Il 1 dicembre 2018 sarà ricordato come una giornata della vergogna, per l’Italia.

repubblica-1-dic18[Tonino Dessì, su fb] Oggi i Prefetti di tutto il territorio italiano hanno diramato con apposite circolari, su impulso della Direzione Centrale Libertà Civili (!) e Immigrazione del Ministero dell’interno, l’ordine agli SPRAR, ai CAS e ai CARA di espellere dalle rispettive strutture i profughi e i migranti accolti a vario titolo.
Parte finiranno in strada, quelli la cui domanda di riconoscimento dello status di rifugiato secondo le leggi precedenti abbia concluso l’iter (che risulterebbero regolari, ma non aventi più titolo a particolari misure di accoglienza o di protezione).
Parte, quelli le cui pratiche ancora giacenti dovranno essere sbrigate secondo la nuova legge restrittiva, dovrà d’ora in poi essere concentrata nelle grandi strutture di detenzione previste dalla stessa legge.
Il 1 dicembre 2018 sarà ricordato come una giornata della vergogna, per l’Italia.
Non voglio dir nulla di particolare sui leghisti e sui loro adepti e simpatizzanti e in Sardegna su chi ha addirittura scelto di diventarne un partito-succursale.
Si possono fare tanti ragionamenti anche opportuni e sensati sulla necessità di parlare alla gente che è caduta nella fascinazione dei loro discorsi, per indurla a ragionare e a persuadersi che sta sbagliando.
Però oggi mi sento solo di esprimere tutto il mio disprezzo quantomeno verso chi questa campagna di odio ha prodotto e diffuso come una peste nella nostra società.
Certo comunque che anche chi si è fatto irretire del tutto innocente non è.
Poche parole per chi, rappresentante istituzionale, attivista, simpatizzante, elettore del M5S, si sta rendendo complice di questa infamia.
Non mi vorrei per nulla al mondo trovare nei vostri panni.
Non avrei il coraggio di uscire di casa.

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