La Cgil sarda aderisce al Comitato No armi – Trattativa Subito

8e7219f8-a950-441f-a956-58027ac7a4b9 COORDINAMENTO REGIONALE SARDEGNA
Cagliari, 6 luglio 2022
Care amiche e cari amici del Comitato Regionale No Armi – Trattativa Subito, compagne e compagni delle segreterie regionale e territoriali della CGIL,
oggi, nel mondo, sono 59 i conflitti armati in corso, e purtuttavia l’unico di cui si parla è quello che si sta svolgendo in Ucraina.
Siamo convinti, come Area programmatica, che questo conflitto rappresenti uno spartiacque, che ridisegna aree economiche, alleanze politiche e blocchi militari contrapposti intorno ai principali poli imperialisti del mondo. Una dinamica che accelera i nazionalismi, il riarmo generalizzato e politiche economiche, e non solo, di guerra.

Al Comitato Regionale
No Armi – Trattativa subito
Marcomameli51@gmail.com

Alla Segreteria CGIL Sarda segreteria@cgilsarda.it
Alla Segreteria CGIL Cagliari cagliari@sardegna.cgil.it
Alla Segreteria CGIL Sardegna Sud Occidentale cgilsso@cgilsarda.it
Alla Segreteria CGIL Oristano oristano@sardegna.cgil.it
Alla Segreteria CGIL Nuoro – Ogliastra nuoro@sardegna.cgil.it
cgilogliastra@gmail.com
Alla Segreteria CGIL Gallura gallura@sardegna.cgil.it
Alla Segreteria CGIL Sassari segreteria@cgilsassari.it
[segue]
Le conseguenze della guerra sono pagate amaramente dalle popolazioni, a cominciare da quella ucraina, colpita direttamente. La ferma condanna dell’invasione russa è imprescindibile, ma non basta.
La guerra e le sanzioni, nel quadro della competizione mondiale e delle speculazioni sui mercati, hanno finito per colpire la popolazione, accentuando in Russia, in Europa e nel mondo disoccupazione, diseguaglianze e l’impoverimento dei salari. Conseguenze che sono già sotto gli occhi di tutti e che non possiamo permetterci di tollerare, perché ricadono sempre sulle spalle delle popolazioni incolpevoli, quella Ucraina in primis, che pagano prezzi altissimi per giochi di potere sui quali dobbiamo avere la forza ed il coraggio di esprimerci e dire, a gran voce, mai più.
Siamo convinti, e lo siamo talmente da averne ampiamente trattato nel nostro documento per il XIX Congresso che muove ora i primi passi, che la Cgil debba promuovere un movimento generale contro la guerra, in relazione e in supporto alle organizzazioni sindacali di ogni paese che lottano contro i nazionalismi e le logiche di questo conflitto. Siamo convinti che sia necessaria ed urgente una mobilitazione dell’Organizzazione cui apparteniamo contro le logiche che alimentano questo conflitto, contro l’invio di armi che non rappresenta una soluzione al conflitto ma lo prolunga.
Siamo convinti che l’unica via percorribile per interrompere il conflitto sia quella della trattativa, della diplomazia: questo dobbiamo chiedere, questo deve chiedere la CGIL sarda, senza timori reverenziali e in appoggio al Comitato Regionale No Armi – Trattativa Subito. Una mobilitazione che utilizzi tutti gli strumenti che abbiamo a disposizione, se necessario anche la proclamazione dello sciopero generale.
Una mobilitazione di cui dobbiamo farci promotori, invitando ad aderire tutte le altre Organizzazioni sindacali, senza nessuna preclusione, tutto il mondo del lavoro, e tutta la società che ci proponiamo di rappresentare.
Un fraterno saluto a tutte e tutti.
Per il Coordinamento regionale Sardegna di Democrazia e Lavoro CGIL
Danilo Cocco
COORDINAMENTO REGIONALE SARDEGNA

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