Arte E’ Cultura

Klimt La FilosofiaK la filosofia bnEcco l’allegoria della Filosofia, di Gustav Klimt. Anche quest’ opera era destinata alla decorazione dell’ Università di Vienna: nella parte sinistra del dipinto una catena di figure umane in diverse posture e atteggiamenti significanti amore, dolore, vita e morte. Donne e uomini , giovani, vecchi e bambini di forma ed energia dantesca e michelangiolesca sembrano emergere e sprofondare in uno scenario cosmico in cui trapela, al centro, l’Enigma assoluto o forse il Fato, il Mistero dell’uomo e dell’universo. In basso, al centro, la figura della Veggente, forse la personificazione della Filosofia, l’Arte che pensa il pensiero umano.
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Klimt la medicina Uni Vienna
Ecco l’allegoria della Medicina secondo Gustav Klimt 1896. L’opera è andata, successivamente, distrutta. L’immagine è formata da una massa quasi indistinta di uomini e donne, sani e malati, vivi e morti, che si agita e soffre, come trasportata da una corrente. Al centro, in basso, Igea, la dea greca della salute, che innalza una pozione con il serpente (simbolo antico di Esculapio dio della medicina) che si arrotola con un guizzo Liberty o Jugendstile. Per questa umanità non c’è speranza alcuna di salvezza ma solo la possibilità di lenire il dolore e le ferite.

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LA FILOSOFIA, statua situata nell’atrio del Rettorato dell’Università di Cagliari.
La Filosofia di Antonio BertiCaratteristiche:
autore dell’opera: Antonio Berti (San Piero a Sieve – Fi 1904)
materiale:bronzo
altezza: m 2,40

Di quest’opera Antonio Berti ha scritto: “Quando l’amico Rodolfo Siviero mi propose quattro soggetti per una statua, io scelsi con entusiasmo la Filosofia. Il tema mi avvinceva e feci quattro studi: due figure nude con un corvo, le altre due avvolte da grandi e lunghe masse di capelli. Realizzai alla grandezza voluta l’ultimo bozzetto. Cercai nella creta le sembianze di un essere pervaso dal desiderio di spiegarsi il perchè delle cose. I tratti tesi del volto denunciano questo logorio del cervello e dello spirito. La bocca è dischiusa, anelante dal tormento di conoscere; lo sguardo è immerso nella profonda concezione del pensiero. I lunghi capelli serpeggiano come un fiume lungo le membra della giovane donna. La mano sinistra alza come un velario una massa di capelli per togliersi davanti qualche cosa che le impedisce di capire il perchè del nostro nascere alla vita, del nostro andare verso la morte. “Con grande passione e con altrettanta umiltà ho cercato di fare una cosa degna del tema affidatomi. Ringrazio coloro che mi hanno offerto questa occasione, pregandoli di accogliere benevolmente la mia opera insieme alle altre, come un atto di coraggio e di fede verso l’Arte in un momento di così grande smarrimento”.
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La Medicina di Mario MoschiLA MEDICINA, statua situata nell’atrio del Rettorato dell’Università di Cagliari. Caratteristiche: autore dell’opera: Mario Moschi (Signa – Fi 1896)
materiale: bronzo
altezza: m 2,30

Sull’opera Mario Moschi ha scritto: “Per me la scultura è anche architettura. Il tema della medicina m’interessava e l’ho scelto perchè con i suoi attributi classici, la cicogna ed il serpente, mi permetteva di costruire un soggeto armonico, rispondente al mio sentimento dell’arte. Ogni frammento di scultura ha una sua vita ed è questo che io ho cercato nei particolari della statua. Il giuoco degli elementi mi ha portato a concludere un insieme ritmico; necessario in quanto la medicina ha per me il significato della conservazione della vita, che è bellezza e armonia”.

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