A Sassari il primo incubatore universitario d’impresa della Sardegna

ufficio-trasferimento-tecnologico unissL’Innovazione è l’applicazione di una invenzione o di una scoperta che genera progresso ed aiuta a migliorare la società. Così nasce l’incubatore dell’Università di Sassari
Intervista a Francesco Meloni (Ufficio di Trasferimento Tecnologico)
di Alessandro Ligas, Ttecnologico

“Non c’è niente di più difficile da condurre, né più dubbioso di successo, né più dannoso da gestire, dell’iniziare, un nuovo ordine di cose” – Niccolò Macchiavelli

Un nuovo ordine di cose” è arrivato all’Università di Sassari: l’incubatore d’impresa. L’incubatore universitario, rivolto prevalentemente ai futuri imprenditori e alle imprese provenienti dall’attività di ricerca dell’Università, è uno spazio fisico che si pone l’obiettivo primario di valorizzazione i prodotti della ricerca maturati all’interno dell’Ateneo passando attraverso la creazione ed il sostegno logistico e consulenziale a gruppi di ricerca e aspiranti imprenditori.
Il progetto è stato finanziato dal Progetto INNOVA.RE., POR 2007-2013, che vede coinvolti l’Università di Sassari, l’Università di Cagliari e Sardegna Ricerche nella creazione e sviluppo della Rete Regionale per l’Innovazione.
L’ufficio di Trasferimento tecnologico dell’Università di Sassari gestirà la nascente struttura di collegamento tra la ricerca scientifica dell’Università di Sassari e il territorio
Abbiamo incontrato Francesco Meloni dell’Ufficio Trasferimento Tecnologico – Liaison Office Sassari - segue -

Cosa è e come nasce l’incubatore?

Realizzato grazie al lavoro svolto dall’Ufficio Trasferimento Tecnologico, nasce all’interno del Progetto INNOVA.RE. che coinvolge l’Università di Sassari, l’Università di Cagliari e Sardegna Ricerche nella creazione e sviluppo della Rete Regionale per l’Innovazione.
Si tratta di un’iniziativa rivolta prevalentemente alle spin off dell’Università e come prosieguo e ideale complemento della competizione di busieness plan Start Cup Sardegna e Premio Nazionale per l’Innovazione nonché come struttura di supporto per le start up innovative del territorio. E’ un insieme di spazi ad uso ufficio e servizi aventi l’obiettivo di sostenere gruppi di persone nella creazione di nuove imprese, valorizzando la ricerca scientifica e l’innovazione tecnologica e nuove imprese forte vocazione tecnologica.
I locali sono ampi e colorati, divisi in moduli per l’incubazione di 8 imprese, e dispongono di attrezzature informatiche e servizi di uso comune, di una sala riunioni, due sale per formazione, spazi di pre-incubazione e co-working per un totale di 450 metri quadri.

Che tipo di aziende verranno ospitate?
L’incubatore dell’Università di Sassari è stato pensato prevalentemente per le spin off universitarie dell’Università di Sassari è aperto anche ad idee innovative provenienti da aspiranti imprenditori esterni all’accademia. E’ un ulteriore tassello per la creazione di un circuito virtuoso tra apprendimento, ricerca e innovazione centrato sull’imprenditorialità a diretto contatto con la comunità della ricerca.

Quali sono le caratteristiche deve avere una azienda per essere ospitata nel vostro incubatore?
La caratteristica fondamentale è l’innovazione del prodotto/servizio proposto dai gruppi di futuri imprenditori e dalle aziende già costituite rispetto allo stato dell’arte tecnologico dei concorrenti, rapportata ad un mercato obiettivo ben identificabile e quantificabile.

Come vengono selezionate?
L’Organo Direttivo dell’Incubatore valuta le domande pervenute. La decisione può essere di ammissione, di rifiuto oppure di invito a rivedere alcune parti della domanda e a ripresentarla successivamente.
Sono richiesti i seguenti documenti:
• Per le ditte individuali – visura camerale o certificato di attribuzione della partita iva e comunicazione di inizio attività
• Per le società – visura camerale o certificato notarile di costituzione della società e comunicazione di inizio attività
• Per i gruppi di persone fisiche la compilazione del modulo scaricabile a breve dal sito www.ilo.uniss.it.
I soggetti ammessi sottoscriveranno il Contratto con l’Università.

Quali sono i servizi che offrirete alle imprese ospitate?
I macro servizi saranno quelli di pre-incubazione, incubazione virtuale e fisica. I singoli contratti prevederanno l’utilizzo e le modalità di accesso agli spazi fisici e virtuali, delle attrezzature ed i servizi di tutoraggio e consulenza.
La pre-incubazione è il momento più importante e delicato per l’avvio di una nuova attività e prevede l’affiancamento, per un massimo di 18 mesi, agli aspiranti imprenditori di esperti nella definizione del progetto d’impresa, della verifica e del valore della tecnologia, della sua sostenibilità economica, commerciale e legale. Tutte queste attività preliminari sono necessarie ad assicurare lo sviluppo di un’impresa ad alto potenziale e con forte probabilità di successo sul mercato.
L’incubazione, per un massimo di due anni eventualmente prolungabile di un anno, garantisce alle imprese costituite una piattaforma reale e virtuale, spazi attrezzati per l’insediamento, dotazioni hardware e software, spazi comuni per meeting, networking ed eventi a tema.
Possono candidarsi a farne parte gruppi di persone fisiche che intendono costituire un’impresa, i quali potranno richiedere servizi di pre-incubazione e co-working in forma gratuita, ed imprese spin off o start up già costituite e ad alto contenuto innovativo, cui verranno offerti servizi di incubazione a titolo oneroso.
http://www.ilo.uniss.it/incubatore.html

Che caratteristica deve avere un’idea/progetto per essere “vincente”?
Numerose sono le componenti che fanno un’azienda di successo. In generale l’impresa deve essere gestita da un gruppo che possieda le competenze di tutti gli aspetti aziendali e soprattutto operi in un mercato in cui vi sia una domanda, anche potenziale, del servizio/prodotto proposto.

Che tipo di rapporto avete con i venture capitalist e con il sistema di finanziamento alle startup?
Grazie al Premio Nazionale per l’Innovazione siamo in contatto con i maggiori venture capitalist italiani. Inoltre, oltre al progetto Innova.Re che ha previsto una linea di finanziamento dedicata alla creazione di imprese innovative, Sardegna Ricerche, partner di progetto, ha recentemente istituito un apposito sportello start up per sostenere la creazione di imprese innovative.

Che rapporto intrattenete con le altre realtà territoriali: Comune, Provincia, Regione, BiC, Università di Cagliari, Camera di Commercio, altri incubatori?
Siamo partner del Progetto Innova.Re con l’Università di Cagliari e Sardegna Ricerche. Il Comune di Sassari, la Camera di Commercio, l’Associazione degli Industriali del Nord Sardegna, la Fondazione del Banco di Sardegna sono gli enti con i quali intratteniamo rapporti nell’organizzazione della business plan competition Start Cup Sardegna
Inoltre intratteniamo rapporti con i seguenti incubatori:
Universitari: StartCube di Padova, AlmaCube di Bologna, Polihub di Milano, Technest Università della Calabria
Incubatori non Universitari: Innovation factory – Area Science Park di Trieste, Bicube Basilicata Innovazione, The Net Value Cagliari

Quali sono le tre principali azioni che dovrebbero attuare le istituzioni per supportare lo sviluppo delle startup?
• Facilitazione e semplificazione burocratica nell’accesso al credito ed ai finanziamenti
• Utilizzo del Fondo di Garanzia regionale
• Detassazione o riduzione aliquote addizionali IRPEF per i primi anni di vita dell’impresa

Cosa vuol dire per voi innovare?
Non vogliamo limitare alle varie definizioni di innovazione incrementale, distruptive, di prodotto e/o di processo. Innovazione per noi è l’applicazione nella pratica di una invenzione o di una scoperta che genera progresso ed aiuta a migliorare la società.

In un “tweet” cosa consiglia a chi vuol fare impresa?
“Non c’è niente di più difficile da condurre, né più dubbioso di successo, né più dannoso da gestire, dell’iniziare, un nuovo ordine di cose” – Niccolò Macchiavelli
• convinzione e determinazione nel superare gli ostacoli e raggiungere l’obiettivo
• competenze complementari del gruppo di futuri imprenditori: ogni singolo aspetto dell’azienda deve essere coperto
• pizzico di follia

Quali sono i vostri prossimi passi?
C’è molta carne al fuoco per i prossimi mesi. La nascita dell’incubatore ha anche un altro significato quello di coinvolgere il territorio. Per avvicinarlo abbiamo pensato ad un concorso di idee per dare un nome, un marchio/logo, un payoff ed piano di comunicazione alla nuova struttura. Non solo. Stiamo lavorando per attrezzare un fab lab nei locali adiacenti con stampanti e scanner 3d ed altre attrezzature in modo da coinvolgere sempre di più il territorio, gli artigiani e tutti i makers.
A breve partiamo con l’edizione 2014 della Start Cup Sardegna e se riusciamo, vorremmo inserire il Contamination Lab e portarlo avanti con l’Università di Cagliari.
Vorremo dare continuità ai progetti passati ed a quelli in corso dando un respiro più internazionale (europeo) alle attività attraverso l’accesso ai programmi Horizon 2020 ed allargare il nostro network. Vorremmo portare a termine il progetto Innova.Re portando a casa qualche risultato considerevole come incrementare il numero di imprese start up/spin off costituite con il raggiungimento di risultati economici importanti. Stiamo lavorando per creare un portale regionale di accesso unico per le attrezzature scientifiche regionali, come avvenuto per la biblioteca scientifica regionale, vorremmo migliorare l’anagrafe della ricerca regionale… in breve stiamo lavorando per creare un sistema regionale che funzioni dando continuità al lavoro iniziato nel 2005.

In bocca al lupo
Crepi

Ulteriori informazioni: Ufficio di Trasferimento tecnologico Università di Sassari
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La Nuova Sardegna on line del 21 gennaio 2014
A Sassari il primo incubatore universitario dell’isola
Inaugurazione negli spazi dell’ex manifattura tabacchi di via Rockfeller: troveranno ospitalità fino a otto imprese
SASSARI. Fino a otto imprese saranno ospitare da oggi nel nuovo incubatore d’impresa dell’università di Sassari, inaugurato negli spazi dell’ex manifattura tabacchi di via Rockfeller.
In uno spazio di 450 metri quadri le nuove aziende potranno sfruttare le attrezzature informatiche e tecnologiche della struttura e potranno contare su un servizio gratuito di pre-incubazione, cioè di consulenza e affiancamento economico-strategico da parte degli esperti.
L’incubatore è rivolto prevalentemente ai futuri imprenditori e alle imprese già costituite provenienti dall’attività di ricerca dell’ateneo, ma è aperto a tutti i gruppi di persone con idee ad alto contenuto ideologico. È il primo incubatore universitario dell’isola e sarà integrato nella rete nazionale che comprende circa quaranta strutture analoghe in tutta Italia. A breve sarà inaugurato un incubatore anche all’universita di Cagliari.
Il progetto è finanziato dal programma «Innova.re», con circa un milione di euro, che coinvolge i due atenei sardi e Sardegna ricerche.
L’obiettivo dell’iniziativa, è stato detto oggi nella cerimonia inaugurale, è agevolare e sostenere la nascita di spin-off e facilitare il trasferimento di conoscenza alle imprese. Il nome, il logo e il piano di comunicazione del nuovo incubatore d’impresa universitario di Sassari sarà deciso attraverso un concorso di idee aperto a tutti.
Alla cerimonia inaugurale hanno partecipato il rettore dell’ateneo sassarese Attilio Mastino, il prorettore alla Ricerca Donatella Spano, il direttore generale dell’assessorato regionale alla Programmazione Franco Sardi, l’assessore comunale alla Programmazione Nicola Sanna, il fondatore dell’incubatore «The net value» Mario Mariani e il presidente del Consorzio industriale provinciale di Sassari Franco Borghetto.

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