Cultura e pecora in capotto

BUFERA SUL CONSIGLIERE POETA
di Gianni Pisanu
coroSu L’Unione Sarda di giovedì 30 agosto pag. 33, da Nuoro un bell’articolo di Gianfranco Locci sulla polemica a seguito della diffusione da parte di Peppe Montesu di sue riflessioni in merito alla validità, sotto il profilo culturale, di un certo tipo di manifestazioni che proliferano in tutta l’isola.
L’articolo riporta testualmente le quartine di Peppe Montesu, pietra dello scandalo, che ho letto con godimento e condivisione.

Finarmente Nugoro ses bennìda,
su chi as in coro a lu festare,
sa patata in capotto e su buffare,
de cultura in su palcu l’as bestìda.

Chin corazu as fattu s’attrivìda,
in sa diretta de ne faeddare,
sos eroes chi tue ses festende,
coladu s’an sa vida imbreachenne.

Su sollazzu as confusu chin su cantu,
pro cultura l’as tue presentadu,
nemo in palcu si est segheradu,
e a su nudda tue as dadu vantu.

Bustianu e Deledda sunu a prantu
A ti vier de goi in cust’istadu,
faghenne mastros chi mastros non sunu
daenne chentu a chie valet unu.

pecora-in-capottoUna piccola riflessione sulla polemica a seguito delle quartine di Peppe Montesu intorno al proliferare di pseudo manifestazioni culturali a base di carne di pecora lessata. L’autore delle quartine servendosi di Facebook altro non ha fatto che sbadigliare in pubblico sopraffatto dalla noia che provoca la ripetitività di manifestazioni incentrate su pecora in capotto e nopotoreposare eseguite fino allo sfinimento ambedue da cuochi improvvisati e spacciate per elemento essenziale della CULTURA sarda. [segue]
L’intemerata di Peppe Montesu ha il pregio di essere sintetizzata in quartine (battorinas) che non lasciano niente all’equivoco ma mettono in evidenza la mancanza di impegno, ovvero la ricerca di scorciatoie intorno a molte delle manifestazioni che spesso spacciano paccottiglia folcloristica per cultura.
A questo proposito mi permetto di concordare sull’eccessiva rilevanza che negli ultimi tempi sta assumendo il canto corale con formazioni composte da moltitudini di elementi – non chiamiamoli cantanti -, mentre i tenores, vera espressione della nostra cultura, vengono trascurati così come i benemeriti artisti che si dedicano alla ricchissima tradizione artistica in tutte le sue varianti, alcune delle quali sono in pericolo di estinzione.
Per non farla troppo lunga, bene i cori, ma la polemica ha messo in evidenza due cose: a) ti piaccia o no devi fare finta che tutto vada bene e allinearti; b) la schiera di burocrati non tollera nessuna dissonanza. Il sindaco di Desulo discrimina il reprobo rimatore con una motivazione inoppugnabile: ha compiuto i 70 anni. Il vice sindaco di Nuoro dal canto suo: “chiederò provvedimenti a Pigliaru”, chiede la revoca di Montesu dall’Isre. Alla faccia della libertà.
Gianni Pisanu
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Pur non essendo di madrelingua nuorese, né poeta, ho tradotto le battorine di Peppe Montesu, sperando che la mia impresa (attrivìda) non abbia troppo danneggiato l’originale (g.p.).

Finalmente Nuoro sei giunta
a festeggiare ciò che hai nel cuore,
la patata in cappotto con il bere
di cultura sul palco l’hai vestita.

Con coraggio hai fatto l’impresa
Con l’intento di darne risalto.
Gli eroi che stai oggi festeggiando
trascorso hanno la vita bisbocciando.

Il sollazzo confondi con il canto
per cultura tu lo hai presentato
nessuno sul palco è consapevole,
del nulla tu tessi grandi lodi.

Bustianu (Satta) e Deledda sono affranti
nel vederti ridotta in questo stato,
chiamando maestri quelli che non lo sono,
dando valore cento a chi ne vale uno.

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- Il servizio di Gianfranco Locci sul TG di Videolina del 31 agosto 2018.

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