La coalizione di centro sinistra si schiera in maggioranza per Alessandra Todde. Una buona scelta che auspichiamo faccia trovare l’unità del tavolo anche da parte di chi portava altri candidati. Uniti si vince: questa è una certezza, non sprechiamo l’occasione, per la Sardegna, per i Sardi!

img_3442REGIONALI. CENTROSINISTRA SARDO VERSO L’INVESTITURA DI ALESSANDRA TODDE.
GIOVEDÌ NUOVO TAVOLO PER UFFICIALITÀ. MA “DUBBI” Di PROGRESSISTI, LIBERU E +EUROPA (DIRE) Cagliari, 6 novembre 2023.
Ancora manca l’ufficialità, ma l’investitura della pentastellata Alessandra Todde a candidata governatore del centrosinistra sardo è in dirittura d’arrivo: il via libera potrebbe arrivare questo giovedì, con la deputata pronta a confrontarsi con il tavolo del campo largo, già convocato. È ciò che emerge alla fine della riunione del campo largo oggi nella sede del Pd di Cagliari, incontro di tre ore che, viste le premesse, si è concluso in maniera positiva: oltre alla convergenza su Todde di 12 sigle su 15, nessuno dei partiti ha abbandonato il tavolo. Certo, i distinguo non mancano: Progressisti, Liberu e +Europa continuano a storcere il naso sul nome della deputata del M5s – e hanno necessità di un confronto interno alle proprie segreterie prima di arrivare a una decisione definitiva – ma la coalizione tiene e, come detto, la strada sembra già tracciata. “Il tavolo è unito, anche le forze politiche che negli ultimi giorni avevano palesato alcune difficoltà, erano presenti alla riunione- spiega il segretario regionale del Pd, Piero Comandini -. Il M5s ha fatto il nome di Alessandra Todde, che ha visto la condivisione della maggior parte delle forze politiche. Renato Soru? Stiamo lavorando perché Soru stia all’interno di questa coalizione, portando il proprio contributo in termini di idee e valori”. Una cosa, ribadisce Comandini, “vorrei che emergesse dalla riunione di oggi: la scelta del candidato sta avvenendo in Sardegna, e non a Roma”. Spiega quindi Ettore Licheri, coordinatore del M5s: “È un percorso di massima condivisione, che qui oggi ha trovato una buonissima piattaforma.
Dobbiamo ancora lavorare un paio di giorni, ma ci siamo dentro tutti. Come si superano le perplessità su Todde? Con una lezione di storia politica sarda: tutte le volte che il centrosinistra ha corso unito ha vinto, e tutte le volte che si è disunito ha perso”. In questo momento, prosegue, “dobbiamo sentire tutti l’obbligo morale, non politico, di ‘portare via’ le persone che attualmente governano la Sardegna. Stiamo lavorando a qualcosa di inedito e straordinario, ma serve ancora un po’ di tempo. Un incontro immediato tra Todde e Soru? Me lo auguro”. Tra i “dubbiosi” i Progressisti, con Francesco Agus che specifica: “Il tavolo è riconvocato per giovedì prossimo, noi faremo dei passaggi necessari a prendere atto di quanto è emerso oggi, ovvero il fatto che ci sono forze autorevoli che presentano la loro candidatura. Continuiamo a sostenere quello già ribadito la settimana scorsa, e cioè che esistono candidature alternative che devono essere valutate. E continuiamo a dire che un passaggio pubblico con i nostri elettori sarebbe un qualcosa di arricchente per la coalizione.
Dopo di che giovedì arriveremo con un posizione definita, probabilmente comune ad altre forze politiche”. Quindi Giulia Lai, segretaria di Liberu: “Prendiamo atto della proposta fatta dal M5s, e prendiamo atto del fatto che non si è voluta accettare la proposta di candidatura di Renato Soru. Faremo un ulteriore passaggio all’interno del partito ma in ogni caso continueremo a lavorare con un unico obiettivo: il futuro dei sardi deve essere deciso qui, non a Roma”. Oggi “abbiamo ripetuto quello che ribadiamo dal 7 luglio: per quanto ci riguarda, in assenza di un confronto ampio e democratico attraverso lo strumento delle primarie, noi di +Europa abbiamo difficoltà a sostenere la candidatura di un esponente di un partito a noi molto distante – sottolinea Riccardo Lo Monaco, coordinatore regionale di +Europa in Sardegna -.
Attendiamo di sapere cosa deciderà il tavolo, poi valuteremo se la candidatura maggioritaria che uscirà da questo tavolo ci andrà bene”. Sono concetti “che ripetiamo dal 7 luglio, e sono mesi che chiediamo le primarie – rimarca- un mezzo utile per vedere chi tra i candidati avrebbe potuto riscontrare il maggior consenso all’interno di un tavolo molto composito. Prendiamo atto che la maggior parte delle forze politiche sono contrarie alle primarie, ora si faranno i nomi, i pesi e contrappesi tra nomi e i partiti che li sostengono, poi prenderemo la nostra decisione”. (Red/ Dire).
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Aladinpensiero.
- Ringraziamo Tonino Secchi per la tempestiva informazione assicurataci.
- L’endorsement (personale) del direttore per Alessandra Todde: http://www.aladinpensiero.it/?p=147392

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