Elettorando e programmando…

aladin-lampada-di-aladinews312cropped-terra-di-paceLa Collina di Serdiana come spazio di informazione e confronto. Martedì 14 ospite Francesco Pigliaru
- Agricoltura, qualche spunto per la campagna elettorale: Più tutela per l’ambiente, maggiore integrazione degli extracomunitari, dieta mediterranea e rilancio del marchio Sardegna nel nome della bontà (di Giuseppe Pulina).
sardegna-possibile-logo- Botta e risposta tra Pasquale Chessa e Michela Murgia sul voto utile e dintorni.
- Panoramica sulla campagna elettorale. L’analisi di Emiliano Deiana su Cagliari Globalist

A maggior ragione dopo la non presentazione della lista Movimento 5 Stelle: meno male che Michela Murgia c’è!
Una risposta all’appello di Pasquale Chessa perchè la Murgia rinunci in favore di Pigliaru (su SardegnaSoprattutto). Credo che Michela Murgia non abbia alcun problema di coscienza a non tener conto della irricevibile (appunto) e a ben vedere antidemocratica proposta fattale come moral suasion da Pasquale Chessa. Michela Murgia e quanti si riconoscono nelle liste che l’appoggiano portano avanti una linea politica diversa, per certe tematiche in modo radicale, da quella del Pd e della coalizione che sostiene la candidatura di Francesco Pigliaru. Il confronto nell’agone elettorale non può che essere salutare. In democrazia si fanno le proposte e si sottopongono al giudizio degli elettori. Punto. La legge elettorale sarda in realtà sembra cucita sulle esigenze di mantenimento del potere di quanti già lo detengono, facendo un pessimo servizio alla democrazia. Comunque, se dovesse rivincere Cappellacci, cosa che mi farebbe inorridire e che dunque contrastiamo con tutti gli strumenti democratici, dovremmo accettare il risultato elettorale e proseguire nel confronto/contrasto nelle istituzioni e nel sociale. Questa è democrazia! Credo però che l’esito possa essere decisamente diverso, quindi con la sconfitta del centro destra. Personalmente ritengo che la presenza delle liste di Michela Murgia sia da salutare in modo favorevole, in quanto determina un aumento dell’impegno politico di molti, soprattutto di giovani allontanatisi in questi anni da un impresentabile scenario politico, diminuisce il tasso di diserzione dalle urne… insomma intercetta e rimotiva una gran parte di elettorato difficilmente disponibile rispetto alle politiche del centro sinistra e del centro destra. E i numeri sono consistenti. Queste considerazioni sono tanto più valide stante la non presentazione del Movimento 5 Stelle. In ultimo una annotazione, anche interpretando le preoccupazioni di Chessa. Mi chiedo: ma perchè in molti esponenti della sinistra vi è un fottuto timore del ricorso alle urne e degli esiti elettorali, come, per esempio, abbiamo potuto verificare nel recente periodo della poco esaltante stagione Monti? Mah! Si proceda allora con il confronto di persone e programmi. Una vittoria possibile di Michela Murgia sarebbe un fatto di grande positivo cambiamento per la Sardegna. Ma se vincesse Pigliaru (e ne sarei contento), una consistente pattuglia consiliare di Sardegna Possibile, alleata o all’opposizione, sarebbe ugualmente un fatto positivo. Se poi, come ipotesi residuale e malagurante, rivincesse Cappellacci, la stessa pattuglia rafforzerebbe e darebbe credibilità all’opposizione per l’attività che deve qualificarla nell’interesse di chi rappresenta, diversamente da quanto accaduto nei cinque anni trascorsi

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Scrive oggi Giuliano Murgia su SardegnaSoprattutto, appoggiando la candidatura di Francesco Pigliaru:
(…) In tutto questo nobile dibattito non viene in alcun modo affrontato il tema della qualificazione politica del centrosinistra che peraltro esce logorato da cinque anni di opposizione incerta, confusa e contraddittoria. In realtà molte delle difficoltà attuali si spiegano col vuoto politico seguito alla sconfitta elettorale del 2004. Tanti anni senza politica, se si escludono i dibattiti organizzati da Sardegna Democratica e l’impegno personale di alcuni meritevoli consiglieri , hanno di fatto impedito la crescita di nuovi quadri, la selezione di un gruppo dirigente che valorizzasse per esempio i nostri eccellenti amministratori locali e consentisse l’individuazione di parole d’ordine forti, capace di riaprire una stagione politica nuova.(…)
Sottoscrivo e osservo come anche la candidatura autonoma di Michela Murgia costituisca una risposta in positivo a tale deprecabile situazione. Dopo la defezione della lista del Movimento 5 Stelle, dico: meno male che Michela Murgia c’è. Ovviamente lavoriamo per un confronto produttivo prima, durante e dopo le elezioni (f.m.)

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