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Piano Sulcis. Una task force per l’emergenza formazione

The magnificent seven loc film

di Franco Meloni

Qualche decennio fa, nella mia esperienza di formatore di adulti in ambito organizzativo (pubblico), in diversi corsi ero solito utilizzare i film per meglio perseguire gli obbiettivi formativi. In modo particolare con riferimento alla tematica tipica degli apprendimenti cosiddetti “trasversali” quale la “costruzione del gruppo” (o come  si dice in inglese “team building”) tra le pellicole che più utilizzai cito  “The Commitments” di Alan Parker e il mitico “I magnifici sette” , diretto da da John Sturges e interpretato, tra gli altri, da Yul BrynnerSteve McQueen e Charles Bronson. Racconto di tali esperienze, devo dire con piacevole ricordo e perfino nostalgia di quei tempi, perchè mi sono venute in mente dopo aver letto il cd “Piano Sulcis” firmato dai ministri e dai rappresentanti della Regione e degli Enti locali martedì a Serbariu. Nel proseguo spiegherò la connessione, riferendomi solo al film “I magnifici sette”, per non complicare i riferimenti (e per scelta affettiva). Tornando al Piano, mi  soffermo solo sulla parte riguardante le “politiche attive del lavoro” e specificamente sulle iniziative preconizzate riguardanti “progetti di formazione, riqualificazione professionale e avviamento al lavoro” indicate nel documento come priorità (giustamente, dico io) stante la particolare importanza del “rapporto tra formazione e lavoro al fine di realizzare un collegamento diretto tra due momenti centrali nella crescita professionale dei lavoratori per i quali si rende necessaria la riqualificazione”. Il Piano si preoccupa anche della “governance”  della formazione, definita come  ”gestione di complessi sistemi di formazione, riqualificazione e avviamento al lavoro” per la quale si richiedono “competenze adeguate, rigore gestionale e reale potere decisionale”. Il Piano per tale finalità prevede l’istituzione, a carattere sperimentale, di una “cabina di regia”  da affidare a “persona con caratteristiche adeguate e capacità manageriale superiore individuata e selezionata di comune accordo tra Governo nazionale e Regione Sardegna sulla base di severi criteri selettivi”. Aggiunge il documento con logica di risparmio sui costi che per i propri compiti la stessa cabina, “si avvarrà di strutture e personale già operativi nell’ambito territoriale in esame”. Il Piano tratta anche di aspetti di dettaglio a cui evidentemente attribuisce notevole importanza, forse non fidandosi dell’autonomia dei decisori successivi. Al riguardo si sostiene che una delle competenze maggiori della cabina “dovrà sicuramente essere la capacità di confrontarsi in modo permanente con le strutture che guideranno il processo di sviluppo del Sulcis”. La “cabina di regia” per la occupazione viene definita “un luogo strettamente correlato con la governance richiamata”. Infine si dice che la “cabina di regia” sarà istituita con apposito decreto del MISE e del MLPS da emanarsi entro  giorni dalla firma del protocollo. Ecco, osservo come al di là del riconoscimento della necessità del coinvolgimento delle realtà locali, si prevede l’individuazione di una sorta di commissario, in grado di guidare l’intero processo dell’attività formativa, così come descritta nel documento medesimo. Bene, questa scelta, apparentemente, strana in quanto non si fa carico della funzione formazione, perlomeno per il suo coordinamento, alle agenzie formative esistenti(*). denota una profonda sfiducia sulle capacità delle stesse agenzie a svolgere adeguatamente il ruolo richiesto. Considerato quanto finora è stato fatto, o meglio non è stato fatto, in materia di formazione, tale scelta appare corretta, almeno nelle intenzioni. Si vedrà poi come verrà concretizzata. Si vedrà cioè se la scelta di un coordinatore dell’attività formativa, nella qualità e nelle dimensioni richieste, ricada su persona competente (“caratteristiche adeguate e capacità manageriale superiore”) e si consenta che intorno a questa persona si costituisca un team altrettanto adeguato.

E’ a questo punto che riprendo il film “I magnifici sette” suggerendo che nella scelta del coordinatore e del suo staff si seguano modalità analoghe a quelle che portano nel film alla costituzione del gruppo del magnifici sette. Insomma per affrontare seriamente la situazione con prospettive di successo occorre,  a parer mio, una task force dedicata, guidata da un leader all’altezza, proprio come nel bellissimo film, che non è tempo sprecato vedere o rivedere (disponibile anche su you tube). Non ci dilunghiamo ulteriormente appunto perchè  ne consigliamo la visione, in primo luogo a quanti nei Ministeri e nella Regione dovranno prendere le decisioni sulla costituzione della “cabina di regia”. Siamo certi che ne trarrrebbero sicuro giovamento e utile orientamento.
(*) Con riferimento ad Agenzie formative esterne è circolata la notizia del possibile coinvolgimento di INVITALIA

Piano Sulcis. Una task force per l’emergenza formazione

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