con gli occhiali di Piero…

GLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413CASO MAI
Caso mai a qualcuno fossi mancato
avviso che già da ieri sono tornato,
l’intenzione era che fossi riposato,
al contrario mi sono affaticato.
E’ stato il caldo che non ha giovato,
per quanti stratagemmi abbia tentato.
Adesso rimane soltanto un pensiero:
dovrò migrare nell’altro emisfero…

CatariHIROSHIMA DEL MEDIO EVO
Il 22 luglio 1209 a Béziers, cittadina della Linguadoca nel sud della Francia, 20mila persone, uomini, donne, bambini, vecchi, di fede diversa: cattolici, ebrei, catari, furono massacrate. Fu nel corso della “crociata” contro i catari che le truppe al comando di Simon de Monfort compirono il più feroce massacro dell’epoca.
Non potendosi distinguere tra fedeli di fede diversa si racconta che l’arcivescovo, inviato papale, Arnaldo Amaury abbia ordinato: “uccideteli tutti, Dio riconoscerà I suoi”. I catari, cioè i puri, si proponevano come autentica chiesa di Cristo, senza riconoscere l’autorità della gerarchia ecclesiastica, ognuno doveva essere libero di vivere la propria fede.
Del tragico episodio scrive, nella sua prima raccolta di poesie “Il disonore dei canti”, il mio fraterno amico Raffaele Ibba, uomo di fede. Ecco il finale:
Monta a cavallo il comandante
e cala il pesante cimiero
l’elmo nero sopra il suo cuore
nero dal comando.
Non guarda
non guarda nessuno,
nel cieco cimiero non ha occhi per reggere sguardi
non ha sguardi per portar pianti.
E parla. Muto.
“Uccideteli,
uccideteli,
tutti”.
Non guarda,
nelle tenebre del potere
sono affondati occhi,
nelle notti della sottomissione
nel buio dell’obbedienza
nel cieco del disonore.
Muto.
“Chi uccideremo comandante?
chi uccideremo tra i loro e i nostril?”
Muto. E parla.
“Uccideteli tutti, Dio riconoscerà i suoi”.
Muto
e andò contro Béziers sospesa di pietà

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