No alla guerra. Per la pace vera, contro ogni violenza e ogni azione armata

f63326b1-2285-43fa-8a37-0347491098b4Proposta di mozione no alla guerra.
Per la pace vera, contro ogni violenza e ogni azione armata

Esprimiamo ferma condanna per l’aggressione dell’Ucraina da parte di Putin e chiediamo l’immediata protezione della popolazione civile, il ritiro delle truppe russe, lo scioglimento dei reparti filonazisti ucraini, l’interruzione dell’invio di armi alle parti in guerra e l’autodeterminazione democratica del Donbass.
Chiediamo inoltre l’abbandono da parte della NATO di ogni mira di allargamento ad est e in particolare ai confini della Russia.
Difendiamo lo spirito della Costituzione Italiana che “ripudia la guerra” in modo inequivocabile e che perciò non contempla la risoluzione delle controversie internazionali mediante l’intervento armato. Le “limitazioni di sovranità” in esso previste possono essere applicate esplicitamente ed esclusivamente in favore di organizzazioni tese a “assicurare la pace e la giustizia fra le nazioni”, non nei confronti di organizzazioni di difesa armata, come la NATO che, perseguendo una sempre maggiore potenza militare, aumentano l’instabilità e l’insicurezza del mondo. Si coinvolga l’ONU per favorire la trattativa tra le parti e possibilmente per organizzare l’interposizione tra le parti belligeranti di una forza di pace.
L’Italia e l’Unione Europea svolgano un ruolo attivo di pace [segue] rinunciando in maniera non equivoca a sostenere il conflitto con l’invio di armi e di personale militare e intensifichino, invece, l’azione diplomatica, politica e di cooperazione internazionale con le parti coinvolte nella guerra.
Mettano al bando le armi nucleari ed avviino direttamente con la Russia, la Cina, gli Stati Uniti e le altre potenze atomiche un programma di riduzione progressiva, contemporanea e controllata di tali devastanti ordigni.
Chiediamo che le basi e i poligoni di cui è gravata la Sardegna siano resi immediatamente indisponibili alla guerra in Ucraina e ad ogni azione militare collegabile con qualsiasi conflitto bellico. Chiediamo inoltre con forza che essi siano restituiti in tempi brevi alla piena disponibilità dei sardi e delle sarde.
Vogliamo che venga fermata ogni produzione di armamenti e ogni esercitazione militare sul suolo italiano e su quello sardo. La Sardegna potrà diventare un luogo di pace al centro del mediterraneo, una terra neutrale adatta ad ospitare negoziati, organizzazioni per la pace, ecc.
Sosteniamo fortemente i pacifisti e le pacifiste della Russia e dell’Ucraina e tutte le forze democratiche e libertarie di entrambi i paesi. Solo con loro si potranno sconfiggere i nazionalismi e le spinte imperialiste presenti in entrambe le nazioni, come in tante altre nel mondo.

Accogliamo i profughi e le profughe che vengono dall’Ucraina come fratelli e sorelle e allo stesso modo accogliamo chi fugge da ogni guerra, senza distinzioni. Deploriamo qualsiasi iniziativa punitiva e discriminatoria verso le persone di nazionalità russa, o verso esponenti ed espressioni della cultura, dell’arte, dello sport, del mondo scientifico, direttamente o indirettamente collegabili alla Russia: sarebbe sciocco e crudele far pagare a individui e organizzazioni incolpevoli le responsabilità del governo russo. Al contrario, sport, arte e cultura devono essere lasciati liberi di portare il loro messaggio di bellezza e conoscenza senza confini e senza condizionamenti.
Appoggiamo le iniziative della società civile, dei movimenti laici e religiosi e di tutte le persone di buona volontà tese a far cessare la guerra e a ristabilire la condizioni per il dialogo e facciamo nostro l’insegnamento autorevole di Papa Francesco che individua nella cura dell’ambiente e di ogni persona la strada per una piena umanità.
Il Coordinamento Provinciale di Cagliari “Prepariamo la Pace”

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