Risultato della ricerca: cagliari territorio intelligente

Cagliari e la sua area vasta candidatura credibile come Territorio Intelligente

Il polo ICT di Cagliari ancora esiste, si espande e produce innovazione,

Leggete l’articolo di Dolores Deidda

L’innovazione (che era) invisibile ora si vede

su Sardegnademocratica

La Camera di Commercio propone un’intesa tra le Istituzioni e le Imprese per costruire progetti d’Innovazione

Una Commissione speciale per supportare i progetti di innovazione della Camera di Commercio di Cagliari

La proposta, fatta propria dal Consiglio Camerale della Camera di Commercio di Cagliari, è del consigliere camerale Giampiero Lecis (nella foto)

Dal verbale del Consiglio Camerale del 17 dicembre 2012 (approvazione Relazione Previsionale Programmatica 2013):

nel suo intervento il consigliere Giampiero Lecis, sottolinea l’importanza di investire adeguate risorse camerali sull’innovazione e di concorrere, unitamente ad altri soggetti pubblici e privati, all’assegnazione di risorse comunitarie e nazionali, anche alla luce della recente conversione del cd. decreto Sviluppo [decreto legge 18 ottobre 2012, n.179, convertito in legge  17 dicembre  2012, n.221]; propone pertanto  di istituire un’apposita Commissione consultiva, integrata da esperti provenienti dall’ambito accademico, che porti a unità i diversi programmi camerali sul tema (premio innovazione, fondo seed capital, Cagliari territorio intelligente, promozione start up innovative, etc), integrandoli in un’ottica di sistema con l’azione delle altre istituzioni del territorio.

La Camera di Commercio investe su “Cagliari Territorio Intelligente”

Nella Relazione previsionale e programmatica per il 2013 (RPP 2013) approvata dalla Giunta camerale il 12 dicembre e dal Consiglio camerale il 17 dicembre 2012, la Camera di Commercio di Cagliari ha programmato una serie di interventi per favorire l’innovazione nelle imprese esistenti e in quelle che dovranno nascere, anche adeguatamente promosse dalla “mano pubblica”. Torneremo sui singoli programmi; per ora ci limitiamo a segnalare quello che più esplicitamente si rifà all’iniziativa “Cagliari Territorio Intelligente”, promossa con convinzione da Aladinews. Al riguardo riportiamo testuale il punto tratto dal documento RPP 2013 pubblicato nel sito della stessa Camera di Commercio.

Cagliari “territorio intelligente”

Il tema dell’innovazione e del trasferimento tecnologico è divenuto ancora più rilevante nell’attuale contesto di crisi. Non si tratta solo di affrontare la crescente pressione competitiva e la frammentazione del sistema imprenditoriale locale ma di implementare azioni efficaci per promuovere l’innovazione nelle sue diverse forme (di prodotto, di processo, organizzativo) e secondo modalità che possano avviare un processo di crescita stabile e sostenibile. Il decreto legge 18 ottobre 2012, n.179, in attesa di conversione,[convertito con legge 17 dicembre 2012 ed entrato in vigore il 19 dicembre 2012 ] può certamente guidare questa svolta e le Camere sono interessate da vicino da questa riforma: sia nella loro funzione certificativa (dovranno infatti istituire una sezione speciale del registro delle imprese), ma, soprattutto, anche per quanto concerne la funzione promozionale.

Il Ministero dello Sviluppo Economico metterà a disposizione ingenti risorse per quei territori che avranno la capacità di organizzarsi e di promuovere sinergicamente una rete di servizi efficiente e innovativa.

Attraverso un apposito bando, le risorse saranno destinate ai territori che si distingueranno per questi aspetti. Per raggiungere l’eccellenza organizzativa necessaria per la competitività del sistema locale, occorre il contributo delle Istituzioni, degli Enti pubblici, dell’Università, delle Associazioni di categoria. La Camera, ovviamente, è chiamata a essere parte propositiva e dinamica in questo progetto che potrebbe essere di grande beneficio per lo sviluppo economico e per il sistema imprenditoriale locale.

FINALITA’: rendere il territorio locale competitivo e attrattivo per gli investimenti.

BENEFICI: creazione di un centro di innovazione e di trasferimento tecnologico al servizio delle esigenze del territorio, insediamento di imprese, abbattimento dei costi dei servizi, disponibilità di maggiori risorse.

STAKEHOLDERS: Istituzioni, Enti pubblici e privati, Università, Associazioni di categoria, soggetti erogatori di servizi pubblici.

RISORSE DESTINATE: 100.000 €

Territorio intelligente: quriio.us, il social commerce dei negozi sotto casa

quriio.us: il social commerce dei negozi sotto casa – Intervista ad Alessandro Carboni

a cura di Alessandro Ligas

…è un’avventura che consiglio a tutti coloro che hanno un intuizione che freme dalla voglia di prendere forma, perché il modo migliore per non far svanire i propri sogni è viverli…

 (Alessandro Carboni)

imagequriio.us è il social commerce dei negozi sotto casa. Una soluzione dedicata ai piccoli e medi esercizi commerciali e i loro clienti attuali e potenziali. La piattaforma permette ai primi di gestire la propria presenza web e la vendita online in maniera efficace ed efficiente mantenendo l’identità del proprio store, mentre ai secondi consente di vivere un’esperienze di shopping condivisa.

Se non ora quando? Chiediamo un impegno straordinario delle Istituzioni, delle Associazioni di categoria e di tutti per l’innovazione, la creazione d’impresa, il lavoro

Cominciamo dalla Camera di Commercio e dal Comune di Cagliari, copiando le ottime iniziative delle analoghe Istituzioni della città di Milano. Diamoci una scadenza: va bene entro il primo maggio?

Gli impegni che chiediamo alla Camera di Commercio e al Comune di Cagliari (specificamente al Presidente Giancarlo Deidda e al Sindaco Massimo Zedda) per Cagliari Territorio Intelligente

Copiando dai colleghi milanesi: ecco una serie di iniziative che (mutatis mutandis) potrebbero colmare i gap esistenti e rafforzare la competitività del sistema di innovazione locale:

  • attuazione rapida delle regole introdotte dalla Legge Passera (il registro startup e incubatori) da parte di Camera di Commercio
  • attivazione di agevolazioni specifiche per le startup e semplificazione dei rapporti con la pubblica amministrazione
  • patrocinio e sponsorizzazione delle società di Investimento presso gli investitori istituzionali, promozione dell’asset class del venture
  • creazione di un Fondo di Fondi dedicato o di un fondo di coinvestimento in startup di non meno di 100m di euro, in grado di investire 20 milioni di euro l’anno per 5 anni di periodo di investimento
  • voucher per le startup, contributi in co-finanziamento a fondo perduto per attivare servizi professionali e di società accreditate
  • crowdfunding. Censimento delle startup, presentazione agli investitori, ottimizzazione degli incubatori certificati e attività di co-marketing con le piattaforme di crowdfunding che saranno autorizzate
  • un calendario di azioni volte a collegare industriali, imprenditori e startup
  • implementare programmi di formazione che rendano facile ed efficace il tema dell’imprenditorialità
  • almeno 2 eventi l’anno di risonanza internazionale
  • infrastrutture (spazi fisici) per nuovi incubatori/coworking da dare in gestione ad attori riconosciuti

Considerato che la legge che favorisce l’innovazione e specificatamente le start up innovative è stata approvata e pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale, che sta crescendo in tutta Italia il dibattito per capirla, applicarla ed eventualmente implementarla e svilupparla, che sembra si stia sviluppando una volontà di intervento attivo delle istituzioni, che speriamo si concretizzi quanto prima in azioni. E’ arrivato il momento per ognuno di noi di cercare di fare la propria parte affinchè questi obiettivi possano essere rapidamente raggiunti.

La candidatura

 di Aladin

Come abbiamo segnalato in altre occasioni, siamo in attesa di un apposito bando da emanarsi a cura del Ministero dello Sviluppo che prevederà l’attribuzione della qualità di “territorio intelligente” a quegli ecosistemi innovativi in grado di proporsi come esempio e traino dei processi innovativi e, conseguentemente, attrattori  di investimenti in persone e attività produttive. Connessi a questa attribuzione di qualità sono previste sperimentazioni e incentivazioni di varia natura (fiscale,  promozionale, semplificazione burocratica, etc). Le risorse a disposizione per questa operazione sarebbero consistenti, ma tali da premiare solo pochi territori italiani (si parla di 4 o 5). Non sappiamo poi se intere regioni possano proporsi come “territorio intelligente” o porzioni territoriali più ridotte. Certo è che i territori che vorranno candidarsi dovranno porsi in competizione per cogliere tale opportunità. Senza esagerare, ma solo per rendere chiaro il concetto, si tratta di una sorta di candidatura alla sede dei giochi olimpici. I territori che si candidano devono già possedere una serie di attributi-condizioni, quali ad esempio l’esistenza di imprese innovative (sopratutto start up innovative), l’esistenza di consistenti attività di ricerca e di formazione, l’esistenza di infrastrutture che facilitino le attività formative e di ricerca (dalla banda larga alle condizioni di vivibilità dei territori) e, aggiungiamo, devono essere in grado di  adeguarsi rapidamente rispetto a determinati standard. L’iniziativa seminariale che la Regione propone (e di cui si da dettagliata notizia nel proseguo), coglie opportunisticamente il momento (lo diciamo in senso positivo,  a merito degli organizzatori), ma se vorrà essere produttiva dovrà porsi esplicitamente come occasione per mettere le basi a operazioni più consistenti e partecipate. La cartina di tornasole potrebbe  essere costituita proprio dal fatto che si trovino a partire dal Convegno accordi per le iniziative future a partire dall’individuazione di precise modalità organizzative per la partecipazione al bando di cui si è detto. Al riguardo è fondamentale che si costituisca un tavolo operativo tra le istituzioni (la Regione e gli Enti locali e, tra questi ultimi, sopratutto le amministrazioni di Cagliari e delle altre città più grandi), le Camere di Commercio (e la loro Unione regionale), le Università e gli altri Centri di ricerca e le Associazioni di categoria, soprattutto con riferimento alle imprese innovative. Le quali ultime sono nella quasi totalità piccole e spesso micro imprese, a volte non rappresentate dall’associazionismo tradizionale, cosa che consiglia specifiche forme di tutela della rappresentanza delle stesse. Ovviamente la partecipazione deve essere massimamente estesa e perciò andare oltre rispetto alle stesse organizzazioni citate, coinvolgendo i singoli, siano essi studenti o semplici cittadini che hanno voglia e intelligenza da mettere a fattor comune a beneficio di tutta la comunità. Occorre parlarne, con il massimo sforzo di chiarezza, tenendo conto dei tempi brevi a disposizione, che richiedono concretezza, con un supplemento di impegno e dedizione al compito da parte degli uomini e delle donne  che rappresentano le Istituzioni e le Imprese.

La Sardegna si propone come Territorio Intelligente (ecosistema favorevole ai processi innovativi), anche in previsione di un prossimo bando del Mise

Intanto la Regione organizza un Convegno “Sardegna isola dell’innovazione. Dall’idea all’impresa”. Ecco il programma diramato da Sardegna Ricerche. Come abbiamo segnalato in altre occasioni siamo in attesa di un apposito bando da emanarsi a cura del Ministero dello Sviluppo che prevederà l’attribuzione della qualità di “territorio intelligente” a quegli ecosistemi innovativi in grado di proporsi come esempio e traino dei processi innovativi e, conseguentemente, attrattori  di investimenti in persone e attività produttive. Connessi a questa attribuzione di qualità sono previste sperimentazioni e incentivazioni di varia natura (fiscale,  promozionale, semplificazione burocratica, etc). Le risorse a disposizione per questa operazione sarebbero consistenti, ma tali da premiare solo pochi territori italiani (si parla di 4 o 5). Non sappiamo poi se intere regioni possano proporsi come “territorio intelligente” o porzioni territoriali più ridotte. Certo è che i territori che vorranno candidarsi dovranno porsi in competizione per cogliere tale opportunità. Senza esagerare, ma solo per rendere chiaro il concetto, si tratta di una sorta di candidatura alla sede dei giochi olimpici. I territori che si candidano devono già possedere una serie di attributi-condizioni, quali ad esempio l’esistenza di imprese innovative (sopratutto start up innovative), l’esistenza di consistenti attività di ricerca e di formazione, l’esistenza di infrastrutture che facilitino le attività formative e di ricerca (dalla banda larga alle condizioni di vivibilità dei territori) e, aggiungiamo, devono essere in grado di  adeguarsi rapidamente rispetto a determinati standard. L’iniziativa seminariale che la Regione propone (e di cui si da dettagliata notizia nel proseguo), coglie opportunisticamente il momento (lo diciamo in senso positivo,  a merito degli organizzatori), ma se vorrà essere produttiva dovrà porsi esplicitamente come occasione per mettere le basi a operazioni più consistenti e partecipate. La cartina di tornasole potrebbe  essere costituita proprio dal fatto che si trovino a partire dal Convegno accordi per le iniziative future a partire dall’individuazione di precise modalità organizzative per la partecipazione al bando di cui si è detto. Al riguardo è fondamentale che si costituisca un tavolo operativo tra le istituzioni (la Regione e gli Enti locali e, tra questi ultimi, sopratutto le amministrazioni di Cagliari e delle altre città più grandi), le Camere di Commercio (e la loro Unione regionale), le Università e gli altri Centri di ricerca e le Associazioni di categoria, soprattutto con riferimento alle imprese innovative. Le quali ultime sono nella quasi totalità piccole e spesso micro imprese, a volte non rappresentate dall’associazionismo tradizionale, cosa che consiglia specifiche forme di tutela della rappresentanza delle stesse. Ovviamente la partecipazione deve essere massimamente estesa e perciò andare oltre rispetto alle stesse organizzazioni citate, coinvolgendo i singoli, siano essi studenti o semplici cittadini che hanno voglia e intelligenza da mettere a fattor comune a beneficio di tutta la comunità. Occorre parlarne, con il massimo sforzo di chiarezza, tenendo conto dei tempi brevi a disposizione, che richiedono concretezza, con un supplemento di impegno e dedizione al compito da parte degli uomini e delle donne  che rappresentano le Istituzioni e le Imprese.

“Cagliari Territorio Intelligente”

Ca Territ Intell verticale


Per portarci avanti nel lavoro per la candidatura di Cagliari e la sua area vasta Territorio Intelligente

 

Cagliari per la Sardegna Territorio Intelligente

Keep calm and start up

di Aladin
Il ministro Corrado Passera si è impegnato a rendere operative in tempi rapidissimi le proposte scaturite dal Rapporto Restat Italia!. Tale impegno si è già concretizzato in misura consistente nell’emanazione del cd decreto sviluppo, presentato alla Camere per la conversione in legge (e vedremo i passi successivi). Una proposta importante nel citato Rapporto non ha trovato accoglimento nel medesimo decreto legge in quanto si è sostenuto potesse essere realizzata attraverso provvedilmenti di natura diversa dalla legge. Si tratta della proposta di istituire nel nostro paese i “Territori Intelligenti”. In effetti si tratterebbe di riconoscere tale qualità a territori già dotati di strutture innovative (laboratori, incubatori, centri di ricerca…) e sopratutto di esperienze di imprese innovative, per far sì che le stesse siano incoraggiate e incentivate per un “salto di qualità”, come è ben spiegato nella parte del Rapporto dedicato ai territori, che abbiamo estratto dallo stesso e al quale si rimanda. Ora crediamo che il territorio dell’area vasta di Cagliari abbia le precondizioni per potersi candidare a tale riconoscimento, che, evidentemente, occorre comunque meritare organizzandosi per migliorare le attuali condizioni. Si tratta di fare in sostanza quanto si fa quando ci si candida a premi o riconoscimenti internazionali (città della cultura, città sostenibili, Expo, etc), cioè si fa una ricognizione della situazione di partenza e si stabilisce cosa fare per superare carenze e arretratezze rispetto ai parametri richiesti. Innanzitutto occorre individuare i soggetti di un’aggregazione territoriale in grado di proporsi con prospettive di successo e, tra questi, di individuare un soggetto capofila, che non potrebbe che essere massimamente rappresentativo e perciò istituzionale. Al riguardo probabilmente il soggetto ottimale potrebbe essere la città capoluogo e quindi l’Amministrazione del Comune di Cagliari. Nella nostra situazione crediamo che i soggetti che si faranno carico della proposta progettuale, da presentare in risposta all’apposito bando del Ministero dello Sviluppo (Mise), dovranno essere al massimo rappresentativi non solo del territorio di diretto riferimento (Cagliari e la sua area vasta), ma anche di tutta la Sardegna.
Sulla base dei ricordati impegni del ministro il bando dovrebbe essere “lanciato” entro il mese di novembre e successivamente seguire un preciso cronoprogramma.
Non possiamo sicuramente farci sfuggire quest’occasione, non solo per i benefici concreti, ma anche per il clima di sana competitività che potrebbe creare, coinvolgendo i diversi soggetti e sopratutto i giovani neo o aspiranti imprenditori delle start-up (*). Si tratta, se non si è capito, di lavoro, di cui abbiamo bisogno come il pane!
Ovviamente riprenderemo il tema in modo continuo e sistematico, anche affiancando con spirito collaborativo gli altri soggetti già impegnati (per fortuna non ci comincia da 0) o che s’impegneranno da oggi in poi.
Il Comune di Cagliari, la Camera di Commercio, l’Università, le Associazioni di categoria… battano un colpo!

 
(*) Su alcune interessanti esperienze di start up innovative nell’ambito del digitale si veda il servizio del TG3 Sardegna di giovedì 25 ottobre 2012 – “Sfide alla crisi” (dai minuti 19,41 e 23,20).
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Cagliari capitale della Sardegna Territorio Intelligente

iStella 2

 

Cagliari capitale della Sardegna Territorio Intelligente (*)

(*) Tratto dal documento RESTART ITALIA!