Fratelli tutti: la pace reale e duratura è possibile solo «a partire da un’etica globale di solidarietà e cooperazione al servizio di un futuro modellato dall’interdipendenza e dalla corresponsabilità nell’intera famiglia umana».

schermata-2020-10-07-alle-11-09-43
lampadadialadmicromicroMolto si è già scritto e ancor di più si scriverà sull’enciclica e dintorni. Vale la pena leggerla per intero (eccola nel sito della sala stampa vaticana:
http://www.vatican.va/content/francesco/it/encyclicals/documents/papa-francesco_20201003_enciclica-fratelli-tutti.html).

In effetti sintetizzare i concetti che sono espressi nell’enciclica, utilizzando diverse parole, comporta guastarne la chiarezza e diminuirne la efficace forza comunicativa. Per evitare entrambe ricorreremo alla pubblicazione di interi brani dell’enciclica con il criterio di omogeneità di argomenti. E’ quanto facciamo nella news già da alcuni giorni e così proseguiremo nei prossimi, contrassegnando gli interventi con il logo pubblicato in testa.

Diverso è il discorso concernente riflessioni e commenti sull’enciclica che ospiteremo, come abbiamo cominciato a fare, con contributi di diverse provenienze, che riteniamo utili e significativi.
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Ecco l’indice dell’enciclica.

Introduzione (1-8)
- Capitolo Primo: Le ombre di un mondo chiuso (9-55)
- Capitolo Secondo: Un estraneo sulla strada (56-86)
- Capitolo Terzo: Pensare e generare un mondo aperto (87-127)
- Capitolo Quarto: Un cuore aperto al mondo intero (128-153)
- Capitolo Quinto: La migliore politica (154-197)
- Capitolo Sesto: Dialogo e amicizia sociale (198-224)
- Capitolo Settimo: Percorsi di un nuovo incontro (225-270)
- Capitolo Ottavo: Le religioni al servizio della fraternità nel mondo (271-287)
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Il focus sui beni comuni
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Diritti dei popoli

124. La certezza della destinazione comune dei beni della terra richiede oggi che essa sia applicata anche ai Paesi, ai loro territori e alle loro risorse. Se lo guardiamo non solo a partire dalla legittimità della proprietà privata e dei diritti dei cittadini di una determinata nazione, ma anche a partire dal primo principio della destinazione comune dei beni, allora possiamo dire che ogni Paese è anche dello straniero, in quanto i beni di un territorio non devono essere negati a una persona bisognosa che provenga da un altro luogo. Infatti, come hanno insegnato i Vescovi degli Stati Uniti, vi sono diritti fondamentali che «precedono qualunque società perché derivano dalla dignità conferita ad ogni persona in quanto creata da Dio».[104]

125. Ciò inoltre presuppone un altro modo di intendere le relazioni e l’interscambio tra i Paesi. Se ogni persona ha una dignità inalienabile, se ogni essere umano è mio fratello o mia sorella, e se veramente il mondo è di tutti, non importa se qualcuno è nato qui o se vive fuori dai confini del proprio Paese. Anche la mia Nazione è corresponsabile del suo sviluppo, benché possa adempiere questa responsabilità in diversi modi: accogliendolo generosamente quando ne abbia un bisogno inderogabile, promuovendolo nella sua stessa terra, non usufruendo né svuotando di risorse naturali Paesi interi favorendo sistemi corrotti che impediscono lo sviluppo degno dei popoli. Questo, che vale per le nazioni, si applica alle diverse regioni di ogni Paese, tra le quali si verificano spesso gravi sperequazioni. Ma l’incapacità di riconoscere l’uguale dignità umana a volte fa sì che le regioni più sviluppate di certi Paesi aspirino a liberarsi della “zavorra” delle regioni più povere per aumentare ancora di più il loro livello di consumo.

126. Parliamo di una nuova rete nelle relazioni internazionali, perché non c’è modo di risolvere i gravi problemi del mondo ragionando solo in termini di aiuto reciproco tra individui o piccoli gruppi. Ricordiamo che «l’inequità non colpisce solo gli individui, ma Paesi interi, e obbliga a pensare ad un’etica delle relazioni internazionali».[105] E la giustizia esige di riconoscere e rispettare non solo i diritti individuali, ma anche i diritti sociali e i diritti dei popoli.[106] Quanto stiamo affermando implica che si assicuri il «fondamentale diritto dei popoli alla sussistenza ed al progresso»,[107] che a volte risulta fortemente ostacolato dalla pressione derivante dal debito estero. Il pagamento del debito in molti casi non solo non favorisce lo sviluppo bensì lo limita e lo condiziona fortemente. Benché si mantenga il principio che ogni debito legittimamente contratto dev’essere saldato, il modo di adempiere questo dovere, che molti Paesi poveri hanno nei confronti dei Paesi ricchi, non deve portare a compromettere la loro sussistenza e la loro crescita.

127. Senza dubbio, si tratta di un’altra logica. Se non ci si sforza di entrare in questa logica, le mie parole suoneranno come fantasie. Ma se si accetta il grande principio dei diritti che promanano dal solo fatto di possedere l’inalienabile dignità umana, è possibile accettare la sfida di sognare e pensare ad un’altra umanità. È possibile desiderare un pianeta che assicuri terra, casa e lavoro a tutti. Questa è la vera via della pace, e non la strategia stolta e miope di seminare timore e diffidenza nei confronti di minacce esterne. Perché la pace reale e duratura è possibile solo «a partire da un’etica globale di solidarietà e cooperazione al servizio di un futuro modellato dall’interdipendenza e dalla corresponsabilità nell’intera famiglia umana».[108]
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NOTE
[104] Conferenza dei Vescovi Cattolici degli Stati Uniti, Open wide our Hearts: The enduring Call to Love. A Pastoral Letter against Racism (Novembre 2018).

[105] Lett. enc. Laudato si’ (24 maggio 2015), 51: AAS 107 (2015), 867.

[106] Cfr Benedetto XVI, Lett. enc. Caritas in veritate (29 giugno 2009), 6: AAS 101 (2009), 644.

[107] S. Giovanni Paolo II, Lett. enc. Centesimus annus (1 maggio 1991), 35: AAS 83 (1991), 838.

[108] Discorso sulle armi nucleari, Nagasaki – Giappone (24 novembre 2019): L’Osservatore Romano, 25-26 novembre 2019, p. 6.
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L’Enciclica Fratelli Tutti
IL “DE AMICITIA” DI PAPA FRANCESCO
8 OTTOBRE 2020 / Su chiesadituttichiesadeipoveri.
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Al primo approccio all’Enciclica mi è venuta in mente la struggente poesia di Ungaretti

Fratelli
Di che reggimento siete
fratelli?
Parola tremante
nella notte
Foglia appena nata
Nell’aria spasimante
involontaria rivolta
dell’uomo presente alla sua
fragilità
Fratelli

(Giuseppe Ungaretti)

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