Eurobarometro, rapporto sull’Italia

Eurobarometer

dal Dipartimento Politiche Europee

L’euroscetticismo contagia l’Italia e, una volta tanto in controtendenza rispetto agli altri Paesi UE, la fiducia verso l’Europa e la capacità di rispondere con efficacia alla crisi è in calo.
E’ quanto emerge dal nuovo Rapporto di Eurobarometro, l’istituto di ricerca dell’Unione Europea, che ha monitorato le opinioni degli italiani lo scorso mese di novembre, a cavallo con la nomina di Mario Monti a Presidente del Consiglio.

Gli italiani e la crisi economica
Secondo Eurobarometro, il 34% Nel rapporto si legge che il 34% degli italiani ritiene che l’Europa non stia adottando le giuste misure per uscire dalla crisi. Appena il 21% giudica invece positivamente la gestione europea della crisi. Gli scettici in Europa raggiungono il 31% rispetto al 38% degli ottimisti.Dal rapporto emerge inoltre che gli italiani ritengono essenziale una riforma del mercato del lavoro che miri a ridurre la disoccupazione e azioni che puntino a diminuire la crisi sono la lotta lla povertà e a rafforzare la base industriale e l’economia verde.Colpisce invece il dato sugli effetti prodotto sulla vita quotidiana dalla crisi economica. La maggioranza degli italiani(il 57% del campione) confessa di avere problemi più o meno regolarmente ad arrivare a fine mese.Gli italiani e l’informazione sull’UEPoco interesse alle informazioni sull’Unione Europea, la televisione come fonte principale ma crescono gli utenti di internet. Sono le tendenze registrate da Eurobarometro sul rapporto italiani e informazione europea.L’Italia detiene la più alta percentuale di individui che dichiarano di non cercare attivamente informazioni sull’Unione Europea: il 20% (in Europa è il 10%) rispetto all’8% di appena un anno fa. A questo dato negativo si aggiunge anche l’opinione poco positiva sulla qualità ell’informazione: che, secondo la grande maggioranza del campione (74%) gli italiani non sono bene informati sull’attualità europea.La televisione resta il mezzo di comunicazione più utilizzato sia in Italia (per l’83%) sia in Europa (86%). Gli utilizzatori più assidui sono soprattutto gli ultracinquantacinquenni, chi abita nel Nord-Est del Paese, i residenti di piccoli centri. Resta molto popolare anche la radio, mentre calano i lettori dei giornali (dal 29% di un anno fa al 25% dell’attuale Rapporto).

Scende inoltre la credibilità di tutti i mezzi di informazione. Calano gli italiani che nutrono fiducia nella tv (dal 54 al 51%), stampa (48%) e radio (46%).

Gli italiani e internet

In aumento invece gli utenti di internet: circa il 39% degli italiani dichiara di connettersi quotidianamente (in Europa sono il 48%). Per ottenere informazioni sull’Unione Europea sono soprattutto i siti dei quotidiani o dei settimanali ad essere consultati. Seguono, le pagine istituzionali, i blog e altri siti di condivisione.L’utilizzo dei social media per ricercare informazioni rimane ancora marginale, ma il 46% degli italiani li considerano uno strumento importante per aumentare l’interesse dei cittadini nella politica, mentre il 48% del campione considera le reti sociali utili per una maggiore partecipazione politica dei cittadini.

Fonte: http://www.politicheeuropee.it/newsletter/18128/eurobarometro

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