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img_4810Newsletter n. 70 del 27 febbraio 2018
VERSO DOVE

Cari Amici,
la domanda sempre aperta è verso dove andare. Oggi però non inseriamo alcun nuovo materiale sul sito Chiesa di tutti Chiesa dei poveri per lasciare in evidenza, fino al 4 marzo, i quattro testi sovratitolati “Oltre il 4 marzo”, che sono i seguenti: “Che alla politica ritorni il pensiero”, “Cambiare le regole del gioco del sistema economico sociale”, “La stella polare resta la Costituzione”, “Il compito della politica? Sbloccare la civiltà”. Dal “combinato disposto” di questi quattro testi risultano le questioni nodali che a nostro parere la politica, e non solo in Italia, ma nel mondo, dovrebbe affrontare:
(segue)
1. Dare risposta alla tragedia dei migranti con il riconoscimento dello “ius migrandi” come diritto umano universale e con la legislazione già raccomandata dall’Esodo: “Vi sarà una sola legge per il nativo e per lo straniero che è residente in mezzo a voi” (Es. 12, 49):
2. Rovesciare il denaro dal trono, restituire alla politica autorità sull’economia e la finanza, ripristinare l’intervento pubblico nell’economia per creare lavoro e promuovere una riforma istituzionale europea che cancelli la proibizione degli aiuti di Stato;
3. Superare il culto del profitto, reso idolatrico da un capitalismo che gioca d’azzardo e crea e nasconde poveri e scarti, e andare da un’economia della “moltiplicazione”verso “un’economia della condivisione” e perciò della comunione ed equa distribuzione dei beni;
4. Riaprire la strada della pace, fermare guerre e genocidi in atto, bandire le armi nucleari, trasferire all’ONU e a una forza di polizia internazionale da lei comandata, a norma del suo Statuto, la funzione Difesa;
5. Rigenerare le culture politiche, anche in ambito islamico, ebraico e cristiano, recependo il processo di conversione avviato nel cristianesimo per un superamento di ogni giustificazione religiosa della violenza e di ogni scambio tra potenza divina e potere mondano, con il conseguente cambiamento epocale dell’idea stessa di religione, come affermato dal documento sul monoteismo della Commissione Teologica Internazionale del gennaio 2014.
Restando assai riservata la prognosi sull’esito delle imminenti elezioni, è difficile prevedere quanto di buono ne possa scaturire per andare in queste direzioni. C’è un giudizio diffuso che questa campagna elettorale sia “da dimenticare”, e che tutti saranno scontenti dei suoi risultati; ciò dipenderà in gran parte da una legge elettorale beffarda che il Parlamento non ha potuto nemmeno in parte correggere, perché il governo Gentiloni, facendola passare con otto voti di fiducia, ha negato la funzione proprio di quel Parlamento che essa doveva servire ad eleggere.
Perciò dopo e “oltre il 4 marzo”, occorrerà davvero una nuova partenza.

Con i più cordiali saluti
www.chiesadituttichiesadeipoveri.it

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