionesarda.it/politica/addio-a-linetta-serri-storica-militante-di-sinistra-consigliera-regionale-per-10-anni-h2yddt5x.
- Su Casteddu online: https://www.castedduonline.it/la-sardegna-piange-linetta-serri-muore-a-77-anni-lex-sindaca-di-armungia-la-piu-grande-battagliera-di-sinistra/
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Linetta Serri con Francesco Cocco in Consiglio Regionale
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Ciao Linetta,
mi sembra impossibile che Linetta non ci sia più. Dalle parti di via Crispi, via Angioy, via Sassari,… la incontravo spesso. Una chiacchiera o solo un sorriso, bastava per intenderci. E poi a Sant’Efisio diverse volte sotto casa sua. Si dira’ che Linetta era una brava politica, con un cursus honorum di grande prestigio, ma a me piace ricordarla nell’amicizia spontanea che ci avvolgeva nei nostri recenti incontri. Altri, sono sicuro, ricorderanno i tuoi meriti, come giusto sia. Ciao Linetta. (fm)
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Domenica 31 marzo 2024 Pasqua di Resurrezione

img_6579Buona Pasqua di Resurrezione
Di Piero della Francesca.

Oggi domenica 31 marzo 2024

Bona Pascamanna! Oggi più che mai una domanda di pace
31 Marzo 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
De sa Pascamanna mi è rimasto indelebile il ricordo dei riti religiosi in cui noi bambini in bidda divenivamo protagonisti con is matracas e is raneddas. Le prime erano formate da una tavola con impugnatura per agitarla e muovere dei ferri a forma di U applicati sul piano in modo da battere e fare […]
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Tempo di Pasqua

img_6587Viviamo questo tempo di Pasqua, festa della primavera, della rinascita, della liberazione dalle schiavitù dei diversi egitti, della liberazione dallo stesso buco nero della morte attraverso il buco bianco della risurrezione vissuta nella speranza, di cui i cristiani dovrebbero essere un sia pur fragile segno, in un momento storico tormentato e drammatico, dentro sofferenze inaudite, esposto a rischi radicali. Quasi non c’è bisogno di passare attraverso tutti i grani di rosario delle diverse ferite aperte e sanguinanti a Gaza, in Ucraina, ad Haiti e in decine di zone di un mondo sempre più fuori controllo e sempre più avvelenato da disuguaglianze e ingiustizie nella distribuzione delle risorse, delle opportunità, delle protezioni sociali, delle libertà. Sempre meno orientato e governato da idealità e passioni capaci di dare un senso e un orientamento all’esistenza di donne e uomini, soprattutto ragazze e giovani che guardano con preoccupazione al loro futuro.

Eppure, bisogna saper vedere i tanti percorsi nuovi, i cammini carsici, i diversi tentativi attraverso cui il principio-speranza prova a riorganizzarsi dentro un contesto nel quale tutto sembra negare la possibilità di scegliere strade che non siano quelle obbligate dal mercato e dai mercanti, dalle logiche di potenza e dai loro presidi militari, dai nazionalismi identitari o dalla liquidità consumista.

Perfino il richiamo del Papa ad intraprendere con coraggio la via di negoziati di pace o la voce coraggiosa e flebile del Segretario generale dell’Onu contro i crimini di guerra sollevano alti lai da parte della necropolitica dominante (poi vedi la stima dello Stockolm International Peace Research Institute che attribuisce all’Italia un 86% in più nella vendita delle armi nel periodo 2019/2023 e capisci).

Qui non si tratta di fuggire la realtà con le sue contraddizioni rifugiandosi in bunker ideologici consolatori e a basso costo, al contrario è necessario un nuovo realismo politico in grado di incidere nella realtà ben consapevoli che sono grandi solo quelle idee che possono realizzarsi. Chiarezza sugli ideali di fondo: pace, crescente uguaglianza, libertà dal bisogno e dall’oppressione e concretezza nel trovare le vie per affermarli sono due poli da tenere insieme. Per dirla con Mario Tronti, ricordandolo a poco più di un anno dalla sua ultima intervista proprio a noi di Rocca: pensare radicale e agire accorto. Una sfida per la cultura e la politica che non intende rassegnarsi all’ineluttabilità dello stato di cose presenti.

È difficile per i cristiani (peraltro ancora carichi di divisioni) vivere e annunciare dentro un orizzonte così plumbeo, che addirittura torna a mettere nel conto l’uso di armi in grado di cancellare la vita sulla terra, la promessa del Regno, di cieli nuovi e terra nuova dove regni la giustizia, di una condizione nella quale non ci siano «né lutto, né lamento, né affanno perché le cose di prima sono passate» (Ap. 21,4). Eppure qui sta o cade la loro fede. «Se infatti i morti non risorgono neanche Cristo è risorto e vana sarebbe la nostra fede…» ( 1 Cor.15,12 e ss.). Questo è il cuore della speranza cristiana e la ragione che ha sorretto quanti di generazione in generazione e in qualunque situazione l’hanno annunciata in parole ed opere.

Attenti però a non correre il rischio di fare della religione, come sovente è avvenuto, una alienazione, comoda per i potenti di questo mondo. Pregare, annunciare e praticare la giustizia non sono momenti separabili se si vuole evitarla. «Chi sta su un piede solo sulla terra starà su un piede solo anche in cielo» scrive Dietrich Bonoheffer alla fidanzata dal carcere nazista.

E proprio a questo santo martire del periodo più nero del Novecento vorrei lasciare la parola, come un difficile augurio di Buona Pasqua che ci facciamo noi autori e lettori diRocca. La speranza cristiana della risurrezione si distingue da quelle mitologiche per il fatto che essa rinvia gli uomini alla loro vita sulla terra (…) Il cristiano non ha sempre a disposizione un’ultima via di fuga dai compiti e dalle difficoltà terrene nell’eterno (…) L’aldiquà non deve essere soppresso prematuramente. In questo Nuovo ed Antico Testamento restano uniti tra loro. I miti della redenzione nascono dalle esperienze limite degli esseri umani. Cristo invece afferra l’uomo al centro della sua vita.

P.S. Per la copertina di questo numero abbiamo scelto l’opera di Eugene Burnand «Le disciples Pierre et Jean courant au sepulcre le matin de la Resurrection», abbinandola al titolo dantesco (tratto dall’undicesimo canto del Paradiso), laddove i seguaci di Francesco corrono come il vento dietro a colui che ha fatto risorgere la buona notizia di cui fu messaggera agli apostoli Maria, l’amica del Signore, chiamata per nome in quel mattino del primo giorno dopo il sabato. In quella corsa Pietro e Giovanni portano l’incredulità, la sorpresa, la speranza di ciascuno di noi.
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Sabato santo 30 marzo 2024 – Buona Pasqua!

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img_3099 Si avvicina Pascamanna: festa della vita contro la morte, della pace contro la guerra
30 Marzo 2024
A.P. Su Democraziaoggi.
Sono sempre stato convinto che noi sardi in fondo siamo rimasti pagani. Al mio paese dei preti, dei frati e compagnia bella si parlava sempre con ironia, senza quelle forme di religiosità esagerata e credulona proprie di altre regioni meridionali, pensate alla Campania. E i nostri grandi santi lo sono perché hanno lottato a fianco […]
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Cagliari amore mio. Progetto innovativo per la città e il territorio.

0030bc2e-77b8-4c0a-8b64-16dbc79636ffUn Museo della città e del territorio per Cagliari: un sogno da tradurre in realtà
di Carla Deplano (*)

Sono sempre più convinta che Cagliari, città più unica che rara nella sua morfologia, si meriti un Museo della città e del territorio.
Un Ecomuseo urbano inquadrabile all’interno di una dimensione storico culturale sostenibile imperniata sul “patrimonio diffuso” stratificato nella città e nel territorio, che travalica la vecchia concezione tradizionale di museo quale mero contenitore basato sull’industria della conservazione.
Occorre una visione globale e al contempo unitaria delle reti di relazioni della città, in una sinergia tra ambiente, beni culturali, contesto economico e sociale, in linea con l’interpretazione della struttura urbana come ecosistema.
In una fruizione ragionata e consapevole dei luoghi cospicui e dei beni culturali da parte della collettività, al servizio della società e del suo sviluppo, della ricerca, della comunicazione, dell’esposizione per scopi di studio, di educazione e diletto, delle testimonianze materiali della comunità e dell’ambiente, delle testimonianze della vita economica e sociale del territorio, della divulgazione culturale.
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Oggi venerdì (santo) 29 marzo 2024

img_3099 La Russia di Putin può avere una narrazione diversa
29 Marzo 2024
A.P. Su Democraziaoggi
Matteo Meloni è uno studioso di questioni internazionale con un pregio raro di questi tempi: l’onestà intellettuale. Interessante la sua opinione, raccolta da Roberto Mirasola, sul suo viaggio a Mosca durante le elezioni presidenziali. Viene smentita con convincente obiettività tutta la narrazione propagandistica dei media e dei politicanti occidentali. La situazione di Mosca? Normale, secondo Meloni, […]
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Chiesadituttichiesadeipoveri News letter

img_6545giunge la Pasqua, guerra e terrorismo l’accolgono.

Oggi 28 marzo 2024 Giovedi Santo

Ci vuole “spirito di servizio” a partire da chi sta più in alto.

di Franco Meloni, su Aladinews di giovedì santo del 4 aprile 2012, nonché del 14 aprile 2022.

Dal Vangelo secondo Giovanni 13, 4-54 si alzò da tavola, depose le vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse attorno alla vita. 5 Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio di cui si era cinto. 

La chiesa cattolica nella liturgia del giovedì santo, nella messa in coena Domini, rivive il gesto della lavanda dei piedi riportato nel testo dell’evangelista Giovanni.

Oggi giovedì 28 marzo 2024

img_3099 Bene le lotte studentesche per la pace e per i palestinesi
28 Marzo 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
Ho avuto la fortuna di poter studiare e fin dal liceo di lottare per la pace contro la installazione di missili e poi all’università nel sommovimento che culminò nel ‘68. Della facoltà di giurisprudenza ricordo che al tempo vi era un gruppo di giovani docenti molto incuriosito della nostra mobilitazione e dei nostri temi. […]
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Domani giovedì 28 marzo 2024

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Lettera al Sindaco per ripristino del decoro della piazza Franco Oliverio a Sant’Elia

Al Sindaco del Comune di Cagliari
Dott. Paolo Truzzu

Cagliari, 27 marzo 2024

Signor Sindaco,
venerdì 22 marzo u.s. con un incontro pubblico organizzato dalla Fondazione Anna Ruggiu e da Aladinpensiero News, in accordo con la famiglia Oliverio, abbiamo ricordato Franco Oliverio, medico, amico, testimone del nostro tempo, a vent’anni dalla sua prematura morte.
Nell’occasione abbiamo rammentato che il Comune di Cagliari ha dedicato a Franco Oliverio una piazza, antistante la chiesa parrocchiale del quartiere di San’Elia: il 16 aprile 2010 il Sindaco Emilio Floris con una breve cerimonia aveva scoperto la targa “piazza Franco Oliverio” issata su un apposito pennone. Oggi la targa non esiste più, presumibilmente asportata da vandali (vedasi foto allegata) nella bella piazza anch’essa vistosamente danneggiata nella gradinata che la circonda a semicerchio.
Riteniamo sia quanto mai urgente che il Comune intervenga per il ripristino della targa e un’adeguata manutenzione straordinaria per restituire decoro all’intera piazza.
Il ricordo di Franco Oliverio è ben presente nei cuori dei tanti che lo hanno amato e che da lui hanno avuto aiuti e solidarietà, tanto da renderlo una figura esemplare, di cui la città di Cagliari dev’essere orgogliosa e grata.
Ci aspettiamo che la S.V. dia risposta positiva a questa nostra richiesta, disponendo gli interventi di competenza dell’Amministrazione da lei rappresentata.
La ringraziamo per l’attenzione e porgiamo i nostri saluti.

Per gli organizzatori del Convegno
Franco Meloni
Gianni Loy
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Cell 3488713389
melonif@gmail.com

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Oggi mercoledì 27 marzo 2024

img_3099 Assange, a quando la libertà?
27 Marzo 2024
A.P. Su Democraziaoggi
Ha perfino ragione la Zaharova quando definisce una burletta il sistema giudiziario statunitense e quello inglese, che vengono additati ad esempio e modello della civiltà giuridica occidentale. Come si fa prevedere una pena di 175 anni per Assange? E la funzione rieducativa della pena? E poi perché tanto rigore? Per aver fatto il giornalista? Per […]
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Oggi martedì 26 marzo 2024

NO ALLA DEMOCRAZIA D’INVESTITURA – di Enzo Balboni. Su PoliticaInsiemeimg_3099 https://www.politicainsieme.com/no-alla-democrazia-dinvestitura-di-enzo-balboni/
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La famiglia Oliverio, la Fondazione Anna Ruggiu, Aladinpensiero News ringraziano

img_6497Grazie alla bravissima attrice Cristina Maccioni, che ha interpretato magistralmente il testo appassionato su Franco Oliverio scritto da Gianni Loy.

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