Oggi a Monte Claro: “Il mito di Frankenstein o il moderno Prometeo, la coscienza tra intelligenza naturale e intelligenza artificiale”

filippo_figari-fuoco-conoscenzaOggi, giovedì 22 ottobre alle ore 18,00 nella sala conferenze della Biblioteca Provinciale Emilio Lussu a Cagliari, nel parco di Monte Claro (ingresso in auto dalla Cittadella Sanitaria) si svolgerà l’ultimo incontro previsto in “Parole simboli narrazioni tra scritture e neuroscienze”.
Il mito di Frankenstein o il moderno Prometeo, la coscienza tra intelligenza naturale e intelligenza artificiale” è il titolo dell’incontro dibattito col biologo e neuroscienziato Edoardo Boncinelli e il filosofo della scienza Silvano Tagliagambe.
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COMUNICATO STAMPA
Il mito di Frankenstein
“Parole simboli narrazioni tra scritture e neuroscienze” è il titolo dell’iniziativa promossa dalla
Biblioteca Provinciale nell’ambito della promozione alla lettura con particolare attenzione, in
questo caso, ai rapporti tra letterature e scienze, e supportata, come partner, dalle associazioni
“Scienza-società-scienza”, “Il teatro del segno” e “Appariscienza”.
Giovedì 22 ottobre alle ore 18,00 nella sala conferenze della Biblioteca Provinciale Emilio Lussu
a Cagliari, nel parco di Monte Claro (ingresso in auto dalla Cittadella Sanitaria) si svolgerà l’ultimo
incontro previsto in “Parole simboli narrazioni tra scritture e neuroscienze”.
Il mito di Frankenstein o il moderno Prometeo, la coscienza tra intelligenza naturale e intelligenza
artificiale” è il titolo dell’incontro dibattito col biologo e neuroscienziato Edoardo Boncinelli e il
filosofo della scienza Silvano Tagliagambe. Il problema della coscienza è uno dei temi considerati
di confine, a cavallo tra diverse discipline e, oggi, per alcuni anche determinante nella riflessione
sull’intelligenza artificiale. Pure diversi animali hanno coscienza di molti loro comportamenti, o si
tratta solo di riflessi condizionati? E qual è la differenza tra questa (eventuale) coscienza e quella
degli esseri umani? E in che senso produrre un manufatto artificiale con coscienza di se stesso può
renderlo più vicino, se non simile, all’essere umano? Problemi, questi, che comportano marcate
differenze sul modo di intendere l’intelligenza artificiale e la filosofia della mente.
Giovedì 22 ottobre alle ore 18,00 come accennato, ne parleranno con l’ideatore dell’iniziativa
Roberto Paracchini:
Edoardo Boncinelli. Fisico quantistico passato alla biologia, Boncinelli è considerato il maggior
genetista italiano. Nel 2011 il Corriere della Sera, in occasione del 150º anniversario dell’Unità d’Italia, ha
incluso le scoperte di Edoardo Boncinelli tra le 10, prodotte dal genio degli scienziati italiani, da
ricordare nella storia d’Italia. Tra le altre cose, nel 1985 Boncinelli scopre, insieme ad Antonio
Simeone, i geni omeotici nell’uomo, “architetti” che progettano lo sviluppo dell’organismo.
Silvano Tagliagambe. Tra i più brillanti e originali allievi di Ludovico Geymonat, Tagliagambe ha
svolto ampi studi sulla meccanica quantistica e approfondito i concetti di spazio intermedio e di
confine. Studioso delle forti interconnessioni tra artificiale e naturale, ha elaborato originali
interpretazioni dell’interdisciplinarità. Assieme a Giovanni Maciocco ha fondato la facoltà di
Architettura di Alghero. Inoltre lo studio dei problemi di confine e dei margini nell’articolarsi delle
conoscenze, ha portato Tagliagambe a studi particolarmente significativi su Fedor Dostoevskij e
sull’intenso scambio dialogico tra il premio Nobel della fisica Wolfgang Pauli e il fondatore della
psicologia analitica Carl Gustav Jung.

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