Oggi domenica 26 aprile 2020

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—————————Opinioni, Commenti e “Riflessioni, Appuntamenti—————————————————–
Carbonia. Le miniere per la Ricostruzione
Gianna Lai su Democraziaoggi.
Un nuovo momento della storia di Carbonia, come ogni domenica dal 1° settembre.
Nell’Ottobre del 1943 il governo Badoglio e il Comando militare delle forze armate alleate riattivano la produzione delle miniere di Carbonia […]

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Mio padre, schiavo di Hitler
Gianfranco Meleddu su Democraziaoggi.
Mio padre Ignazio Meleddu, nato il 22 febbraio 1923, ha scritto un libro sulla sua vita per regalarlo a tutti noi figli e nipoti. Di seguito riporto alcuni estratti riguardanti la prigionia
Partì nell’agosto del 1940 a 17 anni, tornò nel luglio del 1945 a 22 anni […]

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sedia di VannitolaDirei che adesso basta. Vanni Tola su fb.
E’ ora di smetterla con le buffonate. E’ indispensabile arginare la fantasia malata e perversa di amministratori regionali e sindaci che, dopo essersi distinti per disorganizzazione e manifesta incompetenza nella fase emergenziale della pandemia, tentano di “gettare fumo negli occhi” improvvisandosi strateghi del ripopolamento delle città e della ripresa delle attività produttive. Non servono decreti locali per la ripresa su base comunale o regionale. Serve un piano con regole certe e ragionevoli per l’intero paese al quale gli amministratori locali possano apportare modifiche altrettanto ragionevoli e adeguatamente motivate. [segue] Detto questo aggiungerei anche un ” basta cazzate”, a tutti i livelli della amministrazione, sia locale che nazionale. Ne cito alcune in ordine sparso. Mascherine si o mascherine no tanto è sufficiente la distanza interpersonale? Le mascherine come unica protezione o servono pure i guanti? Quando? Sempre, soltanto dentro i negozi e nei locali chiusi? Liberi di uscire soltanto nelle immediate vicinanze della abitazione e sempre da soli, o a duecento metri o fino ad un massimo di un chilometro? Chi misura le distanze e controlla il rispetto di questa norma? Dovremo uscire con una rotella metrica da geometra per fare due passi? Due componenti di un nucleo familiare regolarmente conviventi e coabitanti perché non possono viaggiare nella stessa automobile? Mi fermo qui ma potrei continuare a lungo. C’è soltanto un altro punto sul quale vorrei richiamare la vostra attenzione. Qualcuno propone che la distanza interpersonale in luoghi pubblici debba essere di un metro per tutti tranne per chi ha più di sessant’anni. Mi pare una evidente discriminazione fra cittadini difficilmente sostenibile. Conosco settantenni che si allenano regolarmente in palestra e hanno una salute “di ferro”. Poi mi spiegate come si fa a sapere quanti anni ha una persona che vi avvicina per strada per stabilire se stare a un metro o due metri? Chiediamo i documenti a tutti quelli che incontriamo? Come facciamo con le signore che, aiutandosi col trucco e parruco, riescono a nascondere egregiamente l’eta?. Vi pare bello interloquire con sconosciuti chiedendo l’età o mettendo in dubbio l’età che l’interlocutore dichiara? E perché devi camminare per strada dicendo a tutti quanti anni hai? Siamo alla farsa, nemmeno il genio di Eduardo o la fantasia sconfinata di Dario Fo avrebbero saputo immaginare situazione farsesche simili. Purtroppo c’è ben poco da ridere. Io una decisione comunque l’ho presa e la rispetterò con determinazione. Non accetterò nessuna discriminazione e nessuna limitazione dalla vita sociale basata sull’età anagrafica. Rispettare le indicazioni sanitarie per limitare la diffusione del virus è una cosa, farsi condizionare quel poco o molto che ci resta da vivere da idee insulse è un’altra. Virus o non virus.

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