Start up Qurami. La tecnologia per non sprecare il tempo

ape innovativaQurami logoQurami ti restituisce la cosa più preziosa: Il Tempo. Ecco l’App per risparmiarlo. Intervista a Roberto Macina
Vogliamo dare la possibilità alle persone di migliorare la qualità della vita attraverso la tecnologia (Roberto Macina).
di Alessandro Ligas, Ttecnologico
La pienezza e il significato della vita si ritrovano sempre di più in tempi e spazi virtuali. (G. Simmel)
Qurami è un’applicazione per smartphone che permette di fare la fila senza dover essere fisicamente nella struttura. Un’applicazione che ci permette una migliore gestione del nostro tempo sostituendo l’improduttività delle code da “biglietti di carta”, che ritiriamo ogni volta che siamo costretti a fare una fila, con biglietti “virtuali” che ci permettono di prenotare e conoscere, in tempo reale, il numero esatto di persone che si hanno davanti in fila e il tempo di attesa stimato e di essere avvisato da notifiche sull’avvicinarsi del proprio turno, mentre “si fa altro”. - segue -

“Il nome nasce da una “fusione” dalla parole queue (il termine fila in inglese) e il verbo curare in italiano. Qurami = la fila che si cura” Lo scopo è quello di aiutare tanto gli utenti per minimizzare il tempo passato in coda che le aziende ottimizzandone le risorse.

L’app è attualmente disponibile per Android, iPhone e WindowsPhone e in modalità web e si integra completamente con gli eliminacode esistenti in modo trasparente.

Chi è Qurami, cosa fa e con che obiettivi nasce?
Qurami è un start-up italiana che offre un servizio di time-saving unico nel suo genere, attraverso l’App Qurami, chiunque debba fare la fila presso una struttura convenzionata con il servizio, può staccare il proprio numeretto direttamente da smartphone, presentandosi in loco solo al momento di andare allo sportello e monitorando in tempo reale il numero di persone che lo precedono in fila e il tempo stimato di attesa.

In tal senso Qurami nasce con l’obiettivo di offrire un servizio semplice e utile alle persone nella gestione del proprio tempo.

Come è nata l’idea?
L’idea di Qurami nasce al CEO, Roberto, mentre si trova in fila presso la Segreteria Studenti della propria università per consegnare i moduli per la laurea. Quei giorni erano stati una corsa infinita e ritrovarmi fermo dentro una segreteria mi irritava forse più del dovuto. Tanto più per fare un’operazione che sarebbe durata non più di due minuti.
Avevo in una mano lo smartphone e nell’altra i documenti necessari, e mi chiesi: “Possibile mai che nel 2010, non esista un’APP che mi aiuti a risparmiare tempo, evitandomi di stare fermo qui?”.

Qual è il vostro modello di business?
Le strutture possono avere Qurami attraverso il pagamento di un piccolo cannone annuale, gli Utenti invece possono beneficiare del servizio gratuitamente.

Che difficoltà avete incontrato nel realizzare il vostro progetto?
La più grande difficoltà, ancora maggiore rispetto alla sfida di innovazione di ogni giorno, è stata quella di essere riconosciuti come un vero standard tecnologico e di business da clienti e partner. Le altre piccole-grandi difficoltà di tutti i giorni sono superate dal lavoro e da un pizza mangiata a tarda notte!

Come è stata risolta?

I fattori che ci hanno aiutato a superare le difficoltà ed essere apprezzati sono stati:

- essere verticali su un unico servizio: è fondamentale per dare credibilità all’intero progetto

- strategia: essere un brand per l’utenza è la vera innovazione, esistono molti posti dove si può trovare una fila e un’unica app con il quale è possibile farle..qurami appunto

Cosa cercate in un partner finanziario e che caratteristiche deve avere?
L’investitore ottimo è quello che condivide a pieno la vision del progetto, aiuta a farla evolvere, in sontonia con i founder e riesce a portare il valore aggiunto indispensabile per la crescita.

Come è nata la vostra squadra e come è composta?

Qurami pone le basi di un team solido proprio sull’etoregenieità delle figure coinvolte: ingegneria, economia, informatica, comunicazione, marketing e grafica, sin dal primo giorno sono tante le anime che si confrontano e scontronano in Qurami condividendo lo stesso obiettivo con la stessa passione.

Come avete risolto il problema del finanziamento delle nuove aziende?
Qurami ha ricevuto un investimento complessivo di circa 300.000 euro, ripartito in due tranches, dall’incubatore di impresa romano Luiss Enlabs e da un ristretto un gruppo di investitori privati..

Che ruolo ha la rete nel vostro business?
Fondamentale. Un servizio come Qurami, caratterizzato da una forte componente B2C e dalla necessità di collaborazioni solide con aziende partner, non può prescindere dal network che deve essere costruito con tanto lavoro, serietà e coraggio mattoncino dopo mattoncino.Siamo una startup web assolutamente ma si vive anche di strette di mano.

Quali sono le competenze necessarie per avviare una startup in questo settore?

Non ci si può improvvisare troppo a lungo, molto si può imparare ma molto deve anche essere portato dentro il progetto dalle persone che ne fanno parte, per una start-up come Qurami, oltre a conoscenze “tecnologiche” e “commerciali”, fondamentale è stato acquisirne relativamente ad aspetti legali e di Intellectual Property.

Cosa vuol dire per voi innovare?
Dare la possibilità alle persone di migliorare la qualità della vita attraverso la tecnologia.

Quali risultati avete ottenuto e quali sono i vostri prossimi passi?

Il servizio è oggi attivo in circa 50 strutture per un totale di 30 clienti, l’app ha raggiunto i 100.000 downloads sui vari store per un totale di 40.000 utilizzi. Grazie agli importanti sviluppi commerciali e tecnologici che si stanno concretizzando, entro il primo trimestre del 2014 Qurami conta di raddoppiare il numero di strutture e triplicare quello degli utenti.
Attualmente un grande istituto di credito del Costa Rica ha scelto Qurami per i suoi uffici, sempre in Centro America, importanti trattative sono in corso a Panama e in Messico. In Europa, grazie a importanti partnerships, Qurami confida di entrare quanto prima neo mercati francese e inglese, per il Regno Unito, in particolare, feedback positivi alla tecnologia sono arrivati anche da enti istituzionali.

Quali sono le tre principali azioni che dovrebbero attuare le istituzioni per supportare lo sviluppo delle startup?
Fornire infrastruttura. Agevolare i regimi fiscali. Contribuire alle diffusione.

In un “tweet” cosa consigliate a chi vuol fare impresa?
Siate convinti di quello che fate per convincere gli altri.

Sito web: http://www.qurami.com/it/index.html
Follow on Twiter: @qurami

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