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a7ea09a4-ec8a-4164-b80f-caf0b9240243BIDEN SUL CIGLIO DEL BURRONE MA FIDUCIOSO
di Marino de Medici
Joe Biden e il partito democratico procedono sul ciglio del burrone ad un anno dalle esplosive elezioni di midterm, nelle quali la perdita di un seggio senatoriale e di tre seggi democratici alla Camera dei Rappresentanti consegnerebbero il potere nelle mani dei repubblicani. La pandemia non accenna ad affievolirsi: ogni giorno muoiono mille americani e le vaccinazioni vanno a rilento. Ma l’orizzonte non è completamente buio per Biden: gli ultimi dati sull’occupazione e sulla spesa dei consumatori lasciano sperare sul ritorno alla normalità. In sostanza, l’esito della prossima consultazione non dipende da alcun effetto dirompente del predominio che l’ex presidente Trump esercita sul partito e i suoi candidati ma dalla crescita dell’economia americana di pari passo con la crescita dei posti di lavoro.
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L’America è un Paese dove predominano i paradossi, a cominciare da quelli che caratterizzano l’economia. In questa congiuntura, gli americani non riconoscono la svolta che Biden sta cercando di imprimere all’economia attraverso massicci interventi federali.
Al Congresso, la prima legge – quella per le infrastrutture che prevede stanziamenti per oltre un trilione di dollari destinati ai trasporti, alle comunicazioni broadband e ai servizi di pubblica utilitá – è stata approvata e promulgata. La seconda – quella per la rete di sicurezza sociale ed il clima che ammonta a 1 trilione 750 milioni – è stata appena approvata alla Camera ma incontra grosse difficoltà al Senato a motivo dell’ostruzionismo di due senatori democratici che perseguono esclusivamente le proprie ambizioni. La legge in questione, denominata Build Back Better (ricostruiamo meglio), è quella che Biden venderà agli americani nella consultazione del midterm per il rinnovo della Camera e di un terzo del Senato.

Il completamento dell’iter legislativo dell legislazione sociale richiede un delicato coordinamento ed una rara misura di fiducia tra parlamentari centristi e progressisti che nutrono visioni discordanti circa l’intervento sociale dello stato nei confronti di nuclei familiari e del clima.

Per tornare al paradosso, gli stessi americani che esprimono giudizi sostanzialmente negativi sull’opera dell’amministrazione Biden sono attualmente scatenati all’acquisto di beni di vasto consumo come
elettronica, automobili, equipaggiamenti sportivi e altri prodotti costosi. Per contro, la fiducia espressa nei rilevamenti demoscopici è scesa al punto più basso da dieci anni a questa parte ma ad ottobre le vendite al dettaglio solo salite dell’1,7 per cento. Per non parlare delle grosse aziende, come Walmart e Home Depot, che nel terzo trimestre hanno registrato un forte rialzo di vendite e profitti. La conclusione non può che essere che l’inflazione non incide sulla spesa per regali degli americani.

La maggioranza degli economisti sono dell’avviso che i prezzi cominceranno a livellarsi man mano che l’offerta, grazie al superamento dei problemi di fornitura, tornera’ a soddisfare la
domanda. Tra I fattori che svolgono un ruolo nella dinamica dei prezzi è il fatto che le famiglie hanno costituito riserve finanziarie nel periodo di quarantena ed hanno ricevuto aiuti come quello di assegni e credito all’infanzia. In pratica, si ritiene che l’America sia in presenza di una “cost-push inflation” – che si verifica quando i prezzi aumentano a motivo dei più alti costi di produzione e delle materie prime – anzichè di una “demand-pull inflation” dovuta ad una domanda aggregata che cresce più rapidamente dell’offerta aggregata. Al momento attuale, la “cost-push inflation” è determinata da fattori di fornitura ausiliari come salari e prezzi del petrolio più alti. Gli economisti dell’amministrazione calcolano che sarà di durata temporanea. Una chiave sarà offerta dall’aumento dei posti di lavoro che per quanto inferiori ai livelli pre-pandemia appaiono in risalita.

Per quanto l’attenzione degli americani sia focalizzata sull’aumento di prezzi come quelli della a benzina e dei viveri quotidiani sta per arrivare il giorno in cui si accorgeranno dei benefici che l’agenda del Build Back Better potrà apportare alla loro qualità di vita. Vale la pena di elencarli: la cura dell’infanzia, permessi familiari pagati, estensione del credito all’infanzia, scuola materna universale, espansione di Medicare e Medicaid, incentivi per accelerare la transizione all’economia verde. Su questa prospettiva sociale ed economica Joe Biden si gioca il rinnovo della presidenza.

La legge Build Back verrà messa ai voti, quasi certamente, questa settimana. Il destino del presidente Biden, che compirà 81 anni nel gennaio 2024, è manifestamente legato all’impegno preso nel 2020 di riportare la nazione alla normalità. Questo sarà il metro di giudizio sul rinnovo della sua candidatura. Il presidente afferma che cercherà la rielezione. Tutto dipende dall’impegno con cui si batterà per l’approvazione della sua agenda nonché dall’esito della stessa nelle elezioni midterm.

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