DRITTO & ROVESCIO. Referendum scozzese: riflessioni… pensando a noi. Intervento di Vanni Tola.

DRITTO E ROVESCIO MARIA LAIbandiera-scozzese-band 4 mori
In Scozia non è andata. Un’occasione per riflettere anche per i Sardi
sedia-van-gogh4di Vanni Tola
In Scozia non è andata. Molti ci speravano, il desiderio d’indipendenza del popolo scozzese sembrava essere, e, di fatto, lo è, un’esigenza molto diffusa. Gli sconfitti hanno raccolto circa il 45% dei consensi ma non è bastato. L’indipendenza era realmente all’ordine del giorno, non era il pensiero di un’elite di pensatori come in altre aree d’Europa. Oltre una diffusa partecipazione di popolo, sono scesi in campo personaggi della cultura, dello sport e del mondo dello spettacolo, perfino Sean Connery, il mitico 007 cinematografico, ma non c’è stato niente da fare. La separazione della Scozia dal Regno di Sua Maestà Britannica è sfumata, forse rinviata a tempi migliori. Il Governo della Regina si è preso un bello spavento al punto che, a pochi giorni dal referendum, ha dovuto promettere una serie di concessioni e liberalità verso la Scozia e le altre regioni del Regno che, se mantenute, rappresenterebbero comunque un bel risultato per gli indipendentisti. Nel merito delle cause che hanno determinato la sconfitta degli indipendentisti, s’interrogheranno a lungo i commentatori politici e gli storici. Immaginiamo ci sia stata anche molta delusione e si siano colti parecchi spunti di riflessione anche tra il gruppo di intellettuali e di organizzazioni indipendentiste della Sardegna che hanno voluto manifestare solidarietà agli indipendentisti scozzesi con l’invio di un documento scaturito da un interessante dibattito promosso dalla Fondazione Sardigna e la presenza in Scozia di due delegazioni (una del psd’az e una delle organizzazioni indipendentiste). Si è forse esagerato un po’ quando si è dichiarato di parlare in nome e per conto del popolo sardo. In effetti, in questi giorni di dibattito sull’indipendenza della Scozia, per le strade della Sardegna non si aveva l’impressione che l’argomento interessasse i sardi molto di più dell’esito delle prime partite del Cagliari di Zeman. - segue - Ma al di la di questo è evidente che, nell’analizzare la vicenda scozzese, ci si dovrà soffermare anche sulla necessità di verificare quanto l’obiettivo indipendenza della Sardegna rappresenti realmente una esigenza primaria dell’isola e dei suoi abitanti almeno nel breve e medio periodo. Per carità un referendum non si nega a nessuno ma personalmente ci penserei su due volte prima di proporlo nell’immediato. E’ molto importante invece il fatto che l’iniziativa scozzese abbia posto all’attenzione del parlamento europeo l’esigenza di stabilire quale comportamento e quali procedure l’Unione debba adottare tutte le volte che minoranza locali di paesi europei rivendicassero o ottenessero il diritto all’indipendenza dal paese di appartenenza pur non rinunciando a riconoscersi nel processo di unità europea. Lo stesso Schulz in proposito a manifestato interesse segnalando l’esigenza di approfondire l’intera questione che non era finora stata posta in questi termini nel dibattito politico in atto. L’Europa deve essere un monolite granitico immodificabile o un’area di dibattito politico aperto capace di cogliere e valorizzare le esigenze di indipendenza di popoli e minoranze che, non necessariamente si collocano su posizioni antieuropeiste. In tale situazione anche gli indipendentisti sardi dovrebbero cominciare a porsi, se già non lo stanno facendo, il problema del rapporto Sardegna – Europa interrogandosi sul ruolo, lo spazio economico e commerciale, la collocazione politica dell’isola nel contesto europeo. Perché con l’Europa i conti li dovremo fare comunque con o senza l’indipendenza dall’Italia.

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>