La Sardegna scommette sull’agricoltura. Non bastano i soldi per fare bene… Oggi nel Convegno Isidoro Cultivar tutte le posizioni in campo. Avanti nel dibattito e nelle concrete realizzazioni. DOCUMENTAZIONE

convegno 4dic2015 isidoroL’intervento del presidente del Centro Servizi per le Imprese della Camera di Commercio di Cagliari, capofila del Progetto Isidoro – Cultivar, Cristian Atzori
Isidoro  Cultivar conv 1Atzori e Falchi
“…Voglio qui sottolineare l’accordo tra la Camera di Commercio, per il tramite del Centro Servizi (..) e le Università della Sardegna (Università di Sassari e Università di Cagliari). E’ un modello vincente, che dobbiamo riproporre in tutti gli ambiti, magari trovando strumenti di accordo maggiormente calzanti. Riprendo al riguardo un’idea vecchia quanto attuale: quella di costituire una Fondazione tra le due Università della Sardegna e Unioncamere regionale per la comune gestione di progetti europei e non solo. Ne avrebbero un grande vantaggio la formazione professionale e le attività di trasferimento tecnologico sul territorio. Per le Università si tratterebbe di svolgere meglio la loro “terza missione” in stretto raccordo, anzi integrazione, con il mondo delle imprese (profit e no profit) rappresentato dal sistema Camerale.”
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Siamo dunque arrivati al termine di questo percorso, che non è stato facile, anche in considerazione delle “turbolenze” istituzionali che in particolare hanno interessato la nostra Camera di Commercio, come è a tutti noto. Ma noi siamo stati comunque ai patti sottoscritti con le Università della Sardegna e siamo andati tenacemente avanti, anche grazie all’ottimo team organizzativo che ha gestito il Progetto sulla base delle direttive del Board. Ne siamo fieri e crediamo sia contento il nostro committente Regione Autonoma della Sardegna (e tramite di essa l’Europa, cofinanzatrice del progetto) e, in particolare gli Assessorati direttamente coinvolti (Lavoro, Agricoltura, Enti Locali), che ci onorano oggi con i propri rappresentanti.

Ma siamo soprattutto contenti di aver consentito a circa 700 cittadini sardi, soprattutto giovani, di aver rafforzato la propria preparazione culturale, tecnica, professionale, per lavorare in agricoltura.
Ecco, il primo dato che vorrei sottolineare è proprio questo delle aspettative di molti cittadini sardi, soprattutto giovani, che s’ impegnano in agricoltura, costituendo questo uno sbocco lavorativo credibile. Abbiamo fatto di tutto per non deluderli ma molto ancora dobbiamo fare.

Come ha evidenziato il dott. Franco Meloni, direttore gestionale del Progetto, su 1046 domande pervenute ne abbiamo potuto accogliere 802, stante l’obbligo dell’osservanza dei requisiti di bando che prevedevano che i candidati ai corsi fossero in qualche modo già operatori del settore agricolo. Quantunque la Regione abbia dato un’interpretazione larga del criterio “possesso dei requisiti” abbiamo dovuto respingere oltre 200 domande di partecipazione.

Allora trasferiamo alla Regione e, in particolare, all’assessorato dell’Agricoltura e all’assessorato del Lavoro, questa esigenza di professionalità dei tanti giovani che vogliono esordire in agricoltura, non avendo al riguardo alcuna esperienza. Occorre fare Bandi, nella programmazione dei fondi europei 2014-2020, che rispondano a questa esigenza di formazione professionale in tutti gli ambiti agricoli (in senso lato) .

Alla Regione la risposta. Noi ci siamo per collaborare attivamente.

Dei “numeri” vi ha già detto il direttore e non vi annoio ulteriormente.

Voglio qui sottolineare l’accordo tra la Camera di Commercio, per il tramite del Centro Servizi che mi onoro di presiedere, e le Università della Sardegna (Università di Sassari e Università di Cagliari). E’ un modello vincente, che dobbiamo riproporre in tutti gli ambiti, magari trovando strumenti di accordo maggiormente calzanti. Riprendo al riguardo un’idea vecchia quanto attuale: quella di costituire una Fondazione tra le due Università della Sardegna e Unioncamere regionale per la comune gestione di progetti europei e non solo. Ne avrebbero un grande vantaggio la formazione professionale e le attività di trasferimento tecnologico sul territorio. Per le Università si tratterebbe di svolgere meglio la loro “terza missione” in stretto raccordo, anzi integrazione, con il mondo delle imprese (profit e no profit) rappresentato dal sistema Camerale.

Colgo l’occasione per ringraziare la Regione e, in particolare, gli assessorati competenti e gli Enti regionali del settore agricolo-forestale, le Associazioni di categoria e le Aziende del settore agricolo che hanno ospitato gli allievi in tirocinio (oltre 300 aziende sarde), il Board, lo staff organizzativo* e in ultimo posto di elencazione, ma al primo posto per importanza, gli allievi dei corsi che hanno portato a termine il percorso formativo.

Buon lavoro a tutti.

Cristian Atzori, presidente del Centro Servizi alle Imprese della Camera di Commercio di Cagliari

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° Lo staff
Franco Meloni, direttore gestionale
Valentina Demurtas e Stefania Tidu, coordinatrici
Segreteria: Giuliano Ibba, Federico Peddis, Federica Lai, Silvia Gaias, Giorgia Diana, Alessia Farci
Monitoraggio e rendicontazione: Paola Musu, Paolo Seu, Enrico Vagnoni
Tutte le tutor e tutti i tutor dei corsi
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Il Convegno sui siti web della RAS
http://www.regione.sardegna.it/j/v/25?s=295408&v=2&c=3694&t=1

https://www.facebook.com/regioneautonomasardegna/posts/422585604603662

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