Riace: per il Governo solo pretesto contro le politiche di accoglienza, a prescindere. Che squallore!

[Il Fatto quotidiano] Domenico Lucano, il gip sul sindaco di Riace: “Superficiale e spregiudicato, ma non c’è stato arricchimento”
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tonino-fto-microIl commento di Tonino Dessì su fb.
Intervistato dal TG2 il Procuratore della Repubblica di Locri si manifesta come una brava persona, mite e nello stesso tempo convinta della correttezza del proprio operato, magari un po’ paternalista (“causa apprezzabile, scorciatoie inammissibili”, la sintesi del suo pensiero).
Però resta il fatto che in poche ore il GIP, che non ha rilasciato interviste (https://www.ilfattoquotidiano.it/…/domenico-lucano…/4663245/), ha respinto gran parte delle imputazioni più gravi come basate su indizi fragili e insufficienti e ha convalidato la procedibilità e le misure cautelari per la sola imputazione di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, limitato, pare, a un singolo presunto caso, sul quale si andrà forse a processo.
Questi sono i fatti.
A me parrebbe che in senso stretto il meccanismo giudiziario stia svolgendosi col funzionamento delle garanzie del caso.
Posso capire che il PM si sia trovato spiazzato dal pronunciamento del GIP, ma non sarà un’intervista, immagino, a influenzare il giudizio quando arriverà al competente tribunale.
Perciò poteva magari evitarsela.
Da una brava persona quale mi è parsa, avrei considerato il riserbo come una coerente manifestazione di responsabilità.
La cagnara degli esponenti dei partiti di governo (di tutti e due) ha invece caratteri di agitazione propagandistica inauditi e inaccettabili, oltre che rilanciare un generale, violento affondo contro ogni politica di accoglienza.
Finirà, prevedibilmente, come per le iniziative della Procura di Catania sulle ONG: una suggestione inquisitoria, un mare di sospetti implausibili, una strumentalizzazione politico/mediatica, un conclusivo nulla di fatto materiale e giuridico.
Però già in quel caso gli effetti collaterali son stati gravissimi.
Quindi qualcosa che seriamente non funziona in queste modalità di gestione di questioni delicate, nelle quali sono in ballo sia posizioni soggettive di singoli sia problemi di interesse pubblico generale, effettivamente c’è.
Se questa tendenza diventasse uno standard molte credibilità e affidamenti costituzionali, istituzionali, legislativi cadrebbero definitivamente.
Tutti contro tutti, una verità vale l’altra, nessun caposaldo o punto di riferimento certo.
Questo non è cambiamento, è caos, dei più pericolosi e inquietanti.
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squallóre
Vocabolario on line Treccani
squallóre s. m. [dal lat. squalor -oris, der. di squalere; v. squallido]. – 1. Aspetto squallido, di tristezza, di miseria, d’abbandono: che s. in quella casa!; regioni un tempo così fiorenti, sulle quali oggi regna lo s.; anche, s. di una persona, del suo abito, del suo viso (nelle varie accezioni definite all’agg. squallido); io non posso sì poco chiudere o dare al sonno gli occhi dolenti, come egli pallido, di s. coperto e sanguinoso, mostrandomi l’acerbe piaghe m’apparisce davanti (Boccaccio). 2. Grigiore, monotonia, senso di inutilità, tristezza: lo s. di giornate sempre uguali, di una vita vuota; l’amaro s. delle maschere a carnevale terminato, allorché la pesante vita di tutti i giorni si riaffaccia (Soldati).

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