Storia della medicina

piero-di-liciadi Piero Marcialis, su fb.

21. Scuola medica di Montpellier.

L’università di Montpellier nasce come luogo di cura, simile alla scuola di Salerno, per diventare poi scuola e Università. Nasce nel 1180/1190, diviene rapidamente un importante centro di medicina e la sua fama si consolida nei secoli successivi per durare fino ai nostri giorni.
Tra i suoi insegnanti ebbe Arnaldo di Villanova (1235-1312) che commentò il Regimen Sanitatis Salernitanum.
Spagnolo, laureato in teologia, legge e medicina, medico e chirurgo, ebbe tra i suoi pazienti due re e tre papi. [segue]
Uno dei papi era Bonifacio VIII che, quando Arnaldo cadde in sospetto di eresia, gli consigliò di dedicarsi esclusivamente alla medicina. In effetti Arnaldo fu, da morto, accusato di eresia, e alcune sue opere, in mancanza di meglio, bruciate nella pubblica piazza.
Tra i suoi scritti ampia diffusione ebbe il Breviarium Practicae.
Arnaldo distillava l’alcol e produceva liquori d’erbe e tinture, fu lui a chiamare il brandy, che prescriveva, aqua vitae.
Notevoli studiosi di Montepellier, pur senza alcuna originale scoperta, furono gli inglesi Gilbertus Anglicus e John di Gaddesden (1280-1361). Quest’ultimo insegnò in seguito a Oxford. Autore di un testo di medicina dallo strano titolo “Rosa Anglica”, fu lodato per l’abilità con cui sapeva sciogliere i calcoli, intervenire sulla gotta con unguenti, trattare l’epilessia, curare la paralisi con l’acquavite.
Tuttavia Guy de Chauliac considerò Rosa Anglica “Una sciocca Rosa inglese, senza alcun profumo, con soltanto qualche vecchia favola”.
Ancora da ricordare: Bernardo di Gordon, autore del Lilium medicinae, con la prima descrizione di un cinto erniario e il primo accenno agli occhiali; il portoghese Pietro Hispanico, teologo e medico, che divenne papa Giovanni XXI, autore del Thesaurus pauperum, manuale di cure mediche per i meno abbienti. È l’unico papa che Dante colloca nel Paradiso.
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