RWM

ef4ed93e-9f62-4895-9104-fd3167a81155RWM, ieri la marcia per la pace, oggi rinvio a giudizio in Tribunale
28 Novembre 2022
A.P. su Democraziaoggi
Ieri una combattiva e numerosa marcia per la pace è partita dallo stabilimento RWM e poi ad Iglesias ha invaso le strade e le piazze chiedendo la riconversione. Niente più armi ma beni e servizi per il pacifico vivere quotidiano.
Oggi la lotta si è spostata al Palazzo di Giustizia dove il giudice doveva decidere sul rinvio a giudizio di dirigenti dell’azienda e dei comuni interessati e sull’ammissione delle numerose associazioni pacifiste e ambientaliste costituitesi parte civile per continuare la battaglia nelle aule di giustizia. Ebbene, anche qui pieno successo. Tutti rinviati a giudizio gli imputati, tutte ammesse parti civili. Il 3 marzo inizierà il dibattimento. Occorre ricordare che il Consiglio di Stato ha già annullato l’autorizzazione concessa dal Comune di Iglesias al raddoppio degli impianti. Quindi la battaglia contro la produzioni di armi della RWM è in pieno svolgimento con esiti finora positivi.
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com-rwmIglesias, 28 novembre 2022

Nota Stampa
AMMISSIONE PARTI CIVILI E RINVII A GIUDIZIO NEL PROCEDIMENTO CONTRO RWM E ALTRI

Questa mattina, il Giudice dell’Udienza Preliminare nel procedimento penale contro RWM e altri (dott.ssa Anzani) ha deciso di ammettere al processo, in qualità di Parti Civili, con diritto al risarcimento dei danni nel caso in cui i reati dovessero essere confermati, tutte le associazioni, i comitati e i sindacati indicati dal Pubblico Ministero (dott.ssa Spano) come parti offese.
Ciò, in quanto le condotte sotto il vaglio della magistratura, relative a potenziali reati compiuti nel corso dei procedimenti autorizzativi per l’ampliamento della fabbrica di bombe sita in Iglesias-Domusnovas, qualora venissero confermate, risulterebbero lesive del lavoro delle stesse associazioni, a difesa dell’ambiente, della legalità e della comunità civile nel suo complesso.

Inoltre, il GUP ha stabilito il rinvio a giudizio di tutti gli imputati.
[segue]
Il Comitato per la Riconversione della Rwm, da anni impegnato in un costante lavoro di salvaguardia del territorio e dei suoi abitanti dallo sfruttamento predatorio dell’economia bellica e di sensibilizzazione dell’opinione pubblica, della politica e dei sindacati, alla costruzione di un mondo più giusto, più solidale e più pacifico, non può non essere soddisfatto delle decisioni prese del GUP e si augura che nel corso del processo, che inizierà il 3 marzo alle ore 9:30, venga fatta completa chiarezza sulle eventuali responsabilità degli imputati e soprattutto sulle motivazioni che possono aver condotto le amministrazioni comunali di Iglesias e Domusnovas ad autorizzare, in maniera illecita e invalida (vedi relativa sentenza del Consiglio di Stato), l’ampliamento della fabbrica.

Il Comitato crede fortemente nella legalità come strumento di tutela dei più deboli e dell’ambiente; esso deve essere una casa accogliente per tutti e non un luogo da sfruttare a vantaggio di pochi, ed è convinto che anche questo passaggio giudiziario possa essere uno delle vie da percorrere perché si concretizzi l’obiettivo della riconversione civile della fabbrica, con la piena salvaguardia dei posti di lavoro. La pace dipende anche dalle scelte quotidiane dei cittadini, delle cittadine e delle istituzioni. È una costruzione complessa, fatta di azioni concrete e quotidiane volte alla costruzione di un futuro sostenibile per tutta l’umanità.

I portavoce
Arnaldo Scarpa – Cinzia Guaita
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Approfondimenti: https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=2963790127257815&id=100008805696818

One Response to RWM

  1. Aladin scrive:

    Pierpaolo Loi, pagina fb

    Abolire la diocesi militare e i cappellani con le stellette.
    A proposito della Marcia Sarda per la Pace del 27 novembre:
    “…La quarta tappa alla Chiesa del Buon Cammino in cima alla collina che domina Iglesias, tempio dedicato alla Madonna per aver risparmiato la città dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale. All’interno della chiesa, l’incontro con le suore di Santa Chiara e il cardinale Miglio. Salire a piedi per me fin in cima al colle, costeggiando per un tratto le antiche mura, è stato come un piccolo pellegrinaggio per la pace. Le sorelle ci accolgono con un caloroso saluto e con dei canti creano un’atmosfera di silenzio e di preghiera. Nel testo biblico letto dalla Superiora (Isaia 2, 1-5) si parla di vie della pace e di trasformazione di strumenti di morte in strumenti di vita, un testo che ha più di duemilasettecento anni: «Spezzeranno le loro spade e ne faranno aratri,/ delle loro lance faranno falci;/ una nazione non alzerà più la spada contro un’altra nazione,/ non impareranno più l’arte della guerra». Il cardinale, nel suo saluto, ha ripreso il testo incoraggiando i presenti a persistere sulle vie della pace…
    Non programmato, un mio breve intervento. Mi avvicino al microfono avvolto nella bandiera della pace e mi rivolgo al cardinale, come un povero cristiano, che ha marciato tutto il giorno ed è salito a piedi sul colle come un pellegrino. Ricordo ai presenti le forti parole di papa Francesco sulla follia della guerra: «La guerra è una bestemmia»; «Bisogna che le religioni smettano di sacralizzare la guerra», «Il nome di Dio non deve più essere associato alla violenza e alla guerra”. Chiedo al card. Miglio di far pervenire al Papa la mia richiesta , condivisa da tanti/e cristiani/e, di abolire la diocesi militare e i cappellani con le stellette; si trovino modi alternativi di assistenza spirituale ai soldati; non si benedicano più armi ed eserciti. Il mio intervento nasce dalla profonda convinzione che bisogna fare passi significativi per testimoniare come cristiani il Vangelo della Pace.
    Peccato, che di questo non ci sia traccia, negli articoli dei giornali e in altri resoconti…” (diario del 27/11/2022).

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