Aggiornamenti sulla protesta dei migranti

Cagliari, protesta migranti ‘No impronte’
migrantiprotestarotonda__1Molti giovani eritrei e somali cercano anche di bloccare strada

(ANSA) – CAGLIARI, 25 MAR 2016 - Si è conclusa la protesta degli oltre 200 migranti che questa mattina hanno lasciato l’albergo alle porte di Cagliari, in cui erano ospitati, per scendere in strada, bloccando a tratti il traffico all’altezza della rotonda di via Cadello e nella zona di via Santa Maria Chiara. Alcuni di loro a pranzo hanno anche attuato lo sciopero della fame.

Ora sono rientrati in hotel, pronti però a riscendere in piazza: vogliono lasciare subito la Sardegna e non intendono farsi prendere le impronte digitali per paura di dover restare in Italia e non potersi ricongiungere con i parenti in altri paesi europei.
A lungo i mediatori e le forze dell’ordine hanno tentato di convincere i migranti a desistere. Le nuove norme entrate in vigore ad ottobre del 2015, è stato loro spiegato, prevedono infatti i ricongiungimenti familiari anche per chi lascia le impronte per farsi identificare, gli altri devono attendere le aperture delle quote nei vari Stati europei indicati come destinazione finale. Ma i profughi non si fidano: con le impronte prese, dicono, resteremo bloccati in Italia
. (Ansa news)
- La foto è di Davide Cassanello.

One Response to Aggiornamenti sulla protesta dei migranti

  1. Giacomo Meloni scrive:

    Hanno ragione,lasciamoli andare dove sperano di trovare migliori prospettive di vita.
    Fintantochè noi in Sardegna non siamo in grado di andare oltre la prima doverosa accoglienza umanitaria,dobbiamo rispettare la loro volontà.
    Io avrei delle idee su come andare oltre l’accoglienza…ma in certi ambienti anche politici e sindacali non mi permettono di esprimermi se non a suon di insulti.
    Una cosa ,però,voglio precisare:accoglienza non significa servire e dare all’ospite la sensazione che tutto è dovuto.Ho visto scene incredibili.Questi giovani migranti vanno rispettati,ma occorre che
    li coinvolgiamo e responsabilizziamo:Non è possibile che li serviamo nelle mense e che non siano chiamati a collaborare;non è possibile che li teniamo oziosi senza far niente da mattina a sera e poi ce li troviamo ad elemosinare davanti ai mercati e nelle strade.Sono giovani vigorosi,intelligenti e spesso
    molto istruiti.Non ci possiamo permettere di lasciarli ai margini senza coinvolgerli mai.Ma non è folle pensare che questi giovani non possono fare lavori socialente utili ? La legge lo proibisce ?
    Cambiamo la Legge.

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