La morte di Gianroberto Casaleggio

ciao_gianroberto casaleggiolampadadialadmicromicro13Nell’esprimere le nostre condoglianze, prima di tutto alla sua famiglia e poi ai militanti del movimento 5 stelle, ci sembra bello e giusto riportare un ricordo di Gianroberto Casaleggio che Dario Fo fa oggi sul blog di Beppe Grillo.
Dario Fo ricorda Gianroberto.
di Dario Fo
Quando si parla di Gianroberto i giornalisti tendono a classificarlo quasi subito come l’ideologo, il guru, del MoVimento 5 Stelle. È la definizione più banale e ovvia che si possa pensare. Bisogna partire da un fatto importante, la sua cultura. Era un uomo di una conoscenza straordinaria, leggeva tutto quello che riteneva fosse importante sapere, faceva collegamenti molto acuti fra i vari testi e aveva un modo di esprimersi riguardo alle diverse situazioni mai banale e prevedibile. Mi capitava spesso di chiedere se avesse letto dei particolari libri che ritenevo importanti, e non azzeccavo mai un documento che lui non conoscesse già, tanto che un giorno gli ho detto: “Ascolta, fai più presto a dirmi quello che non conosci, così non mi metti più in imbarazzo”. - segue -
Spesso diceva che era impreparato a dare un giudizio su certi argomenti, e questo denota una modestia, un’umiltà che è difficile trovare nell’ambiente della politica comune.
Un altro tratto del suo carattere che posso testimoniare è la generosità nel modo di comportarsi, specie di fronte ad alcuni momenti tragici della vita del nostro paese.
Inoltre evitava le dichiarazioni roboanti e preferiva analizzare prima di definire.
Quando gli chiedevo notizie sulla sua salute cercava di non dare molto peso al problema, diceva: “Sì, non va tanto bene ma speriamo di migliorare”.
A me, personalmente, manca molto. È un baratro nella mia memoria.
La sua scomparsa è una perdita gigantesca per il Movimento, e non so immaginare quali conseguenze possano verificarsi, ma sono certo che le persone straordinarie che ne fanno parte, specie i giovani dell’ultima generazione, saranno in grado di proseguire sulla giusta via.

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In memoria di Gianroberto Casaleggio
12 Aprile 2016

democraziaoggi loghettoAndrea Pubusa su Democraziaoggi

Aveva scritto: “Sono un comune cittadino che con il suo lavoro e i suoi (pochi) mezzi cerca, senza alcun contributo pubblico o privato, forse illudendosi, talvolta anche sbagliando, di migliorare la società in cui vive“.
A me è sempre piaciuto per questo, per il suo silenzio, per la sua riservatezza in un Paese che ha un trombone come Renzi, che ci innonda da mane a notte di false parole, che occupa rumorosamente e indebitamente spazi democratici sottraendoli a noi cittadini, in un Paese che ci ha dato Mussolini e Berlusconi, altri due fanfaroni.
Sul nome di Casaleggio ho anche misurato la stupidità o l’insipienza politica di molti compagni e compagne. Quando segnalavo la positività di molte pratiche del M5S, dal rifiuto del finanziamento pubblico, all’autoriduzione delle indennità parlamentari, dal rispetto maniacale del programma fino all’esplusione di chi se ne allontana, mi sono sentito spesso rispondere “Sì, è vero, ma dietro tutto questo c’è l’inquietante Casaleggio“. Come se la sua riservatezza fosse un vizio e non una virtù. E molti mi dicevano ancora di temere la sua vocazione autoritaria a fronte del fatto che è sempre stato uno strenuo difensore della Costituzione e, pur potendo diventare deputato a suon di voti e un protagonista della politica italiana gridata, si è mantenuto dietro le quinte, quasi ossessivamente coerente con la sua idea di democrazia come fatto dei cittadini.
Mi sono sempre interrogato sulla democrazia via web, che, per me, uomo del Movimento operaio del ‘900, è sempre stata ed è considerata un minus rispetto alla decisione dell’assemblea, del collettivo, del dibattito di persona. E tuttavia non posso negare che l’idea di Casaleggio abbia in pochi anni condotto a risultati, almeno sul piano elettorale, uguali a quelli che il PCI ha ottenuto dopo la Resistenza e tante lotte, e grazie a una rete organizzativa capillare, mentre il PSI non l’ha mai raggiunta.
Mi sembra davvero che Casaleggio sia stato un intellettuale – come ha detto il presidente della repubblica, Sergio Mattarella – e un protagonista politico “innovativo e appassionato“. “Un sognatore“, per il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti. Una grave perdita per il Movimento e per chi difende la Costituzione, parola di Dario Fo.

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