Pensieri sparsi di ALADIN: kandu si toccara pisci e carinu …*
di Aladin
Tutte le ricerche finanziate con i soldi pubblici (per esempio in Sardegna quelle finanziate con la legge regionale sulla ricerca 7 agosto 2007, n.7) dovrebbero essere disponibili in rete, facilmente rintracciabili con i motori di ricerca. Si fa tanto parlare di valutazione (a 360 gradi) e, al riguardo si richiede, giustamente, che gli obblighi relativi siano previsti in leggi e regolamenti, ma si potrebbe già fare tutto o quasi. Se solo si volesse e lo si imponesse ai destinatari/beneficiari dei finanziamenti pubblici. Peraltro per quanto riguarda i finanziamenti europei la comunicazione delle ricerche ex ante e dei risultati delle stesse ex post costituisce già un preciso obbligo regolamentare, allo stato troppo spesso bypassato. Uguale obbligo deve esserci per la documentazione istituzionale. Facciamo un esempio: tutti i dati del master&back dovrebbero essere disponibili nel sito della Regione Sarda e nei siti degli enti e/o ricercatori che hanno prodotto i report di analisi/valutazione. Così non è. Ne volete una prova? Provate a cercarli attraverso il motore di ricerca google. Troverete quasi nulla al riguardo! Ma si può? Con tutti i soldi che si spendono per queste finalità, di cui massimamente sono destinatari le Università e i loro ricercatori! Qualcuno ne deve rispondere!
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*tocchendi pisci e carinu
Casteddu de susu e is Piccioccus de Crobi. Mettere a nudo ciò che si voleva tenere nascosto, segreto… scoprire gli altarini. L’espressione nata dalle consuetudini dei mercati, dove i pescivendoli spesso usavano mettere sul banco i pesci di minor qualità, sperando di smerciarli subito, mantenendo quelli pregiati. Poitta su pisci de carinu fiara friscu e de prima scelta, quindi caru che fogu. De innoi is dicius.
AService Studio
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