ExMà/Casa Pound, il Prefetto dispone, il Sindaco non vede, non sente, non parla

img_47498 Febbraio 2018

Andrea Pubusa su Democraziaoggi.

Cagliari – Centro Comunale d’Arte e Cultura Exmà

Che l’Italia sia sempre più lo uno Stato delle banane mi pare ormai evidente. Avete visto il caso Exmà-Casa Pound? E’ intervenuto nientemeno che il Prefetto! Udite! Udite! l’edito: “A decorrere dal giorno di indizione dei comizi elettorali per il rinnovo della Camera dei deputati e del Senato della Repubblica, i comuni sono tenuti a mettere a disposizione, in base a proprie norme regolamentari, senza oneri per i comuni stessi, dei partiti e dei movimenti presenti nella competizione elettorale in misura eguale tra loro i locali di loro proprietà già predisposti per conferenze e dibattiti”.
Ma che c’entra? E’ vero che l’exMà è un bene comunale, ma dato in concessione ad un soggetto privato, il Consorzio Camù, che lo gestisce secondo criteri di mercato, salvaguardando anche l’immagine del proprio esercizio. Ergo, lo può dare o negare a chi vuole, senza motivazione alcuna. Quindi, salve clausole particolari contenute nella convenzione allegata alla concessione e non rese pubbliche, la Prefettura non può impartire ordini a Camù e questo Consorzio non è minimamente vincolato ad essi.
Il Comune, per bocca del Sindaco, dovrebbe chiarire questo aspetto e, se, come pare, non ci sono clausole particolari, dire al Consorzio Camù che non è tenuto a prendere atto di alcunché. Così come non è tenuto ad ottemperare il Comune posto che il bene non è nella sua diretta disponibilità, ma in quella del gestore.
Morale della favola, la Prefettura dispone ultra vires, al di fuori delle proprie competenze, Zedda non vede, non sente e non parla, Camù obbedisce, pur ritenendo che Casa Pound avanzi proposte non condivise. Disvalori secondo la Costituzione. E’ la Carta, a ben vedere, in questa vicenda di malinteso protagonismo prefettizio, reticenza comunale, adeguamento del gestore, l’unica ad essere calpestata, con buona pace del diritto e del carattere democratico della Repubblica.

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