Oggi lunedì 19 giugno 2017

————————DIBATTITO M5S, SINISTRA E DINTORNI —————————— democraziaoggiM5S e brandelli della sinistra: che fare?
19 Giugno 2017
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
Il M5S continua ad agitare i sonni della sinistra italiana che fu e quelli di noi orfani di un partito della sinistra. C’è in questo una sorta di invidia, nelle sue diverse accezioni. Quella cattiva che auspica il male altrui a costo del proprio. di chi insomma è disposto a perdere un occhio a condizione […]
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Tonino Dessì, su fb.
In parte concordo, in parte dissento anche molto da Pubusa.
Concordo sul fatto che M5S sia cresciuto finora proprio per l’inconsistenza, la mediocrità e la sempre più evidente meschinità opportunistica e parassitaria del ceto politico che ancora pretende di rappresentare il mondo culturale e sociale progressista.
Concordo sul fatto che chi si aspetterebbe nel concreto orizzonte della propria vita un sovvertimento democratico delle condizioni create dalla politica italiana tutta abbia finora visto nel M5S un’opportunità in tale direzione.
Il M5S gode di un consenso che è più conseguenza di autonome scelte di una parte importante dell’elettorato, che non frutto diretto dei meriti effettivi della sua dirigenza nazionale e locale.
Concordo sul ruolo decisivo che il M5S ha avuto nella sconfitta della revisione costituzionale. Senza il M5S al referendum avrebbe vinto Renzi.
Temo tuttavia che, contrariamente a quello che ci si sarebbe potuto aspettare, la piena immersione nei temi costituzionali non abbia fatto fare al M5S il salto di qualità nella direzione auspicabile.
La presa di posizione sullo ius soli mi pare da questo punto di vista esemplare e clamorosamente ingiusta sul terreno specifico dei diritti fondamentali, oltre che sbagliata sul piano dell’opportunità politica.
Sul tema della gestione del fenomeno migratorio capisco che ci siano molti, anche a sinistra, che non si accontentano più di un confronto astratto fra posizioni xenofobe e razziste e posizioni astrattamente e incondizionatamente favorevoli all’accoglienza.
Sappiamo tutti che l’Italia sta gestendo in Europa quasi da sola il soccorso, il salvataggio, la sistemazione d’emergenza. Non ci possiamo nemmeno nascondere che la capacità di assorbimento delle nostre comunità sta raggiungendo un limite di “tollerabilità percepita”.
Se non si riaprono corridoi europei, la situazione potrebbe precipitare.
Tuttavia, finché questo obiettivo non verrà concretamente praticato, il compito delle persone e dei soggetti politici più consapevoli resta quello di operare per favorire l’accoglienza e la permanenza più dignitose e civili possibili.
Non possiamo neanche indulgere sullo stereotipo negativo del migrante “col telefonino”. In tutta l’Africa quasi non esistono linee telefoniche fisse e il cellulare è l’unico mezzo di comunicazione, nelle città come in pieno deserto. Chi non ne ha uno non comunica.
Così come i rimpatri forzosi (ieri vi ha insistito Travaglio) non sono praticamente possibili, meno che meno di massa, senza il consenso dei Paesi di provenienza, che nelle condizioni attuali non c’è quasi mai.
Detto questo, anche nei confronti del M5S non si può abdicare, pure da parte di quanti (ma rischiano di diminuire, a sinistra), guardano loro con qualche aspettativa, dallo svolgere lo stesso ruolo di vigilanza, di critica, anche di contestazione aperta che si svolge nei confronti delle altre forze politiche.
Tanto più che se la vita interna del M5S resta ancora così autoreferenziale -il che denuncia un limite non risolto di cultura, oltre che di pratica della democrazia- solo espliciti e diffusi orientamenti di opinione pubblica possono condizionarne le possibili evoluzioni.
Non possiamo, non dobbiamo proprio fare sconti a nessuno. Non è il tempo.
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Considerato le presenze, ma soprattutto diverse assenze, sembrerebbe una buona iniziativa… Vedremo.
lune
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eddyburgSOCIETÀ E POLITICA » GIORNALI DEL GIORNO »
Gloria, Valeria, gli altri: storie d’Italia I giovani talenti costretti all’espatrio
di ALDO CAZZULLO
Vergognoso mettere in relazione la mancanza di lavoro qualificato in Italia che costringe tanti nostri giovani talenti ad emigrare con l’opposizione alle grandi opere, che hanno prodotto, questo si, un sistema diffuso di illegalità, corruzione, tangenti, con benefici immensi per pochi. Corriere della Sera, 17 Giugno 2017, ripreso da eddyburg (m.p.r.).
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SOCIETÀ E POLITICA » TEMI E PRINCIPI » DE HOMINE
Jus soli e migranti, critiche sensate e paranoie identitarie
di ERNESTO GALLI DELLA LOGGIA
Un buon esempio di ipocrisia applicata a un tema che tocca l’essenza profonda della democrazia: quello dell’uguaglianza tra gli esseri umani. Corriere della sera, 18 giugno 2017, ripreso da eddyburg, con postilla
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lampada aladin micromicroGli Editoriali di Aladinews. DIBATTITO. M5S SINISTRA E DINTORNI.

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