Per aziende innovative, che utilizzano lavoro intellettuale, la flessibilità, nelle giuste forme, è un fattore di crescita e di successo

Bomeluzo Aladino

Sintesi dell’intervento di Lucetta Milani*

E’ importante per  una politica di sviluppo partire dal  territorio  con la consapevolezza che sul  fronte dell’innovazione  la Sardegna ha un sistema di imprese  vitale, con un ruolo significativo a livello nazionale e non solo . Nel settore dell’ICT abbiamo avuto dei precursori straordinari, a partire da Video on Line per arrivare a Tiscali, solo  per citare le realtà più conosciute. Oggi la sezione terziario innovativo della Confindustria della Sardegna Meridionale (la vecchia provincia di Cagliari) conta 80 imprese e circa tremila dipendenti.  Rappresenta uno dei settori più importanti nel sistema confindustriale  provinciale.  Si tratta di una sezione che  vede costantemente aumentare il numero degli iscritti nonostante  la  crisi che  colpisce questo come gli altri settori dell’economia. Una crisi che si fa risalire convenzionalmente  al  2008, ma che in realtà deve essere ampiamente anticipata. Il sistema economico italiano ha iniziato a manifestare sintomi di rallentamento della crescita da una decina di anni. Un lungo periodo di affanno, che oggi vede le punte drammatiche che leggiamo sui giornali e che imprenditori e lavoratori vivono sulla propria pelle.

Per rendere  un contesto attrattivo sono determinanti  le condizioni  generali, soprattutto se si parla di investimenti esteri sarà importante  la riforma del mercato del lavoro,  in particolar modo in  un settore in cui le risorse umane sono assolutamente strategiche.  C’è oggi  la tendenza a vedere  la flessibilità con connotazioni fortemente negative e a  identificarla unicamente con la precarietà. Per aziende innovative, che utilizzano lavoro intellettuale, la flessibilità, nelle giuste forme, è un fattore di crescita e di successo. Non si deve buttare via il bambino con l’acqua sporca: esiste una flessibilità “buona”  da non confondere con evasione o lavoro nero, dove contano la professionalità e la creatività.

Per lo sviluppo e la crescita delle imprese innovative  sono fondamentali  risorse umane di livello e certamente questo è un ambito, purtroppo uno dei pochi,  in cui i giovani più qualificati che l’università forma  possono trovare sbocchi e prospettive .  Strategiche quindi, in un  sistema colpito dai tagli e dalla crisi,   le politiche che creino sinergie  tra  imprese, università ed enti come la Camera di commercio per un lavoro comune finalizzato ad ottimizzare le risorse e a creare nuove opportunità di crescita e di lavoro. Favorire l’incontro, la reciproca conoscenza  e lo scambio di competenze è già un significativo  punto di partenza.

*Amministratore del CRES – Centro Ricerche sull’Economia e lo Sviluppo. Società nata a Cagliari nel 1984.

2 Responses to Per aziende innovative, che utilizzano lavoro intellettuale, la flessibilità, nelle giuste forme, è un fattore di crescita e di successo

  1. [...] rispetto delle diversità, ma occorre elaborare un linguaggio comune che consenta di capirsi. La dott. Lucetta Milani ha fatto un quadro ottimista del mondo imprenditoriale isolano, in verità più in termini di [...]

  2. […] rispetto delle diversità, ma occorre elaborare un linguaggio comune che consenta di capirsi. La dott. Lucetta Milani ha fatto un quadro ottimista del mondo imprenditoriale isolano, in verità più in termini di […]

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