E la Fiera va… Dove arriverà, questo non si sa…

Fiera-Cagliart-logo 68ma ediztamburino-sardo-fiera-sardegna- Cagliari, la Fiera moribonda fa ancora pagare il biglietto – Il servizio su Casteddu on line.
- Via alla Fiera, quest’anno teatro e musica. Addio biglietti omaggio – Su Cagliari Pad.
- Fiera, “Vogliamo salvare i posti di lavoro”. Su Cagliari Pad.
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lampada aladin micromicroE’ un fatto arcinoto che molti professori universitari siano convinti di possedere competenze su quasi tutto lo scibile umano, quando invece le possiedono per una parte molto piccola di esso, precisamente con riferimento alla loro disciplina. Calandoci sul concreto, il curriculum della prof.ssa Paola Piras, esemplare per la sua competenza accademica, non da alcun affidamento circa le capacità di gestione dell’esistente della Fiera e, soprattutto, per quanto riguarda un suo rilancio. Al riguardo non crediamo che lei possa contare su una “intendenza che seguirà”. La vediamo sostanzialmente sola. Insomma “l’uomo solo al comando”, più precisamente “la donna sola al comando”. Quanto autorizza la “cronaca di un fallimento annunciato”. Non vogliamo evidentemente attribuire alla prof.ssa Piras colpe non sue, anzi in qualche modo si sta facendo carico di responsabilità che dovrebbero gravare su altri, ma noi, interpretando la posizione di molti altri, vogliamo ribadire ancora una volta: per la Fiera occorre un management adeguato, formato cioè da persone in grado di gestire con professionalità, efficacia ed efficienza una Fiera. – segue - L’altra condizione è che gli indirizzi di sviluppo provengano dalle Istituzioni direttamente interessate che, oltre la Camera di Commercio, sono la Regione e il Comune metropolitano di Cagliari. Tutte Istituzioni silenti. Insieme a dette Istituzioni hanno precise competenze sulla Fiera le Associazioni di categoria, dei consumatori e professionali, nonché i Sindacati, anch’essi tutti silenti, che invece devono avere il coraggio di prendere in mano la situazione della Fiera attraverso il governo della Camera di Commercio, come peraltro prevede la normativa. Come? Cosa fare subito? Ecco la nostra risposta: pretendere che il presidente Pigliaru ricostituisca senza indugio il Consiglio camerale, mettendo conseguentemente fine al mandato commissariale che, allo stato, si sta prolungando oltre il decreto costitutivo, con evidenti profili di illegittimità (che nel proseguo potrebbero comportare ulteriori costi). Con tutta evidenza il problema è comunque prima di tutto politico, anche perché è dalle scelte politiche che deve discendere l’individuazione delle soluzioni. Una cosa è certa: non si fanno le nozze con i fichi secchi. Con risorse striminzite si rischia (o meglio si ha la certezza di) un’edizione ulteriormente al ribasso della Fiera, ipotecandosi quel rilancio che noi di Aladinews insieme ad altri auspichiamo e per cui ci battiamo nell’interesse della città e della Sardegna. Ovviamente ci auguriamo che gli attuali dipendenti della Fiera si impegnino a difendere il loro posto di lavoro, anche attraverso il loro impegno perché la Sessantottesima edizione della Fiera, si svolga, nonostante tutto, in modo dignitoso almeno per quanto rientra nelle loro possibilità.

AGGIORNAMENTI
RASSEGNA STAMPA del Comune di Cagliari
web sardiniapost.it
Fiera di Cagliari, il Commissario prova a guardare al futuro: “Ora puntare su innovazione”.
Fonte: web sardiniapost.it 22 aprile 2016

Non ha nascosto la preoccupazione per la crisi che ha colpito la Fiera internazionale della Sardegna e tante manifestazione analoghe in tutta Italia, non ha nascosto la preoccupazione per il futuro a causa di un “non ottimale stato di salute dell’economia regionale”, ma allo stesso tempo ha rilanciato fornendo una possibile ricetta per uscire dal tunnel che ha portato alla soppressione dall’Azienda speciale della Camera di Commercio di Cagliari, alla conseguente liquidazione, con in bilico 17 posti di lavoro. Paola Piras, il Commissario straordinario della Camera di Commercio ha le idee chiare su cosa bisogna fare per rilanciare la Fiera e salvare l’occupazione. Oggi lo ha illustrato nel coso della conferenza stampa di presentazione della 68° Fiera internazionale della Sardegna, un appuntamento definito dalla stessa Piras come un “assaggio di quello che potrebbe essere la manifestazione del futuro”.

“Abbiamo la volontà di salvare i posti di lavoro e faremo il possibile per farlo – ha sottolineato Paola Piras – attualmente è in corso una trattativa. Sarà fondamentale e indispensabile entro questo mese la rinuncia di una quota di retribuzione, i cosiddetti assegni ad personam dei dipendenti, che fa lievitare enormemente i costi. Si sta lavorando per definire questo accordo e portare a compimento la liquidazione per consentire la transizione dei rapporti su altro soggetto”. Il commissario non lascia trapelare nulla sull’ammontare dei compensi finiti al centro della trattativa, “su questo argomento abbiamo preso degli impegni con i sindacati che non intendo disattendere” ha detto il Commissario, ma già nei mesi scorsi quando si parlava di una possibile fine della Fiera si era fatto il punto sui costi di gestione del centro congressi, quelli per il personale composto da 17 dipendenti a tempo indeterminato, per il consiglio di amministrazione con cinque membri e per il collegio revisori. Uscite per l’anno in corso per quasi due milioni di euro per tenere in piedi tutta la struttura con le relative attività e 900 mila per il personale. Costi elevati se non esorbitanti che hanno portato alla crisi. “Noi pensiamo che la soluzione ottimale sia quella di concentrare su una unica azienda speciale le diverse attività piuttosto che creare un altro ente – ha ribadito Paola Piras – perché i costi per la gestione di due enti diversi sarebbero troppo elevati. I tempi non sono più quelli di una volta. Le Camere di commercio possono destinare somme molte più contenute perché esse stesse hanno avuto una riduzione del 50 per cento. Crediamo sia importate avere una sola azienda, rivedere la sua azione razionalizzando i costi, le sue attività e riqualificando il personale con figure che adesso mancano. Dal mio punto di vista è fondamentale che si riqualifichino i dipendenti per avere tutte quelle che sono le professionalità necessarie all’interno dell’azienda senza dover affrontare ulteriori costi all’esterno”.

Secondo il Commissario straordinario della Camera di Commercio occorre fare squadra per rilanciare la Fiera. “Bisogna condividere un processo di rilancio – ha detto – rinunciare in questa fase a qualcosa e mantenere il posto di lavoro sapendo che se tutti insieme si fa squadra e si cresce torneranno i tempi in cui questa azienda o quella che sarà potrà avere un ruolo determinante per l’economia regionale. Bisognerà avere non delle quote di retribuzioni stabili molto alte, ma una parte fissa e una variabile legata ai risultati ottenuti come incentivo a produrre e far crescere l’azienda”.

Ma la ricetta della Piras si compone anche di altri elementi che riguardano il modo in cui è stata pensata fino a oggi la Fiera internazionale. “Abbiamo bisogno di essere al passo con i tempi – ha detto – puntare sull’innovazione, non dobbiamo inseguire le novità ma dobbiamo essere noi stessi a proporre cose uniche. Migliorare la programmazione degli eventi, aprire la Fiera tutto l’anno a nuove iniziative, una Fiera più moderna, innovativa e più aperta ai cittadini”. Un primo passo verso il futuro è stato già fatto con la manifestazione che prenderà il via sabato per concludersi il 2 maggio. “Un’edizione che deve essere vista come punto di partenza per il rilancio dell’azienda – ha sottolineato il Commissario – proprio in questa ottica abbiamo voluto dare una anticipazione di quello che potrebbe essere la Fiera creando una rete che coinvolge economia, cultura e che valorizza la sinergia tra pubblico e privato”. In Fiera infatti accanto alla tradizionali istituzioni presenti ogni anno, accanto all’artigianato, all’agroalimentare all’arredo e all’antiquariato, ci saranno la Regione, La Fondazione Teatro Lirico, il Conservatorio Pierluigi da Palestrina e Is Mascareddas. Teatro e musica per la prima volta saranno ospitati in Fiera. In un padiglione allestito dal Teatro come una vera e propria camera da concerto i ragazzi del conservatorio si esibiranno giornalmente in diversi concerti – uno ogni dieci minuti – sono previsti poi spettacoli delle marionette, seminari, workshop e dimostrazioni della forze armate e delle forze di polizia. Inoltre il 28 e il 29 aprile si terrà il Forum della Pubblica Amministrazione organizzato dalla Regione in cui saranno affrontati i temi relativi all’Agenda digitale – semplificazione della burocrazia accesso ai servizi – alla trasparenza e alle attività di sostegno allo sviluppo. “Confidiamo in una grande partecipazione da parte dei cittadini – ha concluso ancora il commissario – Chiedo a tutti gli attori, ai cagliaritani, di investire nel biglietto della della fiera. Abbiamo deciso di non distribuire biglietti omaggio o tessere d’onore, non per una mancanza di rispetto ma perché chiediamo a tutti un coinvolgimento in questa edizione. I tre euro di biglietto per sostenere questa azienda potrebbero essere un segnale per ripartire e andare avanti”.

Manuel Scordo su SardiniaPost

One Response to E la Fiera va… Dove arriverà, questo non si sa…

  1. admin scrive:

    Aggiornamento. Oggi 25 aprile 2016 su L’Unione Sarda online.
    L’UnioneSarda.it » Cronaca » Cagliari: per la Fiera flop in apertura con poca gente
    CRONACA » CAGLIARI

    Cagliari: per la Fiera flop in apertura con poca gente
    Oggi lunedì 25 aprile 2016, alle 07:00

    Ieri mattina, prima domenica di apertura, la 68ª Fiera campionaria della Sardegna non ha certo vissuto un bagno di folla.
    Poca gente fuori, nel piazzale Marco Polo, poca ai cancelli, poca dentro: nei padiglioni, fra gli stand esterni, al luna park.
    Numeri scarsi anche sabato, giorno dell’inaugurazione.
    Delusione fra gli espositori, 150 contro i 200 dell’anno scorso.
    Per recuperare c’è tempo fino al 2 maggio, data in cui si chiuderà questa edizione figlia dei guai di una Camera di commercio nel cui bilancio di previsione è esposto un buco da un milione di euro, un’edizione annunciata, un mese fa, dalla soppressione dell’Ente fiera.
    di Marco Noce, su L’Unione Sarda online: http://www.unionesarda.it/articolo/cronaca/2016/04/25/cagliari_per_la_fiera_flop_in_apertura_con_poca_gente-68-491056.html

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