Cando si pesat su bentu est prezisu bentulare
Vota pro Facebook in sardu!
Agiuda·si a lòmpere a 50.000 votos pro fàghere Facebook in Sardu.
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Pubblicato a Cagliari il 3/3/2012
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Da L’Unione Sarda del 13 dicembre 2012
Il partito indipendentista lancia una sottoscrizione online per convincere Zuckerberg «Facebook parli in sardo» Progres: con 50mila firme sul web avremo la versione in limba Se esiste in quasi tutte le lingue del mondo, perché non in sardo? Si parla di Facebook, praticamente il punto di ritrovo più frequentato del web: un modo di comunicare ormai consueto per milioni di italiani, e ovviamente anche per tantissimi sardi sparsi per il mondo.
L’idea di ottenere una versione in limba è di Progres-Progetu republica, il partito indipendentista nato nel febbraio del 2011. Con 50mila voti (ovviamente online: sul sito facebookinsardu.progeturepublica.net ) si pensa di poter convincere il fondatore del social network, Mark Zuckerberg, o i suoi collaboratori: la decisione verrà presa direttamente a Palo Alto, anche se le prime trattative sono state avviate con la divisione europea.
I voti servono per sottolineare, agli occhi di chi dovrà dare il via libera, l’interesse commerciale dell’operazione. Già oggi esistono traduzioni di Facebook in idiomi parlati da minoranze linguistiche meno rilevanti di quella sarda.
Comunque il gruppo di attivisti di Progres che lavora a questa iniziativa non si limiterà a stimolare le votazioni: sono in preparazione diverse analisi di mercato e documentazioni per supportare la richiesta. Nella pagina web aperta per l’occasione si può consultare un documento che qualifica il sardo come «un lesser used language , ossia una lingua di minor uso/diffusione o lingua locale», che conta «circa un milione di parlanti con competenze attive (residenti: con gli emigrati la cifra potrebbe essere più elevata). Si tratta della più consistente minoranza linguistica riconosciuta dallo Stato italiano», per altro tutelata dalla Costituzione e dalle leggi statali e regionali.
Il primo migliaio di votos è arrivato già ieri sera (il traguardo dei mille è stato tagliato alle 20 e 40), mentre quasi quattromila visitatori del sito hanno cliccato su “mi piace”: lo scarto numerico è forse dovuto alla necessità, per votare, di effettuare alcuni passaggi per garantire che ogni voto appartenga a un singolo, e rendere dunque più attendibili le cifre della sottoscrizione online.