Il rapporto di valutazione del programma Master & Back

M and BIl rapporto di valutazione sul programma Master & Back pubblicato sul sito della Ras
logo_irisIl rapporto datato maggio 2014 è stato redatto per conto della Ras dalla società Iris

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L’UNIONE SARDA.it
Master & back, una fabbrica di cervelli in fuga In duemila hanno lasciato l’Isola per lavorare
In duemila hanno lasciato l’Isola per lavorare

Ecco la valutazione del programma Master & back fatta da una società per conto della Regione. Buono il numero degli occupati (63,6 per cento), ma il 53 per cento di questi lavora fuori dall’Isola.

Oltre quattromila progetti avviati, quasi 120 milioni di euro distribuiti agli studenti sardi per garantire un’alta formazione e, in molti casi, un futuro migliore di quello che avrebbe potuto offrire il panorama sardo, sia per quanto riguarda i corsi post universitari, sia per le possibilità lavorative.

Questo è il bicchiere mezzo pieno del Master and back, programma varato nel 2006 dalla Giunta Soru che ora, a otto anni di distanza, è stato valutato da una società specializzata per conto della Regione.

“Il neo del progetto, che ha dato un alto livello di occupazione ai giovani che lo hanno sperimentato, è quello dell basso numero di studenti che sono tornati a lavorare nell’Isola. Più del 50 per cento dei ragazzi è rimasto fuori dalla Sardegna”, spiega Massimo Bressan, della società di valutazione Iris. E’ stato lui ad analizzare i programmi legati dai Fondi Por.

E allora, oltre ai pregi, è emerso il lato negativo: i finanziamenti milionari concessi dall’Unione europea sono serviti per formare dei giovani che però nel cinquanta per cento dei casi non sono tornati in Sardegna. Insomma: circa duemila cervelli in fuga, con il benestare della Regione. La valutazione ha evidenziato che a sei mesi dal termine dei programmi di alta formazione, il 53 per cento dei giovani era rimasto lontano dall’Isola.

Sono buoni, se confrontati con i dati della disoccupazione giovanile nell’Isola (si supera il 40 per cento) i numeri dei giovani che lavorano dopo il Master and back. “Un primo indicatore dell’impatto occupazionale del programma è senz’altro costituito dallo status occupazionale dei beneficiari a 6 mesi dalla conclusione del percorso in uscita o di Rientro. Nel complesso, il 63,6% di coloro che hanno svolto il programma si sono dichiarati occupati, il 27,5% disoccupati e il 3,5% inattivo, mentre il 5,5% si è definito ancora studente”, è scritto nella relazione della società Iris.

La Giunta regionale ora ha intenzione di sostenere l’occupazione dei giovani con altri progetti, che l’assessorato al Lavoro sta programmando in questi primi mesi di Governo.

“Punteremo sul progetto Garanzia Giovani per avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro”, ha annunciato l’assessore al Lavoro Virginia Mura. “Il progetto servirà a sostenere i giovani che non studiano, non lavorano e non sono impegnati in corsi di formazione. In questa condizione purtroppo ci sono tanti ragazzi in Sardegna”. Sarà indispensabile anche una riorganizzazione dei Centri servizi per il lavoro. “E’ pronta una profonda revisione. I centri dovranno sostenere i giovani, intervistarli, chiedere quali sono le loro aspettative e le necessità, per accompagnarli nell’ingresso nel mondo del lavoro”.

Michele Ruffi

(ruffi@unionesarda.it)

Domenica 20 luglio 2014 13:12

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