La Pubblica Amministrazione palla al piede del paese? Come possiamo cambiare le pubbliche amministrazioni? Gianfranco Rebora avvia il dibattito con una sua riflessione

Picasso-piano

Oltre la crisi fiscale dello Stato. Dalle riforme amministrative a un progetto  di trasformazione delle pubbliche amministrazioni

a cura di Gianfranco Rebora

Questo intervento apre un discorso che l’autore intende avviare e proseguire attraverso una pluralità di luoghi di confronto culturale e politico: l’idea di fondo è che il nostro Paese abbia bisogno di pubbliche amministrazioni diverse da quelle che conosciamo e che ci sia un problema di sistema e di strutture non solo di comportamenti di gruppi e singoli. Cambiare strutture e sistema diviene necessario anche per valorizzare e diffondere quei comportamenti positivi che oggi vengono in tanti modi scoraggiati. Commenti e suggerimenti sono graditi (grebora @liuc.it – www.gianfrancorebora.org). Aladinpensiero si impegna a dare e sollecitare contributi per far crescere un grande dibattito che porti a effettivi cambiamenti delle p.a., che, in certa parte, potrebbero essere immediatamente praticati, mentre in altra parte richiedono importanti modifiche delle normative. A tal fine, a partire dalla proposizione dell’intervento di Gianfranco Rebora, Aladinpensiero promuoverà una serie di iniziative diversificate, ricercando la collaborazione di altre organizzazioni e di singoli che vogliano impegnarsi sulle richiamate tematiche.

Il testo integrale


5 Responses to La Pubblica Amministrazione palla al piede del paese? Come possiamo cambiare le pubbliche amministrazioni? Gianfranco Rebora avvia il dibattito con una sua riflessione

  1. Michela scrive:

    L’ho imparato ad appena 21 o 22 anni, al centro controlli regionali dell’Agenzia delle Entrate di Peoria, dove per due estati ho fatto il ragazzo del carrello.[...]Ho imparato che il mondo degli uomini così com’è oggi è una burocrazia. È una verità ovvia, certo, per quanto ignorarla provochi grandi sofferenze. Ma ho anche scoperto, nell’unico modo in cui un uomo impara sul serio le cose importanti, la vera dote richiesta per fare strada in una burocrazia. Per fare strada sul serio, dico: fai bene, distinguiti, servi. Ho scoperto la chiave. La chiave non è l’efficienza, o la rettitudine, o l’intuizione, o la saggezza. Non è l’astuzia politica, la capacità di relazione, la pura intelligenza, la lealtà, la lungimiranza o una qualsiasi delle qualità che il mondo burocratico chiama virtù e mette alla prova. [...] La chiave burocratica alla base di tutto è la capacità di avere a che fare con la noia. Di operare efficacemente in un ambiente che preclude tutto quanto è umano e vitale. Di respirare per così dire senz’aria. La chiave è la capacità, innata o acquisita, di trovare l’altra faccia della ripetizione meccanica, dell’inezia, dell’insignificante, del ripetitivo, dell’inutilmente complesso. Essere, in una parola, inannoiabile.

    tratto dal capitolo 44 di “Il Re Palladio” di David Foster Wallace (Ed. Einaudi).

  2. [...] tanti altri, alcuni dei quali segnaleremo su questo sito, costituisce un valido punto di partenza. Lo abbiamo già detto e in questa direzione ci stiamo appunto muovendo. Franco [...]

  3. admin scrive:

    Caro Aladin
    non solo ho letto, ma ho anche meditato il saggio di Rebora.
    Mi è piaciuto moltissimo. Quello che ho apprezzato di più è l’organicità del ragionamento complessivo, la capacità dello sguardo d’insieme. Più che un saggio sarebbe un ottimo programma di governo!
    Se dovessi contribuire ad un ragionamento, a partire dall’impostazione generale del saggio, indicherei due punti ulteriori (tra i tanti che mi vengono in mente, ovviamente mi limito a quelli su cui ho qualche competenza): L’adozione delle ICT nello svolgimento delle funzioni pubbliche e nell’erogazione dei servizi pubblici e I modelli di affidamento pubblico e i contratti pubblici.
    Nel quadro del ragionamento mi sembrano ambiti di “rilevanza strategica” al pari di quelli citati al punto 6 del par. 4 (pag. 73).

    Fammi sapere come e dove prosegue il dibattito e quando si farà l’incontro di approfondimento che mi anticipavi.

    Buona serata e a prestissimo,
    Pippo

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