Referendum. Anthony parla liberamente. E noi apprezziamo

no sar 2democraziaoggiAnthony Muroni, ex direttore de L’Unione Sarda, sulla sua pagina fb

Il 4 dicembre la Sardegna non può votare Sì.
Non è vero che le autonomie regionali non vengono intaccate dalla riforma costituzionale.
L’introduzione del principio di supremazia nazionale commissaria, di fatto, tutte le Regioni su ogni possibile tema su cui oggi hanno un minimo di voce in capitolo: servitù militari, politica energetica, ambientale e paesaggistica. - segue -
Se vince il Sì si passa dalla politica dei proconsoli – quelli che da alcune legislature sono presidenti eletti di investitura “romana” sottoposti a ratifica popolare – a quella dei Viceré, che dovranno solo prendere atto e rinunceranno definitivamente a ogni possibile pianificazione sul territorio.
A chi dice che tanto sarebbe inutile lasciarla qua, la regia, visto che non abbiamo saputo né pianificare né usare l’autonomia in maniera virtuosa, rispondiamo che non è stato un problema di istituzioni ma di uomini e donne: senza libertà (quando si è investiti da altri e agli stessi occorre rispondere) non ci può mettere in cima alle priorità l’interesse del territorio.
Basterebbe che i vertici della Regione smettessero di essere i garanti degli interessi di Roma in Sardegna per diventare quelli dei sardi a Roma e in Europa per cambiare di 180 gradi le prospettive.
Eh, ma non ci pensi al fatto che eliminano i senatori? No, non ci penso. Ho smesso da molto di essere allodola e di farmi distrarre o attirare dagli specchietti.
Io penso di più al fatto che chi abiterà in futuro la Sardegna non avrà più voce in capitolo su aziende che verranno spazzate via se mai qualcuno (peraltro senza che i cittadini beneficino degli effetti economici di queste iniziative) dovesse decidere di realizzare una grande centrale fotovoltaica in terreno agricolo. Penso ad economie zootecniche che verranno messe in ginocchio se qualcuno deciderà che deve trivellare per estrarre il metano, maxi torri eoliche da realizzare al largo del Golfo degli Angeli e via commissariando e colonizzando.
Il problema è che in molti voteranno per partito preso, per appartenenza, per fedeltà e spero non anche per convenienza. Occhio che poi non si potrà più tornare indietro.
Pensateci bene: la Sardegna non può votare Sì: sarebbe un suicidio e le successive generazioni ce ne chiederebbero, a ragione, conto.

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http://www.democraziaoggi.it/?p=4581

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