CULTURA

Oggi sabato 9 marzo 2024

img_3099 Jorit può manifestare liberamente il proprio pensiero. Parola della Costituzione
9 Marzo 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi
C’è da preoccuparsi. Nel paese c’è una ignoranza costituzionale sorprendente e sempre più diffusa e colpisce anche figure istituzionali non secondarie. E non solo della destra nostalgica, ma anche di settori di un’area che dovrebbe essere di sicura fede costituzionale.
Avete sentito cos’ha chiesto la PD Pina Picerno, vicepresidente del parlamento europeo? Ha chiesto nientemeno […]
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Autonomia differenziata e privatizzazioni dei servizi pubblici
9 Marzo 2024
Pietro Spirito su Democraziaoggi
Lo scenario della mistificazione: la bufala dei Lep
Il progetto di autonomia differenziata nasconde molte insidie, che travalicano anche il consolidamento e l’approfondimento delle diseguaglianze generate da una struttura istituzionale concepita per cristallizzare la struttura dei servizi collettivi secondo il criterio della spesa storica.
Il disegno di legge Calderoli afferma con chiarezza che la riforma sarà […]
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Oggi 8 marzo 2024

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8 marzo, il bene più grande: l’uguaglianza
8 Marzo 2024
Andrea Pubusa su Democraziaoggi

Sabato 9 marzo 2024

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Incontro in ricordo di Franco Oliverio

img_6392Confermiamo che per il prossimo 22 marzo, alle ore 17, nella sala della Fondazione di Sardegna, in via San Salvatore da Horta, abbiamo organizzato un momento di riflessione in ricordo di Franco Oliverio (Cagliari 17/9/1941 – 22/3/2004), a vent’anni dalla sua morte. L’evento è curato da Gianni Loy e Franco Meloni in accordo con la famiglia Oliverio.
Aladinpensiero News media partner dell’evento.
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Carbonia

Carbonia. Chiudono i cantieri Acai Bonifiche, blocco di ogni possibile sviluppo agropastorale del territorio: è serrata nelle aziende private, col sostegno della polizia che compie 11 arresti. Stessi metodi per l’insediamento del nuovo commissario al Cral. Lo scandalo dei Buoni Fidus
3 Marzo 2024
Gianna Lai su Democraziaoggi
Oggi, domenica, nuovo post sulla storia di Carbonia dal 1° settembre 2019.
E poi i cantieri Acai Bonifiche per il miglioramento fondiario. A Tratalias un’ora di sciopero contro i licenziamenti per scarso rendimento, su L’Unità del 22 luglio: voce affatto originale del potere aziendale lo scarso rendimento, in termini di risoluzione del rapporto di lavoro […]

Chiesadituttichiesadeipoveri News

img_5187Newsletter n.332 del 2 marzo 2024

LA PEDAGOGIA DELLA VIOLENZA

Cari amici,

se c’era una cosa che nella spietata guerra di Gaza Israele doveva evitare. era di fornire un simbolo che per la sua forza evocativa fosse pari all’orrore suscitato dalla strage compiuta il 7 ottobre da Hamas al confine settentrionale della Striscia.

Questa colpì gli inermi civili e i giovani che partecipavano a un festival musicale nel kibbutz di Re’im, mentre l’ultimo attacco israeliano contro la folla nel Nord della Striscia ha colpito civili e giovani innocenti che mossi dalla disperazione cercavano di strappare qualche frammento degli aiuti umanitari per lenire la fame, ciò che ha provocato oltre 100 morti e 700 feriti.

Voci ebraiche per la pace

img_6366VOCI EBRAICHE PER LA PACE
CONTESTARE LA GUERRA DI NETANYAHU NON E’ ANTISEMITISMO

di GAD LERNER
Sono fra i promotori di questo documento che voglio condividere con voi insieme a una fotografia del mio amico Oliviero Toscani

Siamo un gruppo di ebree ed ebrei italiani che, dopo la ricorrenza del Giorno della Memoria e nel vivere il tempo della guerra in Medio Oriente, si sono riuniti e hanno condiviso diversi sentimenti: angoscia, disagio, disperazione, senso d’isolamento. Il 7 ottobre, non solo gli israeliani ma anche noi che viviamo qui siamo stati scioccati dall’attacco terroristico di Hamas e abbiamo provato dolore, rabbia e sconcerto. E la risposta del governo israeliano ci ha sconvolti: Netanyahu, pur di restare al potere, ha iniziato un’azione militare che ha già ucciso oltre 28.000 palestinesi e molti soldati israeliani, mentre a tutt’oggi non ha un piano per uscire dalla guerra e la sorte della maggior parte degli ostaggi è ancora incerta. Purtroppo sembra che una parte della popolazione israeliana e molti ebrei della diaspora non riescano a cogliere la drammaticità del presente e le sue conseguenze per il futuro. I massacri di civili perpetrati a Gaza dall’esercito israeliano sono sicuramente crimini di guerra: sono inaccettabili e ci fanno inorridire.

Chiesadituttichiesadeipoveri News

logo76Newsletter n.331 del 28 febbraio 2024

DEPORRE I POTENTI DAI TRONI

Cari amici,
ieri mattina ci siamo svegliati e abbiamo trovato che il presidente Macron aveva riunito attorno a un grande tavolo più di venti capi di Stato e di governo dei Paesi europei (Germania, Spagna, Inghilterra in testa) e il nostro sottosegretario Ciriello, per chiedere a tali Stati di disporsi a partecipare con le loro Forze Armate alla guerra d’Ucraina per sconfiggere la Russia. Ha aggiunto che altrimenti molti di tali Paesi, seduti attorno a quel tavolo, prima o poi sarebbero stati invasi. Formulando tale minaccia il capo francese dà per scontato, all’insaputa di governi, Parlamenti e popoli, che l’Unione europea sia in guerra con la Russia e che questa guerra debba concludersi con la sua disfatta. Che dopo 79 anni di tregua, che non è mai riuscita a diventare vera pace, il popolo europeo si svegli una mattina scoprendo di essere di nuovo gettato in una guerra che come la precedente, cominciata con i patti e le nefaste dichiarazioni di guerra della Germania e dell’Italia, non potrebbe che tradursi in una guerra mondiale, è cosa che fino a ieri sarebbe stata considerata impensabile e inaudita. L’Ucraina ha tutto il diritto, anche se non il vanto, di decidere per legge di non voler uscire dalla guerra con un negoziato e una ricomposizione dei rapporti transfrontalieri con il suo inquietante vicino, ma una Potenza come la Francia, che nella sua storia ha soggiogato popoli interi, non può arrogarsi in un sussulto di onnipotenza il diritto di trascinare il mondo in una definitiva rovina; e ciò quando sono in corso già altre guerre e addirittura processi per genocidio.

Il fascismo e’ in mezzo a noi

img_3099Il fascismo spiegato facile:
se il capo dello Stato, tutore della Costituzione, chiama il ministro dell’ Interno e gli dice che se le forze dell’ordine bastonano giovani studenti, ciò rappresenta il fallimento del compito di tutela democratica; e di contro la destra al governo (distorcendo il significato del richiamo del capo dello Stato) risponde che loro sono dalla parte delle forze dell’ordine, dimostrano di essere fascisti perché dei diritti costituzionali se ne fottono.
La frase, “siamo dalla parte delle forze dell’ordine”, la destra ora al governo del Paese la ripete ad ogni violazione costituzionale: lo dissero per gli assassini di Stefano Cucchi; lo dissero anche per il pestaggio nella caserma Diaz durante il G8 di Genova; è questa destra fascista, ora al governo, che lo scorso anno ha proposto l’abolizione del reato di tortura.
Per chi volesse andare un pochino più a fondo, qui trova anche la risposta al tentativo della destra fascista che sta al governo di instaurare il premierato, abolendo la democrazia parlamentare e assestando un calcio nel culo al Presidente della repubblica e alla Costituzione repubblicana e antifascista.
Se vi è chiara la posta in gioco andate a votare (la destra fascista governa, legittimamente, il Paese non perché rappresenta la maggioranza, ma grazie ai 17milioni di persone che, cercando il pelo nell’uovo dei propri candidati, non sono andate a votare) e fattelo con spirito democratico e antifascista. [Mimmia Fresu]

Elezioni

img_6334Messaggio dell’Arcivescovo Baturi per le prossime elezioni regionali
23 Febbraio 2024
La nostra Isola è ormai giunta a un appuntamento che influenzerà i prossimi anni. Domenica 25 febbraio siamo infatti chiamati all’elezione del Presidente della Regione Autonoma della Sardegna e al rinnovo del suo Consiglio. Vorrei proporre, per tale circostanza, alcuni spunti di riflessione che ci motivino a vivere questo momento con responsabilità e fiducia.

1. La vocazione della politica. La Chiesa richiama anzitutto a considerare il grande valore della politica, che «è una vocazione altissima, è una delle forme più preziose della carità, perché cerca il bene comune» (Francesco). L’amore non può riguardare solo i rapporti tra singole persone o piccoli gruppi ma si apre sempre alla possibilità di trasformare le relazioni e i sistemi sociali, economici e politici per realizzare il bene umano in ogni contesto. L’impegno politico, in tal senso, afferma l’esigenza e l’ideale di un cambiamento, il senso di una appartenenza, la passione per raggiungere mete che danno dignità all’agire delle persone e del popolo.

Elezioni

img_6300Alessandra Todde: la resurrezione della politica

img_6225Migliaia di persone stanno riscoprendo in Sardegna la passione per la politica e la voglia di partecipazione. Da Sassari, a Nuoro, a Cagliari sta accadendo quello che si pensava non esistesse più: che la televisione avesse definitivamente soppiantato la piazza, i luoghi di incontro per ascoltare e parlare, per confrontarsi su progetti e programmi.
La chiarezza, la trasparenza e la determinazione di Alessandra Todde hanno resuscitato la presenza attiva dei cittadini, superando la passività degli ultimi anni.

Costituente Terra

costituente-terra-logoNewsletter n. 148 del 16 febbraio 2024

PACE TERRA DIGNITÀ

Cari Amici,

L’atteso sondaggio: lo chiameremo Charlot.

img_6219 Charlot il noto personaggio di Charlie Chaplin, piaceva a tutti, ai grandi e ai piccini, agli uomini e alle donne, ai poveri e ai ricchi. Pressapoco come il recente sondaggio elettorale pubblicato ieri 5 febbraio 2024.
Da un dibattito sulla pagina fb di Vito Biolchini. A commento di un post di Lilli Pruna. Sai perché è un sondaggio che convince? Perché da veste scientifica a un risultato che è nell’aria. Che convince molti e non chiude a esiti diversi. Sta vincendo Truzzu? Bene per il centro destra, ma basterà poco per ribaltare il pronostico. Todde potrebbe ricuperare quei 4 punti che la separerebbero dal rivale. Il più scontento è Soru che puntava sul miracolo di arrivare primo e, a male andare, secondo. E che invece rimarrà inesorabilmente fuori dal Consiglio a causa della pessima legge elettorale sarda Forse Soru si sarebbe accontentato di piazzare un suo gruppo di fedelissimi capace di negoziare con la maggioranza qualsiasi essa sarà. Obbiettivo ancora possibile, ma non scontato. Il suo terrore è mancarlo. Lui ha detto “saremo presenti alla prossima scadenza elettorale: le comunali” Si ma senza un successo perlomeno di secondo livello a queste elezioni, lui, col suo progetto, non esisterà più, politicamente!
Se queste mie considerazioni sono valide, nei prossimi giorni vedremo mutare la tattica elettorale di Soru.
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Venerdi 26 gennaio 2024

Domani venerdì 26 gennaio 2024 ———
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Gigi Riva merita un monumento. Noi sardi glielo dobbiamo!

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Appoggiamo con entusiasmo la proposta della dedica a Gigi Riva del monumento attualmente dedicato a Carlo Felice e la nuova intitolazione della strada: Largo Gigi Riva
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Messaggio del Vescovo e celebrazione esequiale di Gigi Riva

Sarà monsignor Giuseppe Baturi, arcivescovo di Cagliari e segretario generale della Cei, a presiedere la Messa esequiale di Gigi Riva, domani 24 gennaio alle ore 16, presso la Basilica di Nostra Signora di Bonaria.

L’Arcivescovo ha rivolto un messaggio, unendosi al cordoglio per la morte del calciatore, figlio adottivo della terra sarda.

«La morte di Gigi Riva tocca nel profondo il cuore di Cagliari e di tutta la Sardegna. Nella sua carriera di calciatore e di dirigente scorgiamo le caratteristiche dell’etica sportiva che, più volte, papa Francesco ha ricordato, soprattutto nel dialogo con gli atleti: la lealtà, il coraggio, la disciplina del corpo e della mente, la fantasia e il sacrificio, l’amicizia, lo spirito di gruppo, l’agonismo non come prevaricazione ma come ascesi spirituale, il riscatto sociale.
Sardo di adozione, si è sentito parte di un popolo che lo ha apprezzato non solo per le sue doti sportive ma anche per la semplicità e genuinità che sempre l’hanno contraddistinto. La sua vita ci insegna che il vero campione non si lascia stordire dal divismo e che il contatto sincero e spontaneo con il popolo, e non solo con i tifosi, è un’occasione unica per trasmettere i valori autentici dello sport.
Nella preghiera, affidiamo Gigi Riva all’abbraccio eterno del Signore che ama la vita».
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