la decima lettera di Piero dall’Australia

Bomeluzo-Australia 15LETTERE DALL’AUSTRALIA – N. 10
AL CIRCOLO SARDO DI MELBOURNE. Domenica 23 novembre bellissimo incontro coi sardi del circolo di Melbourne “Sardinian Cultural Association”.
Si tiene l’Assemblea annuale. In attesa dell’inizio dei lavori, dopo aver salutato il Presidente e il Segretario e presentato mia nipote Mariangela (sarda) e suo marito Jan (australiano), faccio conoscenza e chiacchiero con tanti dei presenti: Ignazio Vargiu e Giovanni Chighine di Bessude, e tanti Ledda di Santulussurgiu. Farà piacere al mio amico Nicolò Migheli, sapere che questi Ledda ricordano la sua famiglia, e alla mia amica Maria G. Cossu, che uno di questi è stato militare a Roma con suo padre, lo scrittore Antonio Cossu, anzi addirittura Francesco Ledda, interpellato dagli altri ricorda nome e cognome della ragazza sposa di Antonio (dopo cinquant’anni di assenza da Santu Lussurgiu!). La moglie di Francesco e’ di Pattada (84 anni), aprì il primo negozio di pasta fresca nella zona.
Iniziano i lavori. Introduce i lavori il segretario Angelo Ledda (manco a dirlo, di Santu Lussurgiu). Si approva il bilancio, si conferma il Direttivo, si approva il programma delle inziative per l’anno in corso.
Il presidente Paolo Lostia (Paul), tiene un breve discorso, ricorda gli amici scomparsi, tra questi Giuseppe Murtas, presidente del circolo sardo di Brisbane, nel Queensland.
Mi presenta e mi chiede di parlare. Inizio in inglese, solo per scusarmi di non parlarlo tanto bene da tenere tutto un discorso, proseguo in italiano e in sardo. Dico dell’importanza dei circoli sardi in Italia e nel Mondo, come non è stata capita dai nostri politici, leggo la lettera di saluto dell’amico Fabrizio Palazzari, gia’ presidente del circolo sardo di Berlino, mi congratulo per la raccolta di fondi che i sardi di Melbourne hanno iniziato a favore dei danneggiati dal ciclone del 18 novembre, specie a Olbia. – segue -
Sono stati raccolti finora 5mila dollari e la raccolta continua, si concluderà il 27 aprile, vigilia de Sa die de sa Sardigna, con un pranzo al Sunshine di Melbourne, che vedrà centinaia di partecipanti, con quattro chef sardi, due di Melbourne e due di Sidney, che si presteranno gratuitamente a preparare un pranzo alla sarda.
Mi hanno posto il problema: a chi poi affidare questi soldi? Sono ben al corrente delle recenti scoperte sull’onesta’ del politico in Sardegna.
Mi son preso l’impegno di segnalare loro, attraverso la Fondazione Sardinia, una persona degna di fiducia.
Altro impegno che ho preso è stato quello di chiedere agli amici artisti la loro disponibilità a venire a Melbourne, ai soli costi del viaggio, per tenere spettacoli vari, specie rivolti ai giovani (il circolo invecchia e la presenza di giovani va stimolata).
Fine incontro con rinfresco (totu cosa fatta in domu), foto ricordo e tante chiacchiere. Uno mi chiede di Sanjust: ma davvero si è pagato il pranzo nuziale coi soldi del gruppo? Sanno già tutto, non posso che confermare.
Uno ha portato un cesto di cipolle giganti (cipolle di Banari) e viene fotografato come si fa coi pescatori che prendono prede giganti.
Elaine, la moglie irlandese di Angelo Ledda, mi saluta affettuosamente mentre si va via, parliamo brevemente (in inglese!) dell’Irlanda, della simpatia dei suoi abitanti, isolani simili ai sardi. Finisce così.
Ciao a tutti. Forza paris!

One Response to la decima lettera di Piero dall’Australia

  1. […] Come avevo anticipato nella mia “Lettera dall’Australia” del 25 febbraio (vedi Aladin Pensiero) anche in Australia i sardi festeggiano Sa Die de sa Sardigna. Quest’anno in particolare, lo […]

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