Oggi mercoledì 19 giugno 2019

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———————Opinioni,Commenti e Riflessioni———————————
Zedda, non hai nulla di cui render conto all’area democratica?
19 Giugno 2019
Andrea Pubusa su Democraziaoggi.
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Perché Cagliari ha detto fine al modello Zedda
Dopo otto anni la città passa al centrodestra. Francesca Ghirra, erede naturale dell’ex sindaco, non ce l’ha fatta per un soffio. Ecco i cinque motivi della sconfitta.
Monia Melis su Lettera 43.
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Altro che ricorsi, i numeri parlano chiaro: a Cagliari ha vinto il centrodestra. Ma il “metodo Zedda” impone di parlare d’altro.
Vito Biolchini su vitobiolchini.it
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Il ricorso di Ghirra spiegato coi numeri: Truzzu eletto al primo turno per 80 voti
Alessandra Carta su SardiniaPost
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Un commento del Direttore all’articolo di Vito Biolchini

Tralascio la questione del riconteggio. Credo sia legittimo che Francesca Ghirra e le liste che la sostengono lo richiedano. Al riguardo il parere più equilibrato e condivisibile rimane quello del prof. Andrea Pubusa, da te citato e linkato. Decidano loro. Invece, secondo me, la contesa all’ultimo voto tra i candidati sindaci proprio per lo scarto esiguo tra i due e considerate gli appoggi delle liste di entrambi, è vinta politicamente da Francesca Ghirra: nel confronto uno a uno al ballottaggio probabilmente avrebbe la meglio. Ma Francesca non ha la maggioranza dei consensi delle liste, questo è un dato certo, poiché complessivamente quelle in appoggio a Paolo Truzzu conquistano 6,79% in più. Non avrebbe vita facile un Sindaco privo di effettiva maggioranza consiliare, quand’anche la normativa premiante glielo consentisse. E allora? Salvo sconvolgenti riscontri sui verbali elettorali (vedremo gli esiti dei controlli della Commissione elettorale), dico che il centro sinistra dovrebbe accettare la sconfitta, prendendo atto che la situazione non è affatto disastrosa, se solo si è capaci di agire politicamente nella giusta direzione. Intanto perché il centro sinistra piazza una squadra di notevole livello: 7 donne su 13 (considerando la rinuncia di Paolo Frau e il subentro di Francesca Mulas), tutte persone di elevata scolarità e grande professionalità, con una media d’età di 40 anni, quasi tutti con esperienza istituzionale alle spalle, potenzialmente privi di eccessivi legami di appartenza alle correnti partitiche (certo tutto da verificare, ma la vicenda di Matteo Lecis Cocco-Ortu, sopportato dal suo partito, che ottiene un consenso elettorale di oltre 1000 voti, è al riguardo significativa). Insomma questo gruppo consiliare, non so come articolato, ha secondo me le carte in regola, almeno potenziali, per costituirsi in “governo ombra” dell’amministrazione civica. Ovviamente a condizione che sappia collegare l’attività nel Palazzo con quella sul territorio. Ricercando la partecipazione popolare come prima cifra del suo operare. Uno dei primi impegni a mio parere dovrebbe essere quello di far approvare dal Consiglio comunale il “regolamento per la partecipazione dei cittadini alla cura, alla gestione condivisa e alla rigenerazione dei beni comuni urbani”, di cui Cagliari è priva in pessima compagnia con le peggiori amministrazioni comunali italiane. Non conosco la qualità della composizione della maggioranza. So solo che a molti del centro-destra non andrà certo a genio l’essere egemonizzati dalla destra e dal Sindaco Truzzu, nella misura che si paventa per il passato dell’uomo, peraltro la cifra elettorale dei Fratelli d’Italia è assolutamente non corrispondente alla realtà della composizione dell’elettorato cagliaritano, insomma un dato drogato. Per poco che so nelle fila del centro-destra sono state elette anche persone sicuramente democratiche e di alto spessore culturale. Non credo che possano consentire più di tanto un’amministrazione becera o addirittura fascistoide, O almeno lo spero, ma tale deriva smaccatamente di destra non dovrebbe essere consentita da quanti nella nostra città si professano democratici. E non siamo pochi. Concludo con una annotazione su Massimo Zedda, che secondo me come amministratore ha avuto molti meriti. E’ però diventato “padre padrone” del centro sinistra, almeno nelle sue manifestazioni istituzionali, facendo molti errori. Ora non lo può più essere. Farà bene o danni da altre parti. E questo è un dato positivo per la squadra capeggiata da Francesca Ghirra che si appresta a fare un’opposizione di cui abbiamo necessità come il pane. Speriamo. Se questo accadrà e non c’è molto tempo perché lo si faccia, dobbiamo essere in molti a collaborare. Franco Meloni
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