“Sa die de sa Sardigna” festa del popolo sardo, domenica 28 aprile 2013

“Sa die de sa Sardigna”: una lettera-invito di Salvatore Cubeddu
Cari Amici,
adesso (purtroppo) siamo sicuri che dovremo darci da fare per rendere SA DIE DE SA SARDIGNA un po’ meno abbandonata di come la stiano lasciando le istituzioni deputate a promuoverla.
Non si può fare molto per rimediare, ma qualcosa sì. L’idea sarebbe quella di incontrarci il sabato mattina (27 aprile) presso il salone di Palazzo Viceregio per fare memoria del passato e riflettere sui doveri del presente in un clima di fraternità e di amicizia, tra sardi. Potremmo riprendere la formula delle “cinque domande”, da attualizzare nell’oggi. Su di esse chiamare a intervenire, parlando in sardo (ma è ammesso anche l’italiano), dei nostri concittadini impegnati nella politica, nella cultura, nell’amministrazione.
Un caro saluto da SALVATORE CUBEDDU

Ieri c’è stato un incontro presso la Fondazione Sardinia sulla proposta di Salvatore. Tra breve in questo e in altri siti le decisioni su come sarà organizzata l’iniziativa del 28 e l’apertura di un dibattito che speriamo (e ci impegnamo che) sia diffuso e partecipato. A si biri!

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