la tavolozza di Licia

Caravaggio, 1573-1610) La flagellazione di GesùMichelangelo Merisi (Il Caravaggio, 1573-1610) – La flagellazione di Gesù, 1606, circa, Napoli, Museo di Capodimonte. Fu dipinto a Napoli quando l’artista era già in fuga da Roma, accusato di omicidio. Cristo è al centro della composizione, legato alla colonna, in piena luce. Uno degli aguzzini, dalla faccia patibolare, gli tira violentemente i capelli, un altro lo lega con un gesto rapido e violento, mentre un terzo, a terra, raccoglie il flagello. La luce appare quasi accecante e rende ben evidenti il venir meno delle forze del Cristo le cui ginocchia paiono cedere e i gesti concitati e brutali dei suoi torturatori.
Caravaggio 1573-1610) Cristo alla colonnaMichelangelo Merisi (Il Caravaggio, 1573-1610) – Cristo alla colonna, o Flagellazione 1506 (Rouen). Esistono altre due versioni di questo capolavoro, però si ritiene che l’originale sia questo di Rouen.
Gesù viene legato alla colonna da un rozzo aguzzino dall’espressione un po’ ottusa, mentre l’altro, un individuo sinistro dall’ espressione torva e feroce, solleva il braccio con lo scudiscio. La figura di Gesù è insolitamente decentrata ma illuminata da un fascio di luce che ne mette in evidenza il corpo bellissimo. Il viso sofferente e patetico è in penombra.
Più esatto dire che il capo e il collo sono in penombra perché il viso è ben illuminato per rivelarne in pieno la sofferenza e la bellezza…

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