Oggi mercoledì 14 luglio 2021

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413filippo-figari-sardegna-industre-2aladin-logonge-cover-1lampadadialadmicromicro13democraziaoggi-loghettogf-02
asvis-oghetto55aed52a-36f9-4c94-9310-f83709079d6dsard-2030schermata-2021-02-17-alle-14-48-00license_by_nc_sapatto-nge-2021-01-28-alle-12-21-48logo76
——————-Opinioni, Commenti e Riflessioni—————————
Vittoria europea, pandemia, governanti e dintorni
14 Luglio 2021
A.P. Su Democraziaoggi.
La passione sportiva – si sa – porta spesso ad eccessi e mette in movimento soggetti e masse solitamente statiche o passive. L’esplosione di gioia per la vittoria dell’Italia ha anche altre motivazioni, prima fra tutte la voglia di tornare alla normalità dopo due anni pesanti. Non pare, ma le restrizioni, anche per chi le […]
—————————————————-
trump-di-marinoPresto disponibile.
Il libro è stato registrato sulla Home Isbn, sul sito della casa editrice: www.artemianovaeditrice.it (che vi invitiamo a visionare) sulla pagina fb di Artemia Nova Editrice e tra qualche giorno sarà acquistabile (su prenotazione fino al 28 luglio data di arrivo del libro fisicamente) su tutti i siti online e Amazon. All’arrivo del libro sarà pubblicato un post su fb e sul sito di tutti i link dove il libro si potrà acquistare.
———————————————————————–

One Response to Oggi mercoledì 14 luglio 2021

  1. Franco Meloni scrive:

    Un commento condivisibile di Tonino Dessì su fb.
    Renato, Mauro confonde piani concettuali e problematiche diverse, oltre a dimenticare che la suggestione della “Sardegna piattaforma energetica del Mediterraneo” fu al centro dello sconsiderato Piano Energetico Regionale varato sotto la sua Presidenza della Regione. In ordine a quel Piano, la prima deliberazione che mi fu chiesto di proporre all’approvazione della Giunta presieduta dall’On. Soru fu proprio quella per il blocco della colossale speculazione eolica che a seguito dell’impulso dato dalla Regione sotto le prime Giunte berlusconiane (Floris, Pili, Masala) rischiava di stravolgere il territorio sardo.
    In quello che si presenta come un servizio giornalistico prosegue inoltre la confusione politica che purtroppo ha condizionato anche i successivi piani energetici regionali.
    Devo dire che l’influenza di pressioni concomitanti non risparmiò neppure il nostro di allora e così andò di seguito per tutto il successivo decennio ed oltre, fino ancora a oggi.
    Il fatto è che non si può contrastare il cavo Calabria-Sardegna-Sicilia per difendere un pernicioso guazzabuglio di operazioni una più sbagliata dell’altra: la sopravvivenza sia di Fiumesanto sia di Portovesme (e di a Sarlux, ne vogliamo parlare?), il gasdotto SNAM, la liberalizzazione proposta dal Governo degli insediamenti energetici eolici e solari di grossa taglia.
    La verità è che non si vuol tener conto dello scenario complessivo economico ed energetico che ho descritto nel post e nelle risposte ai commenti intervenuti.
    Il completamento del circuito elettrico portante, progettato e in fase di avvio di esecuzione da parte di Terna alla Sardegna porterà solo benefici. I costi (temo come quelli di tutte le infrastrutture pubbliche) saranno alti, forse in corso d’opera anche crescenti, ma saranno ripartiti tra finanziamenti UE, bilancio dello Stato, risorse di Terna. Il completamento del circuito portante serve anche per favorire il ricorso da parte delle utenze al mercato libero europeo dell’energia e, se vi sarà adeguata vigilanza antitrust delle autorità preposte, anche eventuali oneri fiscali ripartiti fra tutti gli utenti italiani saranno compensati dalla possibilità di scegliere i contratti di fornitura più vantaggiosi.
    La sopravvivenza della centrale privata di Fiumesanto e della centrale Enel di Portovesme non è posta in discussione dal nuovo cavo sottomarino transtirrenico, bensì dalla nostra domanda industriale regionale interna.
    Di energivoro in Sardegna esiste solo il comparto metallurgico di Portovesme. Perciò sarebbe più onesto dire che la sorte di Fiumesanto è già segnata.
    Se non si vuole arrivare alla dismissione tout court anche della centrale sulcitana Grazia Deledda (che conseguirebbe all’alimentazione di Syder Alloid e di Portovesme SRL mediante l’energia della rete nazionale) nulla impedisce che un rigassificatore venga destinato al servizio di quella centrale, ambientalizzandola definitivamente.
    Resta il fatto che staremmo scommettendo ancora sulla permanenza in Sardegna di impianti metallurgici fortemente energivori e tuttora altamente inquinanti, gestiti da multinazionali straniere e direi ormai collocati su un binario di ciclo terminale. Sono queste le questioni in campo. Il resto è una specie di minestrone mediatico-politico.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>