CAGLIARI 2016. Dibattito su/per la città alla vigilia delle elezioni comunali.

AladinDibattito-CAbisCaro Massimo, attento!, l’unanimità del PD è insidiosa!

democraziaoggi loghettoAmsicora su Democraziaoggi (23 Dicembre 2015)

Caro Massimo,
lo so che non ci credi o che nutri almeno qualche dubbio, ma io, da sempre, mi considero il tuo amico o, se preferisci, il compagno più vero. Quello che non ti dice sempre e comunque “bravo!“, e non te lo dice neanche quando, specie nella manovra, lo sei. No io son l’amico che ti fa osservazioni, ti critica, mette in luce i tuoi difetti, ma lo fa per migliorare la tua opera di politico e amministratore. Lo fa per metterti in guardia dai pericoli. Lo so che tu non mi ascolti, ma ciò che sento te lo dico lo stesso, anche a costo di sembrare un ingenuo o un rompi.
Senti, ora sono preoccupato per te, stai in campana, l’unanimità del PD è insidiosa. Lo so che non bisogna mai perdere il senso delle dimensioni, ma i grandi esempi danno lumi anche per i fatti più piccoli. Ricordi l’unanimità per l’elezione di Prodi alla Presidenza della Repubblica? Mentre con calore si spellavano le mani per Prodi, era pronto un accordo trasversale per silurarlo e rieleggere Napolitano, che forse era anche il capofila della trama, quantomeno nel senso di rendersi disponibile a fruire del tradimento del voto della direzione del PD. Anche lì ci fu un’acclamazione come per te l’altro giorno e anche lì il segretario, il buon Bersani, fece dichiarazioni di grande soddisfazione per l’unità ritrovata del partito. Sembrava fatta…e invece sappiamo com’è andata. Ora nel caso tuo la situazione è diversa, sarai il candidato del PD e, dunque, del centro(sinistra)-destra, ma, attento!, l’unanimità nel PD serve a nascondere chi si oppone. Quanti non non hanno il coraggio di mostrarsi, di sostenere lealmente un’altra candidatura o un’altra linea, battono le mani, ma già hanno i pallettoni pronti dietro il muretto a secco. E sai chi è il bersaglio? Tu.
Dirai: cosa possono fare, io sono il candidato unico. Certo, ma tu, che trami nei partiti da quando avevi i pantaloni corti, ben sai che una cosa è sostenere convintamente una candidatura, altra è subirla. Nel primo caso ti mobiliti prendi il telefono chiami le tue zie e i tuoi cugini e li inviti a votare il candidato da sostenere, porti la tua vecchia nonna con l’alzheimer al seggio e l’assisti nel voto. Negli altri casi stai fermo o se qualcuno ti chiede consiglio rispondi mostrando disinteresse se non ostilità. Agli amici fidati poi dici di non votare o addirittura votare altrove. Questo atteggiamento, ben sai che fa perdere molti punti-percentuale. A questo aggiungi che molti di quelli che ti hanno votato la volta scorsa, stavolta se ne guarderanno bene. L’hai fatta grossa, non li hai considerati, spesso con le loro associazioni ti hanno chiesto udienza e non li hai ascoltati, spesso li hai trattato con sufficienza e arroganza. Tu hai pensato e pensi: “o me o la destra”, e dunque, turandosi il naso, voteranno me. Ma a quelli non gliene frega nulla, per loro la destra sei anche tu. – segue –
E poi ci siamo noi, noi che veniamo dalla sinistra, quella vera, quella comunista. Quelli che non si sono fatti mai incantare dal giochino di SEL di fare l’acaro che porta i voti della sinistra a quel cesso che è il PD in cambio di qualche seggio. Ora poi la situazione è più grave perché SEL a Roma si è sciolta per dar vita a Sinistra Italiana mentre tu, Uras e la crichetta nostrana mantenete in piedi una sigla come foglia di fico per nascondere la sostanziale adesione al PD e traghettare voti di gente di sinistra al partito di Renzi e guadagnare così il Consiglio regionale, avere qualche assessore o sindaco. A parte questo c’è quella sinistra che si aspettava da te un’amministrazione aperta, un’innovazione nel governo locale con la pratica di forme partecipative nuove, come si fa in molte parti del mondo, mentre tu sei stato chiuso come Delogu e Floris. Perché dovrebbero votarti questi compagni? Perché fai giardinetti e marciapiedi? Ma allora avrebbero dovuto votare anche Delogu che, grazie a dio, aiuole e piazzette ne ha fatte tante.
Caro Massimo, puoi solo sperare che il M5S rimanga paralizzato o non presenti buone candidature, perché se le presenta…presentabili, tu rischi di perdere. E sai perché? Perché il PD non si svena per te, una parte ti tradirà certamente nell’urna. Poi ci sono i delusi che ti hanno sostenuto con entusisamo e che tu hai gratuitamente bastonato. Infine ci sono quelli, come me, che considerano di sinistra chi fa cose di sinistra e non si fanno abbindolare dalla propaganda. Tu da costoro il voto non lo avrai mai, perché sei riuscito a fare tutto ciò che fa la destra, perfino ad essere sotto processo per una vicenda (Teatro Lirico) che più che di mala amministrazione è di insensatezza amministrativa. Una vicenda incomprensibile sul piano della logica perché, al fondo, nasconde un’intesa sottotraccia con personaggi ed ambienti non propriamente di sinistra, come talora emerge dalle carte processuali attraverso i nomi dei sostenitori, come te, della Crivellenti, da Gianni Letta a Nastasi. Ed allora, caro Massimo, datti sotto, rimboccati le maniche. E’ dura, ma tu hai tante risorse nascoste e poi in politica conta molto la fortuna, e tu indubbiamente ce l’hai. Anche oggi la buona stella è con te, se è vero come è vero che la tua più grande forza è la divisione del centrodestra, incapace di mettere in campo un candidato forte. Poi tu hai la fortuna di possedere un’arma segreta e letale: sei fotogenico. Mi raccomando, fatti una bella foto, di quelle che creano tenerezza e simpatia per la tua giovane età di fronte ai pescicani della politica sarda e all’immane compito che ti attende. Unisci uno slogan ad effetto che dica il contrario di quello che sei, un esponente della politica ammazza sinistra … e il gioco è fatto! Quella foto può imbrogliare più elettori di quanti tu pensi, come la volta scorsa. Se azzecchi la foto, forse li fregherai per la seconda volta. Good luck!

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