Oggi mercoledì 4 novembre 2015

—————————————————————————————————-
ape-innovativaLogo_Aladin_Pensieroaladin-lampada-di-aladinews312sardegnaeuropa-bomeluzo3-300x211Sardegna-bomeluzo22sedia-van-goghGLI-OCCHIALI-DI-PIERO1-150x1501413. .

4 novembre: Giornata di lutto per i Sardi non festa
Essa deve essere un Giornata per ricordare la “Gigantesca carneficina”, voluta dal Governo e dal parlamento italiota, dall’apparato militare e dagli industriali.
Una gigantesca carneficina in cui morirono ben 13.602 sardi, (1386 morti ogni diecimila chiamati alle armi, la percentuale più alta d’Italia, la media nazionale infatti è di 1049).
Soprattutto giovani contadini, pastori e artigiani. Lo descriverà in Un anno sull’altopiano, Emilio Lussu.
Da una parte ci saranno i fanti, i contadini e i pastori e dall’altra gli ufficiali, ma soprattutto i generali, di cui Leone ne è un significativo emblema, che mandano al macello sicuro i soldati. Due classi che non riescono a fondersi neanche attraverso l’orrore delle esperienze comuni, in mezzo al sangue e al fango. La barriera resta insuperabile. Solo alla fine alcuni ufficiali subalterni, poco a poco, capiscono il rapporto e vogliono superarlo a costo della vita, e i soldati pastori o contadini, alla fine si incontrano esprimendosi contro le menzogne, le ipocrisie, le ambizioni di una casta di generali che trovava giustificazione al proprio esistere esclusivamente nei mascheramenti patriottici. Sono loro i nemici dei fanti, prima e oltre che gli austriaci, i nemici naturali. (Francesco Casula).

Lascia un Commento

L'indirizzo email non verrà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

È possibile utilizzare questi tag ed attributi XHTML: <a href="" title=""> <abbr title=""> <acronym title=""> <b> <blockquote cite=""> <cite> <code> <del datetime=""> <em> <i> <q cite=""> <strike> <strong>