Oggi sabato, sabudu, 21 marzo 2015

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economia
Un governo dell’Europa Unita può aiutare la democrazia
Andrea Saba su La Nuova Sardegna
Da un lato assistiamo alla nascita di forme improprie di istituzioni europee, dall’altro vediamo la crisi di rappresentatività dei parlamenti
La teoria economica negli ultimi decenni ha elaborato schemi che avrebbero potuto avere una grande rilevanza nella formulazione delle politiche economiche e che invece sono stati del tutto ignorati. Un caso significativo è quello della ricerca, premiata col Nobel nel 1993, di Douglas North sul rapporto fra la efficienza del sistema economico e le istituzioni che devono assicurare il funzionamento del sistema stesso. Se le istituzioni, ad esempio: giustizia, burocrazia, istruzione, ricerca ecc., sono inadeguate finiscono per produrre “costi transazionali” che indeboliscono progressivamente il sistema economico. Ho ripreso questa impostazione in un mio saggio: “L’Europa incompiuta e la crisi globale” pubblicato da Ed. Sabinae nel 2008. Ho ricevuto autorevoli complimenti per aver dimostrato che il sistema Euro, senza le adeguate istituzioni europee, sarebbe stato debole di fronte alla violenza di una crisi, nata negli Usa ed esportata in tutto il mondo globalizzato. Ma avevo anche sostenuto che “la storia spesso procede a calci nel sedere (non è uno stile molto accademico da professore della Sapienza ) e che l’Europa avrebbe finito col generare forme istituzionali necessarie anche se atipiche, per cercare di arginare i disastri che la crisi stava producendo (nel 2008 eravamo solo agli inizi ). Ora anche studiosi di alto profilo, come Panebianco sul Corriere del 15 marzo, si rendono conto che il governo di un singolo paese, la Grecia, è di fatto impotente contro i meccanismi della politica economica europea, ma anche che l’Europa, non disponendo di istituzioni europee, come una vera nazione, non è in grado di controllare in modo soddisfacente le vicende di un singolo stato che può però mettere in crisi l’intero sistema eurocentrico. Da un lato assistiamo alla nascita di forme improprie di istituzioni europee, e dall’altro vediamo la crisi della scarsa rappresentatività dei parlamenti che devono legiferare, in apparenza del tutto sovrani, ma sono di fatto legati agli accordi che hanno sottoscritto in sede europea dove, una potente burocrazia non eletta dal popolo, impone, di fatto le principali scelte politiche. Così, mentre al livello nazionale cresce la sfiducia nelle forme di democrazia e si moltiplicano le formazioni politiche populiste, nel migliore dei casi, ma nella sostanza para fasciste o semi –naziste, ed in ogni caso anti europee. Nascono istituzioni europee di fatto. Draghi, adottando il quantitative easing si mette ad acquistare titoli di stato come se fosse di fatto il ministro del Tesoro della nazione Europa. La Merckel vola ad Washington, parla con Obama, torna e l’indomani vede Putin e impone l’accordo di Kiev che ferma la guerra in Ucraina e che, per il momento sembra che tenga.E’, di fatto, il premier della Europa unita. Non possiamo andare avanti così. La democrazia esprime parlamenti nazionali che contano sempre di meno e passano il tempo a litigare e a fondare nuovi movimenti politici e il governo europeo, non eletto, crea tensioni e contrasti. Ma esiste un Parlamento Europeo eletto direttamente dal popolo degli europei che però conta pochissimo. Sarebbe opportuno che, all’interno di questo parlamento sorgesse una iniziativa per creare finalmente un vero governo dell’Europa Unita. E’ necessario un Capo del Governo, ed Angela sarebbe adattissima, il ministro del Tesoro c’è già ed al massimo bisognerà trovare un nuovo presidente della Bce, poi, come la crisi Ucraina ha dimostrato, l’Europa deve avere una unica politica estera e la “guerra”(ormai e’ meglio chiamarla così) dell’Isis richiede un unico ministro della Difesa. Anche un ministro unico dell’Energia sarebbe opportuno dato che l’Europa deve puntare alla autonomia energetica. Il Parlamento europeo è eletto dal popolo. La smettano di perdere tempo in chiacchere: le istituzioni europee stanno nascendo per conto loro e sarebbe molto meglio se fossero una espressione democratica, per l’ Europa e per la democrazia.

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