Che succede? Sinodo e cammini sinodali

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- L’ANTIPOLITCA VERSO IL CAPOLINEA
- I NODI DEL CAMBIAMENTO CLIMATICO E LA VERITA’ DEL COLIBRI’
- E ORA LE ELEZIONI COMUNALI
- I GIUDICI DI LOCRI HANNO SCELTO CREONTE
- Difficile trovare le parole giuste
- NOTE SUI SINODI (UNIVERSALE, ITALIANO, TEDESCO), I PRETI, LA FEDE ADULTA
- ITALIA, PAESE CREDIBILE. CRISI LEGA. IL PD E IL VOTO TEDESCO. ELEZIONI COMUNALI
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sinodo-schermata-2021-08-23-alle-11-52-08- NOTE SUI SINODI (UNIVERSALE, ITALIANO, TEDESCO), I PRETI, LA FEDE ADULTA
2 Ottobre 2021 by Giampiero Forcesi | su C3dem.
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sinodo-schermata-2021-08-23-alle-11-52-08- NOTE SUI SINODI (UNIVERSALE, ITALIANO, TEDESCO), I PRETI, LA FEDE ADULTA
2 Ottobre 2021 by Giampiero Forcesi | su C3dem.
Andrea Grillo, “Verso il Sinodo. Bisogna esporre la Chiesa alla libertà dello Spirito” (intervista tuttavia.eu). Di Andrea Grillo anche “Sinodo: liturgia e autorità alcuni studi recenti” (come se non). Sulla rivista Il Tetto, di Napoli, una ricostruzione di come si sia arrivati al sinodo italiano: Giampiero Forcesi, “Francesco, i vescovi italiani e il Sinodo”. Gruppo di Brindisi (Manifesto4ottobre), “Sinodo italiano, un grido dal Sud”. Sergio Ventura, “Tra democrazia e gerarchia, quale Sinodo?” (Vino Nuovo). Marco Grieco, “La Chiesa di Berlino sempre più distante da quella di Roma” (Domani). Sul “cammino sinodale” in corso in Germania un appello dell’Associazione di teologia pastorale tedesca: “Cammino Sinodale: decidere con coraggio evangelico” (Settimana news). Gilberto Borghi, “Sinodo: primo i preti!” (Vino nuovo). Sulla condizione dei preti oggi si veda anche, dello stesso autore, “Aboliamo i seminari!” (Vino nuovo, 28 luglio) e su Il Regno alcuni interventi di Raffaele Iavazzo, “Il disagio dei preti”. INOLTRE: Carlo Molari, “Educarsi a una fede adulta” e “La spiritualità è una sinfonia” (colloqui su Rocca). Associazione Donne per la Chiesa e Osservatorio internaz. sulle violenze contro le donne: “Si trasforma la vittima in accusata. A proposito delle dichiarazioni di papa Francesco sull’aborto” (finesettimana.org). Paolo Benanti, Sebastiano Maffettone, “Adesso le vie del Signore passano dai social network” (Corriere della sera). Salvatore Vento, “A Genova il ricordo di Hans Kung” (c3dem).
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VERSO IL CAMMINO SINODALE (Ripreso dalla pagina fb di Brunetto Salvarani. 41)
Vedendo la situazione sociale e politica del nostro tempo penso che, se la Chiesa riuscisse veramente a riformarsi su un livello più sinodale, con ciò che la sinodalità realmente significa per la vita ecclesiale, questo potrebbe essere anche un grande contributo che viene dato pure alle società e alle democrazie contemporanee, che stanno vivendo dei forti momenti di crisi e anche di pericolo. La sinodalità potrebbe essere un modo per annunciare il vangelo non soltanto in termini “personali”, ma anche come Chiesa che sta dentro una società e che lo annuncia anche ai processi “sociali”.
Roberto Repole, Settimananews, 27-3-2019
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DIALOGARE NELLA LAICITÀ?
Dialogare nella laicità?
La Civiltà Cattolica
Quaderno 4111 pag. 3 – 9 Anno 2021 Volume IV

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Sinodo: il documento preparatorio
Con la pubblicazione del documento preparatorio (presentato insieme a un Vademecum per i vescovi) si è formalmente avviato il processo del “Sinodo 2021-2023. Per una Chiesa sinodale: …
14 settembre 2021
/ Marcello Neri su SettimanaNews
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31. Scopo della prima fase del cammino sinodale è favorire un ampio processo di consultazione per raccogliere la ricchezza delle esperienze di sinodalità vissuta, nelle loro differenti articolazioni e sfaccettature, coinvolgendo i Pastori e i Fedeli delle Chiese particolari a tutti i diversi livelli, attraverso i mezzi più adeguati secondo le specifiche realtà locali: la consultazione, coordinata dal Vescovo, è rivolta «ai Presbiteri, ai Diaconi e ai Fedeli laici delle loro Chiese, sia singolarmente sia associati, senza trascurare il prezioso apporto che può venire dai Consacrati e dalle Consacrate» (EC, n. 7). In particolar modo viene richiesto il contributo degli organismi di partecipazione delle Chiese particolari, specialmente il Consiglio presbiterale e il Consiglio pastorale, a partire dai quali veramente «può incominciare a prendere forma una Chiesa sinodale»22. Ugualmente sarà prezioso il contributo delle altre realtà ecclesiali a cui sarà inviato il Documento Preparatorio, come quello di chi vorrà mandare direttamente il proprio. Infine, sarà di fondamentale importanza che trovi spazio anche la voce dei poveri e degli esclusi, non soltanto di chi riveste un qualche ruolo o responsabilità all’interno delle Chiese particolari.
32. La sintesi che ciascuna Chiesa particolare elaborerà al termine di questo lavoro di ascolto e discernimento costituirà il suo contributo al percorso della Chiesa universale. Per rendere più agevoli e sostenibili le fasi successive del cammino, è importante riuscire a condensare i frutti della preghiera e della riflessione in una decina di pagine al massimo. Se necessario per contestualizzarle e spiegarle meglio, si potranno allegare altri testi a supporto o integrazione. Ricordiamo che lo scopo del Sinodo e quindi di questa consultazione non è produrre documenti, ma «far germogliare sogni, suscitare profezie e visioni, far fiorire speranze, stimolare fiducia, fasciare ferite, intrecciare relazioni, risuscitare un’alba di speranza, imparare l’uno dall’altro, e creare un immaginario positivo che illumini le menti, riscaldi i cuori, ridoni forza alle mani»23.
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01d4188e-8587-40bb-819d-ac7dfbd11b7ePer quanti sono interessati al “cammino sinodale”. C’è materia di ascolto e riflessione per i nostri lettori composti da credenti, non credenti e diversamente credenti.
ARCIDIOCESI DI CAGLIARI
Ufficio del Vicario Generale

Carissimi confratelli, qualcuno forse terrà nell’intimo del suo cuore una domanda: “C’era bisogno di avviare questo cammino sinodale?”. La risposta è certamente sì! A quale scopo? Per riacquistare la consapevolezza che tutti siamo corresponsabili del vangelo!
Nell’Evangelii gaudium si legge: “Attraverso tutte le sue attività, la parrocchia incoraggia e forma i suoi membri perché siano agenti dell’evangelizzazione. È comunità di comunità, santuario dove gli assetati vanno a bere per continuare a camminare, e centro di costante invio missionario. Però dobbiamo riconoscere che l’appello alla revisione e al rinnovamento delle parrocchie non ha ancora dato sufficienti frutti perché siano ancora più vicine alla gente, e siano ambiti di comunione viva e di partecipazione, e si orientino completamente verso la missione” (n. 28).
​Nelle nostre comunità è necessario puntare ad uno stile pastorale integrato, integrale e inclusivo; integrato perché la visione ecclesiale non sia ancora letta per settori distinti integrale perché non ci sono dimensioni a sé stanti ma si fa parte di una grande comunità inclusivo perché nessuno ne resti o si senta escluso.
​Come noto il prossimo 10 ottobre si aprirà il Cammino Sinodale a livello della Chiesa Universale e contestualmente quello della Chiesa Italiana; a livello diocesano, il 14 ottobre, un’assemblea sinodale diocesana ci introdurrà ulteriormente al senso del dono che il Cammino Sinodale costituisce e dell’impegno che esso richiede, mentre il 17 ottobre, alle ore 17, nella Basilica di N. S. di Bonaria affideremo alla Patrona massima della Sardegna il cammino della nostra chiesa diocesana. Alla celebrazione inaugurale sarà opportuno che ogni comunità parrocchiale sia rappresentata almeno da due rappresentanti.
​Il Cammino Sinodale vuole contribuire a mettere in movimento le nostre comunità e suscitare una rinnovata consapevolezza del senso profondo del nostro essere Chiesa; la sinodalità vuole costituire anche l’occasione per un impulso alla missionarietà delle nostre comunità.
I primi due anni, costituiti da una prima fase narrativa, saranno caratterizzati dal mettersi all’ascolto di “ciò che lo Spirito dice alle Chiese”; sarà pertanto necessario il coinvolgimento, il più ampio possibile, degli organismi pastorali, consigli pastorali parrocchiali, consigli per gli affari economici, movimenti, gruppi di catechesi, senza dimenticare che «può essere significativo interpellare anche chi guarda alla Chiesa dall’esterno, per provare ad ascoltare quel che hanno da dirci e da chiedere. Confrontarsi con la percezione che della comunità ecclesiale e delle sue dinamiche interne ha la gente comune, con ciò che le persone si attendono. Questo può sicuramente contribuire a fare acquisire quel metodo che la carta d’intenti del Sinodo della Chiesa in Italia definisce “dal basso”, anche in rapporto al contesto» (cfr CEI, Prima bozza di esempio di percorso sinodale, Roma, 27-29 settembre 2021).
​Non andrebbero esclusi dal Cammino Sinodale anche i luoghi della fragilità e della cura, i luoghi della cultura e dell’arte, i luoghi del lavoro e dell’economia, i luoghi della cittadinanza e della politica. Come da questi luoghi si percepisce la comunità ecclesiale?
​Una tentazione alla quale resistere con tutte le forze sarà quella di pensare esaurito il percorso del Cammino Sinodale alla conclusione della fase diocesana poiché “il vero scopo è quello di aprire un nuovo orizzonte con modelli comunicativi validi per il futuro, all’interno del vissuto ecclesiale come all’esterno della vita pubblica”.
​Indicazioni operative
​Operativamente sarà necessario:
1. che in ogni comunità si formino dei gruppi sinodali, con un moderatore e un segretario, che affiancheranno il parroco il cui nominativo sarà comunicato entro il 30 ottobre utilizzando la mail dedicata
2. all’interno dei gruppi il lavoro sarà quello di confrontarsi su quelli che vengono indicati come “interrogativi fondamentali”, di sotto riportati:
«Una Chiesa sinodale, annunciando il Vangelo, “cammina insieme”: come questo “camminare insieme” si realizza oggi nella vostra Chiesa particolare? Quali passi lo Spirito ci invita a compiere per crescere nel nostro “camminare insieme”?».
a) Chiederci quali esperienze della nostra Chiesa particolare l’interrogativo fondamentale richiama alla vostra mente;
b) Rileggere più in profondità queste esperienze: quali gioie hanno provocato? Quali difficoltà e ostacoli hanno incontrato? Quali ferite hanno fatto emergere? Quali intuizioni hanno suscitato?
c) Cogliere i frutti da condividere: dove in queste esperienze risuona la voce dello Spirito? Che cosa ci sta chiedendo? Quali sono i punti da confermare, le prospettive di cambiamento, i passi da compiere? Dove registriamo un consenso? Quali cammini si aprono per la nostra Chiesa particolare?
3. si potranno tenere presenti anche i 10 nuclei tematici qui indicati: I. I COMPAGNI DI VIAGGIO, II. L’ASCOLTO, III. PRENDERE LA PAROLA, IV. CELEBRARE, V. CORRESPONSABILI NELLA MISSIONE, VI. DIALOGARE NELLA CHIESA E NELLA SOCIETÀ, VII. CON LE ALTRE CONFESSIONI CRISTIANE, VIII. AUTORITÀ E PARTECIPAZIONE, IX. DISCERNERE E DECIDERE, X. FORMARSI ALLA SINODALITÀ (ci si potrà confrontare anche solo su qualcuno di questi).
Laddove le comunità parrocchiali fossero troppo piccole sarà utile e proficuo, proprio nell’ottica del cammino sinodale, operare unendo più comunità; ma sarebbe opportuna anche una condivisione a livello foraniale.
Poiché la preghiera sarà il vero propulsore del Cammino Sinodale tutte le comunità sono invitate a recitare la preghiera “Adsumus Sancte Spiritus”, già reperibile nel sito diocesano, dove si può trovare anche una sezione interamente dedicata al Cammino Sinodale.
I contributi dei vari gruppi sinodali dovranno pervenire entro il 28 febbraio 2022.
Tutte le comunicazioni sul lavoro svolto dovranno essere inviate al seguente indirizzo: camminosinodale@diocesidicagliari.it
01 ottobre 2021, Memoria di S. Teresa di Gesù Bambino, Patrona delle Missioni.
A tutti buon cammino. Mons. Ferdinando Caschili

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