È morto Domenico De Masi

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Oggi 9 settembre è morto a Roma Domenico De Masi. Aveva 85 anni. Sociologo di fama internazionale, era molto conosciuto e apprezzato, anche in Sardegna, dove aveva insegnato all’Universita’ di Sassari e dove spesso veniva per occasioni di convegni, soprattutto a Cagliari.
Di lui fa un “ricordo” Franco Meloni, che lo ha incontrato diverse volte a Roma e a Cagliari.
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Mi rattrista molto la morte di Domenico De Masi, sociologo di rilievo internazionale, lucido intellettuale, sempre aperto all’innovazione e capace di una formidabile produzione di pensiero, che lui metteva, come si diceva un tempo, “al servizio dei lavoratori e delle masse popolari”. Dotato di uno spiccato senso dell’ironia, molto napoletano, facile alla battuta fulminante, aveva poi il gusto della provocazione, solo apparentemente innocente e non sempre capita dall’interlocutore. Io ho un personale ricordo di Mimmo (così lo chiamavano affettuosamente i suoi amici) De Masi, quando nel 1992 fece una lezione al Corso Formazione/Formatori alla Scuola superiore di Pubblica Anministrazione, a Roma. Vi racconto. Entrò in aula e subito ci disse di avere incontrato pochi minuti prima il Direttore della Scuola, che conosceva ma non vedeva da molto tempo. Gli chiese “Come va qui alla Scuola?” E lui con viso afflitto gli disse che tutto andava male, “soprattutto per quanto riguarda i giovani, sempre più demotivati…” e via lamentandosi. Al che De Masi replicò che forse le cose sarebbero migliorate se lui si fosse levato di torno, rassegnando le dimissioni da direttore. Ci disse quindi, con evidente ironia: “Mi sembra si sia offeso, considerato che mi ha piantato in asso…”. Captò subito la nostra attenzione e simpatia, prima ancora che iniziasse la lezione che ricordo particolarmente interessante, fortemente innovativa, tanto che ne ricordo ancora i contenuti soprattutto per quanto riguarda l’evoluzione del mondo del lavoro e in generale della società nella sua fase post industriale. Mi capitò poi di incontrarlo di recente, a Cagliari, il 5 ottobre 2017 e l’anno successivo il 5 ottobre 2018, invitato dal CoStat per due Convegni sul Lavoro, che approfondivano il concetto “Lavorare meno, lavorare meglio, lavorare tutti”, tematica su cui era giustamente considerato uno dei massimi esperti a livello mondiale. Grande sostenitore del “reddito sociale incondizionato”, di cui il nostro “reddito di cittadinanza” ha costituito una parziale debole attuazione, comunque apprezzabile (anche da qui la vicinanza al M5S). In questo vicino alle posizioni del nostro grande studioso Gianfranco Sabattini, che preferiva definirlo “dividendo sociale” da distribuire tra tutti i cittadini (il suo riferimento era precisamente l’economista James Edward Meade, premio Nobel). Ma De Masi era giustamente celebre per la sua competenza in molti campi dello scibile, per noi per la capacità di chiarire concetti in campo a noi cari che sinteticamente fanno riferimento alla democrazia costituzionale. De Masi purtroppo è morto e non è inutile affermare che ci mancherà tantissimo, in certa parte consolati dal fatto che il suo pensiero vive e ancora ci aiuterà nel nostro cammino di impegno sociale. Condoglianze e vicinanza alla famiglia e agli amici.

img_4339 (f.m.)

3 Responses to È morto Domenico De Masi

  1. Franco Meloni scrive:

    Un articolo di padre Enzo Fortunato, francescano conventuale.
    Cara #bravagente,

    Su Huffington Post il mio ricordo di Domenico De Masi: un intellettuale marxista e ateo, che ha sempre riflettuto sui cambiamenti epocali nel mondo del lavoro tardocapitalista. E qui fu il nostro punto di incontro

    L’articolo

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