Lunedì 5 dicembre 2016 The after day – Ha vinto il Popolo in Italia e in Sardegna – Ha vinto la COSTITUZIONE – Abbiamo vinto!

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HA VINTO LA COSTITUZIONE
Ha vinto la Costituzione, ha vinto la sovranità popolare, ha vinto il popolo, ha vinto la democrazia, ha vinto la verità.
Ha vinto la verità contro le bugie.
Hanno vinto i movimenti, i partigiani, il sindacato, le associazioni.
Ha perso il PD, ma non si dica che hanno vinto altri partiti: nessuno di loro può affermarlo, quando si tratta di loro metà degli elettori resta a casa.
Ha perso Renzi, ha perso la maggioranza blindata del suo partito, ha perso il governo, ha perso la maggioranza blindata di un parlamento illegittimo, i mille giorni inutili di un re da fumetto e dei suoi cortigiani.
In Sardegna hanno perso Pigliaru, Soru, Pani, Demuro, più renziani di Renzi, ha perso il sindaco muto di Cagliari.
Tutti costoro traggano le conseguenze della sconfitta, si dimettano, si nascondano, tacciano.
Ora ci sono mille cose da fare.
Pacificare gli schieramenti e lavorare tutti per:
1. Un parlamento legittimo, dunque una giusta legge elettorale.
2. Un Governo capace di affrontare le vere emergenze: lavoro, scuola, salute, casa, una vita dignitosa per tutti.
3. Una giusta legge elettorale per la Sardegna e subito elezioni per
4. Una Giunta regionale che lavori per i sardi e non per Roma.
5. Una Costituente sarda per rinnovare lo Statuto, che affermi la sovranità assoluta dei sardi sul loro territorio. (ognuno si tenga le sue scorie, prego) e una scuola che insegni storia, cultura e lingua sarda.
6.. Una Rai e un’informazione in genere che non sia serva del partito del Presidente del Consiglio.
7. Una Costituente italiana per riformare IN MEGLIO la Costituzione, mantenendo sempre la sovranità del popolo lavoratore. (p.m.)
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Grande vittoria del NO. Costruiamo l’oggi e il futuro. Con il Popolo.
di Vanni Tola
sedia di VannitolaLa grande vittoria del NO al referendum respinge un progetto osceno di stravolgimento della Costituzione. Gli elettori hanno detto in modo chiaro e inequivocabile di non essere d’accordo. Non è poco, è moltissimo. Ciò detto, però, direi che è necessario essere molto cauti nel delineare nuovi scenari. La prudenza è d’obbligo. Intanto non è scontata l’uscita di Renzi dalla scena politica. Al di la delle Sue dichiarazioni “a caldo”, l’unica certezza è che oggi pomeriggio il Presidente del Consiglio presenterà le dimissioni al Capo dello Stato. Un altro dato di fatto, condiviso da tutti, è la indispensabilità di riscrivere le leggi elettorali. Richiedere le elezioni subito è desiderio di molti ma è evidente che il “subito” significa non prima di un anno. A troppe forze politiche non conviene misurarsi col confronto elettorale in questa fase. Sarebbe quindi folle ragionare come se avessimo già superato il guado del fiume. Non lo abbiamo ancora fatto. Al massimo possiamo affermare di avere appena cominciato e non sappiamo a che cosa andremo incontro nell’immediato futuro. Domani, passata l’euforia, avremo maggiori elementi di analisi del voto e degli scenari possibili.
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Che bella domenica! Che radioso lunedì!
Gianna Lai, presidente dell’ANPI di Cagliari
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Pigliaru, il tuo tradimento è stato scoperto e sconfitto, ora, dammi retta!, vai a casa!
democraziaoggiAndrea Pubusa su Democraziaoggi
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occhialini biolchiniFrancesco Pigliaru, un estraneo alla guida della Regione.
di Vito Biolchini su vitobiolchini.it
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- Su Il fatto quotidiano.
Vince il no e la sinistra alza la bandiera. Su il manifesto.
- I risultati su La Repubblica online (http://www.repubblica.it/static/speciale/2016/referendum/costituzionale/).
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Referendum: la profezia del vecchio “saragatiano” ai banchetti per il NO e contro l’Italicum quel venerdì 10 giugno 2016. Ora mi ricordo.
Ecco il fatto raccontato su Democraziaoggi dell’11 giugno 2016.
Franco Meloni, direttore Aladinews
11 Giugno 2016 – 11:57
Ieri (venerdì 10) al nostro banchetto di via Garibadi si è avvicinato un distinto signore, anziano, ma non diciamo l’età, il quale ha così esordito: “Siete del Comitato per il referendum costituzionale? Sapete io sono contento di questa riforma di Renzi”. Noi siamo democratici e parliamo con tutti, anche quelli che si professano per il Sì e pensavamo di avere a che fare con uno di questi. Ma il signore, sorprendendoci, ha così continuato: “Sapete perché? Perché questa volta Renzi l’ha fatta proprio grossa e prenderà una bella batosta, tale da farlo scomparire dalla scena politica. Sa – ha continuato il simpatico (a questo punto molto simpatico) signore – io sono stato un socialdemocratico saragatiano e non posso sopportare un personaggio messo da chi sa chi (ma io lo so: l’ex presidente della Repubblica) a distruggere quanto di buono è stato fatto nel nostro Paese. Perciò firmo subito sia contro la legge elettorale sia contro la sciagurata riforma, che sono sicuro non passerà! Siamo dalle stessa parte!”. Beh! Sono soddisfazioni. La raccomandazione che ne viene è che noi militanti per la Costituzione nella nostra attività dobbiamo essere aperti, inclusivi, dialoganti, costruttivi… nello spirito che caratterizzò i nostri costituenti nella costruzione della Repubblica nata dalla Resistenza! Questo è il messaggio che molti, moltissimi giovani comprendono e condividono. E’ la nostra carta vincente!

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